Il trionfo di Rinaldi, la disfatta di Buzzanca e la conferma “acciaccata” di Ardizzone

Il trionfo di Rinaldi, la disfatta di Buzzanca e la conferma “acciaccata” di Ardizzone

Danila La Torre

Il trionfo di Rinaldi, la disfatta di Buzzanca e la conferma “acciaccata” di Ardizzone

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martedì 30 Ottobre 2012 - 10:01

Dalle 782 sezioni provinciali vengono fuori numeri che danno la misura del successo o dell’ insuccesso personale. La parte del leone tocca al cognato di Genovese. Precipita in basso l’ex sindaco. Va all’Ars ma con molti meno voti rispetto al 2008 il primo degli eletti Udc. Tre soli i volti nuovi, di cui due sono femminili. IN DOWNLOAD TUTTI I DATI SULLE LISTE PROVINCIALI E I VOTI DI PREFERENZA

Come in ogni competizione che si rispetti, c’è chi vince e chi perde. In questo caso, c’è anche chi trionfa, portandosi via un “tesoretto” di 18.664 voti. E’ il deputato uscente del Pd, Franco Rinaldi, cognato di Francantonio Genovese, che non è solo il primo degli eletti della sua lista ma è il primo degli eletti di tutta la provincia messinese. Un dato incontrovertibile venuto fuori al temine dello scrutinio delle 782 sezioni provinciali. Quasi 10 mila voti in meno per il secondo più votato della lista del partito democratico, Giuseppe Laccoto, che porta a casa 8.993 voti. A Filippo Panarello ne basteranno, invece, 5.182 per tornare a riprendersi il seggio all’Ars, che occupa ininterrottamente da tre Legislature.

A fare da contraltare al successo di Rinaldi c’è la disfatta di Giuseppe Buzzanca, ex sindaco di Messina – dimessosi 9 mesi prima della scdnza naturale del mandato proprio per candidarsi alle regionali – ed ex deputato. L’ex primo cittadino ha mantenuto per molto più tempo di altri, anche dopo la sentenza di incompatibilità della Corte costituzionale, il doppio incarico e, adesso, si ritrova senza una poltrona su cui sedere. Per lui solo 7.796 preferenze , a fronte delle 18.469 ottenute nelle elezioni regionali del 2008, con una perdita di circa 11 mila preferenze. Buzzanca è stato scavalcato nell’ordine da Santi Formica, che ha avuto 9.850 voti, scendendo ben al di sotto dei oltre 20 mila voti delle regionali del 2008, e da Nino Germanà, che “ci ha messo la faccia”, parafrasando lo slogan dei suoi manifesti, e ha ottenuto 8.502 preferenze, portandosi probabilmente dietro il consenso dei pdiellini insoddisfatti del sopravvento degli ex An all’interno del Popolo delle Libertà.

Vince ma con qualche “acciacco” il deputato dell’Udc, anche lui uscente, Giovanni Ardizzone , che ottiene 8.010 preferenze , ma perde più di quattro mila voti rispetto alle regionali del 2008, quando le preferenze raggiunsero per lui quota 12. 199. Secondo della lista è Saro Sidoti, con 6.329 preferenze . Un ottimo risultato personale ma inutile, perché il secondo seggio non è scattato per il partito di centro, surclassato dalla lista Crocetta Presidente, che porta all’Ars il consigliere comunale, eletto nelle fila del Pd poi passato all’Udc, Marcello Greco, che vola all’Ars con 3029 voti.

Greco è una delle poche facce nuove venute fuori dal collegio messinese. Insieme al suo, ci sono i volti nuovi e femminili della “grillina” Valentina Zafarana, che ha ottenuto 2.232preferenze, e del sindaco di Caprileone Bernadette Grasso, che con i suoi 4.645 voti ha superato l’atra donna della lista, l’ex assessore comunale Elvira Amata, e l'ex assessore provinciale Giuseppe Sciotto, classificatosi secondo.

Tutt’altro che nuova , anzi “riciclata”, la faccia di Carmelo Currenti, detto Pippo, che saltando tempestivamente dal Fli alla lista Musumeci è riuscito a farsi rieleggere con 3.467 preferenze, poco meno di quelle ottenute dal suo ex leader Carmelo Briguglio che ne ha totalizzate 3966 ma non ha ottenuto il seggio, perché il Fli è rimasto al di sotto del 5%.

Ce l’ha fatta invece Beppe Picciolo dell’Mpa, grazie agli 8.389 voti ottenuti. Al secondo posto della lista c’è Fortunato Romano, con 2.974 preferenze ed al terzo Antonio D'Aquino che non va oltre le 2.868 preferenze.

Restano fuori dai giochi, Italia dei Valori; Pid Cantiere Popolare che in Sicilia, che supera la soglia di sbarramento ma a Messina non ottiene seggi; i partiti della Sinistra; e Rivoluzione Siciliana, con Cateno De luca che conquista però ben 4.984 voti. (Danila La Torre)

28 commenti

  1. cambiare tutto per non cambiare niente

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  2. 7.796 voti sono un successone!!!
    Cioè: Buzzy è riuscito a “convincere” quasi 8.000 persone a mettersi i prosciutti negli occhi che il suo programma era ultimato al 99,99%.
    Pensate anche solo per un attimo se al suo posto ci fossimo stati noi…:ci avrebbero preso a pernacchie nella migliore delle ipotesi!

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  3. Spero che gente come Buzzanca sparisca di scena per sempre. Hai distrutto una città, spero che tu e la tua giunta di incapaci veniate condannati al più presto per risarcire la città.
    Vergognati Schettino 2 come i topi che scappano quando la nave affonda.

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  4. Il programma l’ha attuato, solo il terremoto del 1908 è stato peggio e qualche epidemia del passato.

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  5. Caro Peppino chi troppo vuole nulla stringe, Buzzy doveva completare il mandato e poi ad aprile candidarsi alla Camera o al Senato al posto del rottamando Nania,ma lui pensando che alle politiche si andavaa votare con una nuova legge, ha preferito ricandidarsi alle regionali, forte del successo del 2008, ma questa volta la gente si è stufat della sua faccia bronzo, che gl fa dichiarare di aver completato il programa al 99,995 e l’ha lasciato a casa a fare questa volta si i programmi per le diete.

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  6. Scusate, ma se i messinesi vogliono cambiare e mandano giustamente buzzanca a casa, ma vi rendeto conto 18000 preferenze per il sig.Rinaldi!!!!!!!!!!!!!
    MA CHE xxxxxx HA MAI FATTO PER LA SUA CITTA’ MA ROBE DA MATTI

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  7. Bersani e Crocetta non hanno nulla da dire sull’incredibile voto personale di Rinaldi? Quasi 19.000 voti in Sicilia non li ha presi mai nessuno (salvo in altri tempi Lima e Cuffaro) e ciò malgrado i numeri di votanti sia sceso alla metà degli aventi diritto e una provincia media come Messina.
    Quali meriti ha l’on. Rinaldi? Mai una posizione politica conosciuta, un intervento televisivo, un progetto di sviluppo della città, una posizione sostenuta in parlamento per cui le masse avrebbero dovuto osannarlo.
    Rinaldi lo conosce solo chi frequenta le stanze del cognato Genovese.
    Quali mirabilie ha promesso ai suoi elettori, e non note al resto dei cittadini, per farli precipitare ai seggi?
    Mi chiedo cosa avrebbe detto o pensato Crocetta se Rinaldi invece che per lui si fosse speso per altri candidati.
    E’ la solita doppia faccia della sinistra “antimafia”: chi sta a sinistra è pulito, trasparente e onesto e se non lo era, lo è diventato.

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  8. Leggendo l’articolo ho capito soltanto che il primo eletto è il cognato di Genovese. Mi sembra davvero pochino. Oppure è il caso che Buzzanca si trovi un cognato più potente?

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  9. condivido pienamente.

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  10. MA SE NON FOSSE STATO IL COGNATO DI GENOVESE COSA AVREBBE FATTO QUESTO “SIGNORE” E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE PORTA UN SACCO DI VOTI OLTRE CHE TANTI SOLDI.
    E BRAVO FRANCANTONIO

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  11. Non tutti ricordano il precedente di Gullotti e Genovese, quindi perchè meravigliarsi.
    Nel regno di Granbretagna, non è pure così?
    La colpa è tutta della buonanima di Gina Daggiano che ha fatto diventare Onorevole il signor Nino Gullotti (zio di Genovese) quando ancora ricopriva la nobile carica di cuciniere della Provincia Regionale di Messina (oppure sbaglio?).

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  12. tri pila iavi u poccu…….
    u poccu iavi tri pila……
    allegria…………

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  13. L’importante è che gli interessi di Franzantonio Genovese siano salvi?
    Non è vero che Rinaldi non abbia contribuito alla tutela degli interessi (particolari e specifici di eminenti cittadini) della Città di Messina.
    L’ha fatto dal suo posticino all’Ars dove i messinesi, per lo più ignari e contenti, l’hanno rimandato.
    Ah Prefetto Alecci, dove sei?

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  14. servilismo, ecco la parola chiave

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  15. Il PARTITO DEMOCRATICO messinese,candidando FILIPPO PANARELLO,un gerontocrate del Sindacato e della Politica alla sua QUARTA,dico QUARTA legislatura,ha perso un’occasione per il rinnovamento,anche generazionale,della sua classe politica.L’elezione di PANARELLO dimostra la debolezza dei rottamatori di RENZI in riva allo Stretto,dove il sindaco di Firenze sbarcherà tra poco,ma anche del suo giovane segretario,GRIOLI,che non è riuscito a convincere il “novello” deputato a dare il suo contributo al partito, rinunciando ai 20 mila euro mensili,che percipisce ininterrottamente da 12 anni,più i quattro a divenire,in totale 16 anni,NON CI POSSO CREDERE.La sua produttività in aula è scarsa,tra interpellanze,interrogazioni,ordini del giorno,mozioni ha collezionato soltanto 67 interventi,a questi bisogna aggiungere due disegni di legge,di cui è firmatario e non andati in porto.Invece ha un’attività molto produttiva BEN REMUNERATA,a chiamulu fissa,come componente di tre commissioni,ma si sa a palazzo Dei Normanni non si negano a nessuno.Con le 5.182 evidenzia un calo vistoso di preferenze,che furono 8.429 nel 2008,è trascinato dal successo del PD a cui non da un misero contributo numerico rispetto al 2008,lo dicono i numeri,che non mentono mai.Per FILIPPO PANARELLO il mio appello a votare GIOVANI e DONNE non ha funzionato,a dimostrazione che a Messina,in questo partito, prevalgono nomenclatura e gerontocrazia.COMUNQUE BUONA LEGISLATURA,deputato FILIPPO PANARELLO.

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  16. Giuseppe Cucinotta 30 Ottobre 2012 15:59

    Invito l’ onorevole buzzanca a lottare più di prima e candidarsi alle prossime competizioni elettorali. i vostri commenti sono ingenerosi per una personalità di spicco della città che si è sempre dimostrata sensibile alle varie problematiche della città. semmai prendetevela con l’ onorevole genovese che ci ha ereditato una città allo sbando. ed abbiate il coraggio di mettere nome e cognome dietro i commenti invece di nascondervi dietro la tastiera.

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  17. Con il trionfo del sig.Rinaldi , avremo i CAMION IN CITTA’ , a vita. Si chiama ….conflitto di interessi…..

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  18. Ma di che stiamo parlando? I risultati di ieri hanno confermato lo scarso spessore politico di tante persone che, consapevoli che i partiti (se ancora queste associazioni possono essere definite tali) di appartenenza non avrebbero raggiunto il numero sufficiente di seggi per garantire l’elezione, hanno preferito fare il salto della quaglia ed assicurarsi una provviggione per altri 5 anni alla regione. L’on. Buzzanca, al di là dei suoi meriti o demeriti, ha dimostrato a tutti che l’appartenenza ad un partito è cosa ben più seria di uno stipendio ed ha gareggiato CON LA SUA CASACCA sapendo che sarebbe stato quasi impossibile raggiungere il traguardo. Si è straguadagnato l’onore delle armi, dimostrando a tutti di essere un vero politico e non un qualsiasi mercenario.

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  19. ogni commento è inutile…………………
    solo una precisazione,ma il Dr.Buzzanca ha veramente mostrato sensibilità verso Messina e i Messinesi?
    quali sono le cose buone che lo stesso ha fatto per la città?
    come spiega Lui stesso questa deblache?

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  20. Ho rispetto per chi ci mette il nome e non un nick (se è vero…), e rispetto ancor di più le idee e le opinioni di chi, in perfetta minoranza e oggi anche “solitudine”, difende l’indifendibile!
    Premetto che Genovese non mi è simpatico, anch’egli è parte integrante di un vecchio modo di intendere e fare politica che verrà spazzato via dagli italiani alle prossime elezioni, ma attribuire altre responsabilità non serve a mitigare o annullare quelle altrettanto pesanti del dott.Buzzanca, e vedremo se non ci sarà anche dell’altro..
    Quanto all’affermazione:”personalità di spicco della città che si è sempre dimostrata sensibile alle varie problematiche della città”, si commenta da sola e “forse” e ripeto -forse- non è come lei dice se il “suo” ex sindaco non è stato premiato dai messinesi.

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  21. Il “signor” Buzzanca ha peccato di presunzione. La più importante e significativa qualità !!!! che possiede, rispetto a quella che disconosce totalmente, cioè l’umiltà. L’aver abbandonato la città nelle mani di un commissario, per quanto valido come il dottor Croce, non è stata una buona idea, in quanto sinonimo di totale disinteresse nei riguardi della città e dei suoi abitanti in un momento particolarmente delicato, anzi, drammatico. Non c’è scusante che tenga.

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  22. Mariella De Francesco 30 Ottobre 2012 20:01

    Spero che faccia il dietologo!

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  23. Ma su quali elementi di merito è riuscito a raccogliere più di 18000 voti l’on Rinaldi?
    Cosa ha fatto di così rilevante nella sua attività di parlamentare da polarizzare l’attenzione di così tanta gente?
    L’apparteneza!Si signori, l’appartenenza. Questo è il vero merito! Appartenere.
    Gran parte della città esulta per esserci liberati (giustamente) dall’ex Sindaco.
    Non capisce, però, che, quantomeno, rappresentava un contrappeso allo strapotere politico di una famiglia, la cui dominante presenza economica monipolizza settori cardine della città tra i quali spiccano, su tutti, l’attraversamento dello Stretto e gli Enti di Forrmazione. Capaci, questi ultimi – favoriti anche dall’incerto e precario stato della miriade di dipendenti, sempre in attesa di giudizio-, di generare, come ci ha spiegato l’inchiesta di “Panorama” qualche settimana fa, serbatoi di voti, leva di un potere discrezionale subordinante.
    il primo “bersaglio” è stato colpito grazie a quel voto di opionione che sembra avere fatto le prime apparizioni di massa in città. Non fermiamoci!

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  24. CENCELLINO, HAI RAGIONE!!!
    Già, di “chi” stiamo parlando?
    Il sig.Buzzanca ha parecchi, tantissimi demeriti!
    Lo “stipendio” di cui parla, è di circa 20.000 euro!
    E nessuno in città pensa che avrebbe fatto il deputato solo per l’onore (come tutti gli altri del resto!MOvimento 5 Stelle ESCLUSO)di rappresentare Messina.
    Onore delle armi??? Guardi, il sig. Buzzanca deve ritenersi strafortunato di essere stato sindaco di una città di “buddaci” come Messina e di aver avuto – NONOSTANTE TUTTO – 7.796 cittadini che lo hanno ri-votato.

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  25. scusate ma i 69 dipendenti di caronte&tourist che fine hanno fatto, tutto ok dopo il voto.
    Mi piacerebbe aprire un dibattito su questo e capire su che livelli siamo e se si può pensare di continuare ad essere sotto scacco, senza libertà di espressione.
    grz

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  26. A Messina sul potere politico prevale da sempre il potere economico. Rassegniamoci ad avere i tir che attraversano la città ed il Boccetta zona a rischio per la tutela pubblica.
    Questa è Messina, altro che cambiamento.

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  27. avemu i politici chi fannu chiu schifu da città…
    Dura verità, rinunciate ai soldi che vi mangiate ogni mese, prendetevi uno stipendio regolare da lavoratore ONESTO..

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  28. USCIRANNO I RETROSCENA DEI RISULTATI E COME SI SONO OTTENUTI…?????
    SPERO DI SI…

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