Tutti a bordo dell'asino che vola. Signori, allacciate le cinture si decolla

Tutti a bordo dell’asino che vola. Signori, allacciate le cinture si decolla

Rosaria Brancato

Tutti a bordo dell’asino che vola. Signori, allacciate le cinture si decolla

Tag:

domenica 02 Aprile 2017 - 09:27

La politica locale fa la battaglia tardiva per un aeroporto che nessuno usa. Nel frattempo il governo realizza l'Hotspot a Messina. "Pensavamo fosse amore e invece era un calesse"

Nei giorni scorsi ho letto un articolo del collega Marco Ipsale che mi ha fatto arrabbiare moltissimo ed invito tutti a leggere (leggi qui). L’argomento erano gli aeroporti. I numeri erano quelli del 2016 e dei primi due mesi del 2017, quindi aggiornatissimi.

Reggio nel 2016 ha avuto un bilancio di poco meno di 500mila passeggeri, mentre Catania ha sfiorato gli 8 milioni, cifre chiarissime che non lasciano scampo.

Tra gennaio e febbraio poi Reggio con la riduzione dei collegamenti settimanali di Alitalia (da 56 a 14), ha registrato un ulteriore -7% contro un incremento a Catania del +18 %. Fontanarossa chiuderà il 2017 con oltre 9 milioni di passeggeri.

Reggio ha solo 2 destinazioni dirette (Roma e Milano) mentre Catania un centinaio.

Possiamo dire che su 10 messinesi (e intendo residenti nel capoluogo e non certo nella zona jonica o tirrenica) 1 viaggiatore sceglie Reggio e 9 vanno a Catania.

In entrambi i casi, se non sei un’istituzione, un politico o una persona che per svariati motivi ha rimborsate le spese, e quindi paghi di tasca tua, la vera odissea è raggiungere gli scali. Per andare a Fontanarossa o vai in auto (e paghi anche il parcheggio) o prendi la Sais. Più facile a dirsi che a farsi, perché le corse Sais sono poche (ancora meno nei week end e quasi nulle la sera) e il viaggio, dipende dal traffico, può durare fino a 2 ore. Il treno non ha collegamenti diretti all’aeroporto quindi alle quasi 2 ore per arrivare alla stazione devi aggiungere la navetta per Fontanarossa.

L’idea della fermata del treno all’aeroporto, che ridurrebbe ad 1 ora e 20 il collegamento da Messina è solo un’idea, costerebbe relativamente poco, ma non c’è neanche il progetto.

Il Minniti di Reggio, per il quale la politica locale si straccia le vesti, oltre ad offrire un numero di voli e destinazioni del tutto irrisorie e irrilevanti, è pressocchè irraggiungibile con comodità. Soppresso da tempo immemorabile il collegamento con il bus, fallito quello con l’aliscafo, le alternative sono: metromare fino a Reggio solo nei feriali e fino ad una certa ora, poi taxi o (quando c’è) bus navetta. Seconda ipotesi, raggiungere la Caronte e a Villa prendere un taxi. Come si vede ipotesi a portata di mano solo per chi non ha problemi economici.

Inoltre sia a Catania che a Reggio i voli hanno prezzi allucinanti.

La bravura della classe politica calabrese ha portato al di là dello Stretto ad un Frecciargento che ha ridotto i tempi di percorrenza fino a Roma a 4 ore e 30 (che diventeranno 4), rendendo superfluo per i calabresi il volo per la Capitale dal Minniti. Per i messinesi, manco a dirlo, quelle 4 ore diventano un calvario per via di una tabella orari degli aliscafi fatta apposta per farti andare a nuoto e per l’unica alternativa: il famoso pedibus dall’attracco della Caronte a Villa fino alla stazione.

La domanda che, correttamente, Marco Ipsale si poneva è questa: perché la classe politica messinese, che non si è mai interessata più di tanto all’argomento, adesso alza le barricate per difendere Reggio quando dovremmo, e avremmo dovuto, impegnarci per migliorare i collegamenti con Catania?

Abbiamo perso tutti i treni finora, perché voler salire sull’unico treno che ci porterà, chissà quando, in un aeroporto che gli stessi reggini disertano e dove ci sono pochi voli?

Ad aprile a Reggio i voli settimanali Alitalia sono scesi a 14 e il numero scenderà. Concordo con la necessità di un’Area integrata dello Stretto, ma ogni azione dovrebbe essere calibrata.

La giunta Accorinti ha voluto un matrimonio con Reggio che non vede dall’altra parte uguale entusiasmo. Non mi riferisco al fatto che in 4 anni abbiamo avuto due assessori di Reggio mentre Falcomatà non ci fa neanche gli auguri per Natale, ma sulle battaglie che interessano davvero Messina sull’altra sponda si registra la stessa adesione emotiva di un frigobar. Solo per fare un esempio: il porto di Tremestieri. Sulla sponda di Reggio qualcuno si sta attrezzando? NO.

Stiamo facendo una battaglia per l’obiettivo sbagliato, il Minniti, accontentandoci di briciole che non c’interesseranno perché noi a tavola pranziamo a Catania.

E’ come se ci battessimo per la Reggina in serie A mentre noi annaspiamo tra i dilettanti.

Ad Accorinti sindaco Metropolitano vorrei ricordare che oltre alla giusta battaglia per l’Area Integrata dello Stretto potrebbe volgere lo sguardo oltre che davanti a sé anche a destra e a sinistra, da Tusa a Letojanni, passando per Floresta e Villafranca.

Messina Città Metropolitana è fatta di 108 Comuni che sono, per chi amministra, molto più importanti di Reggio Calabria, che di Città Metropolitana ha già la sua e se ne cura eccome.

Intanto, sul fronte trasporti sentiamo da anni da ministri, deputati, istituzioni, amministrazioni solo PAROLE. Dal febbraio 2013 il due volte sottosegretario e plenipotenziario di Renzi in Sicilia Davide Faraone, ha scoperto solo la scorsa settimana che i voli hanno tariffe eccessive (uso un eufemismo). La Sardegna ha la continuità territoriale alla faccia nostra da anni ed anni. Il ministro Delrio ci annuncia le delizie delle promesse per il Minniti di Reggio, assecondando le istanze della politica locale, senza avere la più pallida idea di chi siano i passeggeri del Minniti, ovvero chi ha il rimborso spese.

Nei mesi scorsi è venuto il magnate indiano dal cognome impronunciabile ed ha promesso la costruzione dell’aeroporto del Mela negli stessi anni in cui l’amministrazione ha varato il piano di riequilibrio. Scalo del quale abbiamo parlato per anni senza mettere una sola pietra reale. Ha chiesto di fare in fretta e firmare un protocollo entro febbraio. Sicuramente nel vivo della campagna elettorale lo faranno tornare per prendere in giro lui come prendono in giro noi da decenni.

Quanto al Ponte i politici sono diventati maestri nell’arte del non dire. Poiché nel governo ci sono esponenti di destra e di sinistra e poiché non sanno se hanno di fronte un si pontista o un no pontista, rilasciano dichiarazioni surreali.

Esempio: il Ponte è una priorità assoluta nel contesto di scelte prioritarie che prioritariamente riguardano le infrastrutture intermodali di collegamento col corridoio Berlino Palermo ma, perché no, anche Tunisi e Capo nord.

Nel dubbio ognuno capisce quello che vuole.

Mentre si stracciano le vesti per i brandelli di un aeroporto destinato a finire per “mancato uso”, l’amministrazione Accorinti ha fatto come Massimo Troisi nel film “pensavo fosse amore e invece era un calesse”.

Incontri a Roma, sopralluoghi per parlare di accoglienza dei migranti e del futuro della caserma di Bisconte senza “accorgersi” che si stava parlando di hotspot. Struttura che porterà a Messina 3 mila migranti.

In sostanza l’amministrazione Accorinti sostiene che nel corso di riunioni e riunioni a Roma aveva pensato che il governo volesse trasformare l’ex caserma in un Castello e invece ci ritroveremo un Hotspot.

Nel frattempo però facciamo bizzarre battaglie per aeroporti che non usiamo.

Tutti a bordo dell’asino che vola. Signori, allacciate le cinture.

Rosaria Brancato

12 commenti

  1. Antonio Arena 2 Aprile 2017 09:56

    Mi permetta di complimentarmi per il Suo articolo, certo non poteva essere altrimenti da persona attenta quale Ella è, mi fa anche piacere che Lei ribadisca concetti che in molti commenti ho espresso , certo non in maniera così forbita. Le visite istituzionali che riceviamo in questa città sono solo visite pre-elettorali o per mettere in mostra qualche politico locale, ma realmente e concretamente dei cittadini messinese non frega niente a nessuno. Si fa tanto parlare di aerea integrata dello stretto , purtroppo anche questo è solo un modo di apparire nei vari comitati, commissioni ecc. ecc. e basta. Concretamente penso che si farà ben poco . In questa città tutto finisce in chiacchere e prese in giro sic.

    0
    0
  2. Antonio Arena 2 Aprile 2017 09:56

    Mi permetta di complimentarmi per il Suo articolo, certo non poteva essere altrimenti da persona attenta quale Ella è, mi fa anche piacere che Lei ribadisca concetti che in molti commenti ho espresso , certo non in maniera così forbita. Le visite istituzionali che riceviamo in questa città sono solo visite pre-elettorali o per mettere in mostra qualche politico locale, ma realmente e concretamente dei cittadini messinese non frega niente a nessuno. Si fa tanto parlare di aerea integrata dello stretto , purtroppo anche questo è solo un modo di apparire nei vari comitati, commissioni ecc. ecc. e basta. Concretamente penso che si farà ben poco . In questa città tutto finisce in chiacchere e prese in giro sic.

    0
    0
  3. ma se il buddace la beve perchè ci meravigliamo? Non c’è dubbio che il governo prima di aprire un Hotspot ne parli con l’amministrazione della città,poi se lo scalzo capisce che il governo vuole costruire un albergo in tibet,be la colpa è di chi ha dato il voto a chi non capisce,quindi anche mia e della mia famiglia.Amen

    0
    0
  4. ma se il buddace la beve perchè ci meravigliamo? Non c’è dubbio che il governo prima di aprire un Hotspot ne parli con l’amministrazione della città,poi se lo scalzo capisce che il governo vuole costruire un albergo in tibet,be la colpa è di chi ha dato il voto a chi non capisce,quindi anche mia e della mia famiglia.Amen

    0
    0
  5. Grazie,Donna Sarina,per la sensibilità dimostrata verso i numerosi viaggiatori messinesi che sono tra i maggiori “soci” Alitalia e che, nonostante ciò, sono spesso e volentieri vessati oltremodo.Infatti si allacciano costosissime cinture di sicurezza catanesi per motivi di studio, in cerca di lavoro e per salute, ma difficilmente per divertimenti. Mi sono stancata di prolungare l’agonia dell’Aereoporto di Reggio che in queste condizioni non ha alcun senso di esistere. Bisogna incrementare,invece, come evidenziato da Marco Ipsale in un suo approfondito articolo, i servizi con Catania fin qui insufficienti. Attenti, cari politici, in occasione delle prossime elezioni anche questo problema dei trasporti che riguarda tanti sarà tenuto in conto!

    0
    0
  6. Grazie,Donna Sarina,per la sensibilità dimostrata verso i numerosi viaggiatori messinesi che sono tra i maggiori “soci” Alitalia e che, nonostante ciò, sono spesso e volentieri vessati oltremodo.Infatti si allacciano costosissime cinture di sicurezza catanesi per motivi di studio, in cerca di lavoro e per salute, ma difficilmente per divertimenti. Mi sono stancata di prolungare l’agonia dell’Aereoporto di Reggio che in queste condizioni non ha alcun senso di esistere. Bisogna incrementare,invece, come evidenziato da Marco Ipsale in un suo approfondito articolo, i servizi con Catania fin qui insufficienti. Attenti, cari politici, in occasione delle prossime elezioni anche questo problema dei trasporti che riguarda tanti sarà tenuto in conto!

    0
    0
  7. Perchè per una volta non la smettiamo di essere sudditi di qualcuno e cerchiamo di essere realisti smettendo di sognare? Assodato che l’aeroporto dello stretto è stata l’ennesima occasione persa dalla città buddace, posto che la distanza da Fontanarossa è quella che è e che anche riuscendo a ridurre i tempi questi saranno sempre alti, perchè non chiediamo con convinzione e forza di coordinare orari e corse bluferries con i frecciargento e frecciabianca? Pensate, 4 ore per Roma e 7 ore per Milano. Sommiamo tutti i tempi necessari per un volo e ci accorgeremo che il treno già oggi sarebbe concorrenziale. Meditate, meditate

    0
    0
  8. Perchè per una volta non la smettiamo di essere sudditi di qualcuno e cerchiamo di essere realisti smettendo di sognare? Assodato che l’aeroporto dello stretto è stata l’ennesima occasione persa dalla città buddace, posto che la distanza da Fontanarossa è quella che è e che anche riuscendo a ridurre i tempi questi saranno sempre alti, perchè non chiediamo con convinzione e forza di coordinare orari e corse bluferries con i frecciargento e frecciabianca? Pensate, 4 ore per Roma e 7 ore per Milano. Sommiamo tutti i tempi necessari per un volo e ci accorgeremo che il treno già oggi sarebbe concorrenziale. Meditate, meditate

    0
    0
  9. La città di Messina,inutile girarci attorno,merita l’appellativo di buddace. Parla, parla, parla all’infinito a “bocca aperta”,lasciandosi incantare dal..politico di turno. I cittadini messinesi hanno la loro responsabilità. Non ne azzeccano mai una. Ma sino a quando non entrerà n’ta “midudda” che solo il Ponte, la costruzione del Ponte con tutte le opere connesse e tutti i finanziamenti miliardari , “caducati” e dirottati altrove, questa città si impoverirà e svuoterà inesorabilmente. La stessa vicenda dell’aeroporto dello stretto..come si fa a non capire che se solo si fossero iniziati i lavori con le migliaia di tecnici e maestranze in arrivo, il problema sarebbe…risolto? La “rimozione” la “censura” la “inconsapevolezza” e la “nemesi”

    0
    0
  10. La città di Messina,inutile girarci attorno,merita l’appellativo di buddace. Parla, parla, parla all’infinito a “bocca aperta”,lasciandosi incantare dal..politico di turno. I cittadini messinesi hanno la loro responsabilità. Non ne azzeccano mai una. Ma sino a quando non entrerà n’ta “midudda” che solo il Ponte, la costruzione del Ponte con tutte le opere connesse e tutti i finanziamenti miliardari , “caducati” e dirottati altrove, questa città si impoverirà e svuoterà inesorabilmente. La stessa vicenda dell’aeroporto dello stretto..come si fa a non capire che se solo si fossero iniziati i lavori con le migliaia di tecnici e maestranze in arrivo, il problema sarebbe…risolto? La “rimozione” la “censura” la “inconsapevolezza” e la “nemesi”

    0
    0
  11. ha ragione sui treni,mentre non tiene conto che da catania si vola per tutta l’italia e per tutto il mondo , quindi se si riuscisse ad andare in 30/40 minuti in aeroporto col treno sarebbe un successo.

    0
    0
  12. ha ragione sui treni,mentre non tiene conto che da catania si vola per tutta l’italia e per tutto il mondo , quindi se si riuscisse ad andare in 30/40 minuti in aeroporto col treno sarebbe un successo.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007