Ancora valida l’ordinanza anti tir. Il Tar rigetta anche la richiesta di sospensiva da parte di Rfi

Ancora valida l’ordinanza anti tir. Il Tar rigetta anche la richiesta di sospensiva da parte di Rfi

Marco Ipsale

Ancora valida l’ordinanza anti tir. Il Tar rigetta anche la richiesta di sospensiva da parte di Rfi

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lunedì 10 Marzo 2014 - 12:50

Per il Tar di Catania, il ricorso non ha sufficienti elementi di fondatezza, considerata la puntuale difesa del Comune di Messina e le motivazioni espresse per un ricorso analogo, quello di Caronte e Tourist. In discussione a breve l’altro ricorso, quello di Aias, l’associazione degli autotrasportatori

Cambia il proponente ma il risultato è lo stesso. Dopo aver respinto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza anti tir, da parte di Caronte e Tourist, il Tar di Catania ha rigettato anche la richiesta di Rfi. E così il provvedimento resta in vigore. I tir hanno l’obbligo di imbarcarsi dall’approdo di Tremestieri, se non in caso di inagibilità o di attese superiori ai 60 minuti. In questo caso, le compagnie di navigazione hanno la facoltà di concedere delle deroghe orarie.

Il problema è legato al fatto che, al momento, è disponibile solo una delle due invasature del porto a sud, mentre per l’altra i lavori sono ancora in corso, pur se alle battute finali. Presto, infatti, avverrà la riapertura completa e l’approdo sarà in grado di smaltire tutto il traffico pesante in attraversamento sullo Stretto, mentre alla rada San Francesco dovrà restare solo il traffico automobilistico e pedonale. A quel punto, l’ordinanza potrà essere estesa anche ai tir provenienti dalla Calabria, che avranno l’obbligo di imbarcarsi verso Tremestieri. Discorso diverso per il porto storico, visto che la Cartour continuerà ad utilizzare il molo Norimberga, col conseguente attraversamento dei tir in centro città.

Per adesso, però, l’ordinanza del Tar di Catania rappresenta un’altra vittoria per l’amministrazione comunale, che si era opposta alle richieste di sospensive avanzate da Caronte e Tourist, Rfi e Aias, l’associazione degli autotrasportatori. Quest’ultimo ricorso è stato invece inoltrato al Tar del Lazio e sarà in discussione a breve.

Così come già avvenuto per la richiesta di Caronte e Tourist, dunque, il Tar di Catania ha rigettato anche l’istanza cautelare di Rfi, “considerato – è la motivazione dell’ordinanza – che il ricorso non appare, allo stato, assistito da sufficienti elementi di fondatezza, avuto riguardo alle puntuali difese dispiegate dal resistente Comune di Messina (specie laddove richiama la delibera della G.M. 20.12.2005 e l’art. 7, comma 3, del Codice della Strada), nonché alla motivazione dell’ordinanza cautelare n. 62/2014 resa da questa Sezione in altro ricorso analogo, per vari aspetti, a quello oggi in esame”.

La 62 del 2014 è l’ordinanza relativa al ricorso di Caronte e Tourist (vedi correlato), che il Tar ritiene dunque analogo a quello di Rfi. Il risultato non poteva quindi essere diverso ed anche le motivazioni sono simili con rimando alle precedenti.

Per entrambi i ricorsi, nei quali il Comune è stato difeso dall’avv. Arturo Merlo, si tratta di un rigetto della richiesta di sospensiva in attesa di entrare nel merito. Quando, però, l’approdo di Tremestieri sarà in grado di “coprire” il 100 % del traffico pesante in attraversamento sullo Stretto, non potranno esserci più “scuse”. Con un’infrastruttura a pieno servizio, tutti i tir, Cartour a parte, dovranno utilizzare il porto a sud. Ed allora anche le battaglie legali avranno un valore diverso.

(Marco Ipsale)

3 commenti

  1. Secondo voi si sarebbe opposto Francantonio GENOVESE e per suo conto Felice CALABRO’ alle richieste di sospensive avanzate da Caronte e Tourist, Rfi e Aias? NO, tre volte NO.

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  2. Se il TAR riuscisse ad abolire lo scirocco forse…. Ormai questa telenovelas legale non interessa i messinesi che hanno capito che Tremestieri non è una soluzione.

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  3. E capirai, i “politici” fanno parole e carte ma di fatti concretti non se ne vedono, o meglio i tir in città si vedono eccome.

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