Terminal Tremestieri, il bilancio dei lavoratori è negativo. Speranze riposte sulla Comet

Se dall’aprile 2006 ad oggi avessero lavorato per 12 mesi all’anno avrebbero potuto guadagnare in totale 101mila euro lordi in più a testa. E’ il risultato del report presentato in conferenza stampa dai lavoratori di Terminal Tremestieri, la società che ha gestito l’approdo a sud dalla sua nascita sino ad oggi e che si appresta a “passare la mano”, visto che l’unica offerta per la nuova concessione è stata presentata da un’altra società, la Comet.

E invece fino al 2013 hanno lavorato ogni anno da 6 a 9 mesi, dal 2014 hanno avuto l’aumento fino a 10 mesi ma hanno dovuto fare i conti con gli insabbiamenti del porto, rimasto chiuso per 72 giorni nel 2014 e per 83 giorni nel 2015. In totale hanno lavorato per 76 mesi su 112, una percentuale di circa il 67 %.

“Abbiamo iniziato con contratti a tempo determinato – spiega il segretario regionale di Fast Confsal, Nino Di Mento – coi quali si lavorava per tre mesi e poi si stava un mese a casa, durante il quale, almeno, avevamo i contributi figurativi della disoccupazione. Nel 2011 ci hanno proposto i contratti a tempo indeterminato, un part time ciclico verticale di 9 mesi all’anno, con 3 mesi senza alcun sussidio. Oggi la Terminal Tremestieri esce di scena senza aver detto nulla del futuro dei dipendenti e ci sono responsabilità di cui qualcuno dovrà rispondere”.

Le figure lavorative si suddividono in capi scalo, capi piazzale, assistenti, addetti al piazzale e operatori di biglietteria. “Quest’ultimi – ricorda Di Mento – sostituiti da personale Caronte e Tourist, i quali svolgevano da anni il proprio servizio a bordo delle navi sociali, come personale di camera. Tale operazione ha causato l'esclusione del personale già precario della Terminal Tremestieri, che si è aggiunto agli addetti al piazzale, registrando inoltre l'inserimento periodico di altre nuove unità lavorative e riducendo notevolmente il periodo annuale lavorativo del personale già presente. Solo a marzo 2014 si riuscì a bloccare il flusso di nuovi inserimenti attraverso un'azione sindacale che portò da 9 a 10 i mesi lavorativi, concordando la verifica dell'accordo per arrivare ad un vero contratto di 12 mesi subito dopo l'espletamento della gara per il rinnovo della concessione”. A quella gara, però, la Terminal Tremestieri non si è presentata. A breve, dunque, si aprirà un nuovo capitolo della vicenda, con nuovi interlocutori.

“Dovremo affrontare una nuova trattativa con la Comet – conclude Di Mento -, partendo dalla base che i lavoratori hanno dato tutto. Ci auguriamo che sia serena e che tenga conto dell’operato degli ultimi dieci anni. Altri discorsi sono prematuri perché non c’è ancora l’ufficialità dell’assegnazione provvisoria, che crediamo arriverà al massimo entro una settimana”. Ottimisti o pessimisti? “Da dichiarazioni informali, sembra che la Comet abbia intenzione di utilizzare tutti e 35 i lavoratori, così come previsto dalla clausola di salvaguardia. Per il resto, se il bilancio di questi dieci anni è stato negativo, pensiamo adesso di meritare una possibilità per migliorare sia noi e le nostre condizioni lavorative sia la società che gestisce il porto, con benefici per tutti”.

(Marco Ipsale)