Teatro: gli spazi non saranno più concessi "gratis". Primi passi per la pianta organica

Teatro: gli spazi non saranno più concessi “gratis”. Primi passi per la pianta organica

Rosaria Brancato

Teatro: gli spazi non saranno più concessi “gratis”. Primi passi per la pianta organica

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giovedì 23 Marzo 2017 - 12:14

Per l'utilizzo del teatro dovrà pagarsi un affitto. Intanto si lavora alla definizione della pianta organica. Predisposte le tabelle equiparative del personale.

Il primo obiettivo indicato dall’assessore regionale Barbagallo nel conferire l’incarico di commissario straordinario del Teatro a Salvatore Jervolino potrà essere raggiunto: la ridefinizione della Pianta organica. Nei giorni scorsi dopo una serie di incontri con i rappresentanti delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Cobas, si è lavorato al primo step, quello delle tabelle di equiparazione al contratto della Regione. Nei giorni scorsi sindacati e commissario hanno operato di concerto per definire la parte giuridica relativa alle tabelle equiparative, step indispensabile per la prossima elaborazione della pianta organica e del fabbisogno del personale. Sono 60 circa i dipendenti dell’Ente che si vedranno riconosciuta la nuova qualifica mentre 13 andranno in pensione.Dopo la definizione del contratto per il personale di ruolo e la definizione della pianta organica si passerà alla questione degli orchestrali e successivamente a quella dei tecnici e delle masse artistiche a tempo determinato. Nel frattempo si procederà anche con la definizione dei contenziosi.

Punto per punto il commissario sta portando avanti la mission indicata dall’assessore Barbagallo e che prevede anche il risanamento dei conti dell’Ente attraverso il monitoraggio dei bilancio e dei debiti fuori bilancio.

Sul fronte risparmi, dopo aver portato a termine una serie di operazioni, dai tagli al conferimento attraverso selezioni di incarichi a titolo gratuito, come quelli dei direttori artistici, fino alla riduzione dei costi di alcuni spettacoli, Jervolino ha predisposto un ulteriore intervento sul fronte utilizzo dei locali.

Il commissario infatti nell’ottica del contenimento della spesa ha deliberato che gli affitti del Teatro Vittorio Emanuele siano tutti a titolo oneroso. Chi vorrà affittare le sale e il Teatro dovrà quindi pagare un canone, a meno che la richiesta non sia della Regione o del Comune per attività direttamente riconducibili ai due Enti.

R.Br.

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