Dalla bufera sull'Arena di Furnari 2016 alle dimissioni post-datate del sovrintendente Saija

Dalla bufera sull’Arena di Furnari 2016 alle dimissioni post-datate del sovrintendente Saija

Rosaria Brancato

Dalla bufera sull’Arena di Furnari 2016 alle dimissioni post-datate del sovrintendente Saija

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lunedì 02 Maggio 2016 - 22:06

Saija presenta le dimissioni ma è pronto a restare fino a fine maggio, metà giugno, tempo necessario per approvare i bilanci. Dalla bufera sull'Arena di Furnari si sono scatenate una serie di reazioni a catena.

Il sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele Antonino Saija si dimette.. La burrasca sul progetto dell’Arena di Furnari targato 2016, operazione da 1 milione di euro, ha causato una serie di effetti a catena, fino all’annuncio di dimissioni post datate che Saija, dichiarando: «sono pronto a restare per senso di responsabilità fino a giugno», ha presentato nel corso della seduta di ieri del Cda.

Che non sarebbe stata una seduta tranquilla lo si era intuito sin dal 18 aprile, quando ad innescare la miccia è stata la presentazione dell’analisi economico-finanziaria ma soprattutto la presentazione, da parte del sovrintendente dell’Arena di Furnari 2016, vista come unica possibilità per migliorare le sorti dell’Ente (leggi qui l’articolo). Dall'analisi si evinceva la previsione di una perdita di oltre 600 mila euro che secondo il sovrintendente sarebbero state ammortizzate attraverso una serie di voci, come spettacoli al Palasport di San Filippo o sponsorizzazioni. Ulteriore causa di polemiche è stata anche l’approvazione, in quella seduta, della delibera 17, finita nel mirino delle contestazioni della FpCgil con Clara Crocè e Rosa Raffa che hanno annunciato lo stato di agitazione e poi della Cisl che ha definito il provvedimento “l’inaugurazione dello stipendificio. La delibera, partendo dal presupposto di uno scarso rendimento degli uffici dell’Ente, dà il via libera ad incarichi gratuiti ai pensionati, assunzioni stagionali, docenze, uffici temporanei ed ha fatto andare su tutte le furie dipendenti e sindacati.

Ad esprimere perplessità sull’Arena e sulla programmazione inizialmente sono stati i consiglieri D’Ursco, Moschella e Giacoppo. Quest’ultimo in particolare si è soffermato su diversi punti dell’analisi economica, sottolineando la gravità della situazione e soprattutto ha invitato a riflettere sull’operazione di Furnari che lungi dal risolvere le problematiche finanziarie le avrebbe aggravate. Se Giacoppo ha avvertito sulle previsioni generali probabilmente troppo ottimistiche di Saija quanto a incassi ed entrate complessive (ad esempio quelle derivanti dalle sponsorizzazioni, dallo sbigliettamento o da spettacoli al momento assai improbabili al Palasport di San Filippo), la situazione si sarebbe fatta più ardua per Furnari. Lo stesso Saija nel prospetto presentato al Cda ha annunciato un aumento dei costi per ampliare la struttura (a carico dell’Ente), con la previsione di un utile di 142 mila euro, cifra che viene di fatto vanificata da i 188 mila euro per acquisti per l’Arena. Il sovrintendente ha inoltre spiegato che a fronte di un utile del 15% (al momento solo ipotizzato) c’è un rischio d’impresa del 48% per l’Ente. Se poi si riprendono i dati relativi all’Arena di Furnari 2015, con l’incasso pari alla metà delle previsioni e degli stessi costi, si comprendono le perplessità dei consiglieri nell’avallare il progetto.

“La proposta di Furnari sembra un’offesa ad una città in ginocchio” ha aggiunto Laura Pulejo.

La programmazione estiva peraltro, come fatto notare dall’avvocato Giacoppo e da Moschella, arriva sul tavolo del Cda senza che finora siano stati approvati il bilancio consuntivo 2015 ed il previsionale 2016, con il rischio di fare il passo più lungo della gamba.

Ma lo stop a Furnari è arrivato anche dalla lettera dei direttori artistici Ninni Bruschetta e Giovanni Renzo, già preoccupati per la posizione del Maestro Van Hoeche, che viene pagato dall’Ente senza che abbia più reso prestazioni “non si può avere un terzo direttore artistico”. Nella lettera Bruschetta e Renzo (leggi l’articolo) lamentano i ritardi nei pagamenti della stagione 2015 agli artisti, fatto questo che lede l’immagine e la credibilità dell’Ente e di chi lo rappresenta ma soprattutto rende aleatoria qualsiasi possibilità di avallare la nuova programmazione (che peraltro non ha in cartellone alcuna produzione dell’Ente). Anche le maestranze lamentano gli stessi ritardi rispetto alle somme del 2015. Insomma una situazione pregressa tutt’altro che rosea.

In questo quadro si aggiungono altri due elementi: 1)la consegna alla Guardia di finanza della documentazione relativa a una serie di atti dal 2010 al 2015, su richiesta della Corte dei conti, 2)il nuovo collegio dei revisori dei conti trasmetterà alle autorità competenti la relazione che D’Urso ha presentato nel settembre scorso (leggi qui la relazione di D’Urso).

E’ con questo clima che si è tenuta la seduta del Cda.

Il sovrintendente ha ufficialmente consegnato la lettera di dimissioni, dicendosi pronto però, per “senso di responsabilità a restare in carica fino a fine maggio, metà giugno”, a quanto pare per presentare i bilanci, ma non si esclude che voglia comunque puntare tutte le sue carte sul Furnari bis. Ma più che alla programmazione in quel di Portorosa al momento ci sono urgenze, perché a rischio ci sono alcuni spettacoli previsti al Vittorio Emanuele.

La carne al fuoco c’è ed è tanta. Per non parlare del fatto che alcune imprese che hanno effettuato prestazioni, dopo aver atteso dall’autunno 2015 e dopo una serie di rinvii hanno deciso di passare direttamente le carte ai legali. Ma questo è un altro capitolo.

Il Cda tornerà a riunirsi questa mattina.

Rosaria Brancato

6 commenti

  1. giuseppe bonanno 3 Maggio 2016 07:53

    Arena di Furnari una idea balorda xxxxxxxxxx, creata da dirigenti xxxxxxxxx.Ricordo che a un tiro di schioppo esiste il Teatro di Tindari con ottime programmazioni Estive, Perchè non tornare a quell’idea vincente del famoso Agosto Messinese, Creare una bellissima area Spettacoli Estivi all’Aperto Sfruttando l’area dell’ex Campionaria ???? Ricordo il Bacino di Utenza Messinese sarebbe come minimo centuplicato rispetto a Furnari.

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  2. giuseppe bonanno 3 Maggio 2016 07:53

    Arena di Furnari una idea balorda xxxxxxxxxx, creata da dirigenti xxxxxxxxx.Ricordo che a un tiro di schioppo esiste il Teatro di Tindari con ottime programmazioni Estive, Perchè non tornare a quell’idea vincente del famoso Agosto Messinese, Creare una bellissima area Spettacoli Estivi all’Aperto Sfruttando l’area dell’ex Campionaria ???? Ricordo il Bacino di Utenza Messinese sarebbe come minimo centuplicato rispetto a Furnari.

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  3. Hombre de barro 3 Maggio 2016 10:49

    Ovviamente ormai il danno é fatto, anni di xxxxxxxx non si sanano in poco tempo!
    Spero solo che la magistratura faccia il suo lavoro fino in fondo.
    Dopo tocca ai furbetti terrestri… i 3 moschettieri Tibetani! -.-

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  4. Hombre de barro 3 Maggio 2016 10:49

    Ovviamente ormai il danno é fatto, anni di xxxxxxxx non si sanano in poco tempo!
    Spero solo che la magistratura faccia il suo lavoro fino in fondo.
    Dopo tocca ai furbetti terrestri… i 3 moschettieri Tibetani! -.-

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  5. Antonio Arena 3 Maggio 2016 12:32

    Ma che sono come le dimissioni dei sindaci che possono essere revocate in un secondo momento?

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  6. Antonio Arena 3 Maggio 2016 12:32

    Ma che sono come le dimissioni dei sindaci che possono essere revocate in un secondo momento?

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