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10 milioni di euro per far ripartire gli stabilimenti balneari calabresi

Con  una campagna vaccinale che ha avuto un cambio di passo, anche se la Calabria rimane ultima per somministrazione di vaccini, si incomincia a intravedere comunque un certo ottimismo per quel che riguarda il ritorno anche se graduale verso la normalità, con la speranza di uscire quanto prima da questa emergenza sanitaria.

Ed in molti guardano già alla imminente stagione estiva con un velato ottimismo, in modo particolare gli imprenditori del settore per cercare di ripartire,  come per esempio quelli balneari, nei confronti dei quali la Regione Calabria ha pubblicato un avviso che prevede una serie di misure economiche volte a riqualificare ed innovare gli stabilimenti balneari, mettendo loro a disposizione 10 milioni di euro .

Gli imprenditori che vorranno usufruire di questi aiuti avranno 12 giorni di tempo per presentare la domanda che dovrà essere inviata dalle ore 10:00 del 14 maggio 2021 e fino alle ore 18:00 del 26 maggio 2021 utilizzando tassativamente la piattaforma informatica che sarà presto resa disponibile, come recita il bando.

Gli aiuti sono concessi nella forma di contributo in conto capitale, sulla base di una procedura valutativa a sportello. L’intensità dell’aiuto concedibile , in relazione alle spese ammissibili, è pari al 70% (fondo perduto) , il restante 30% dovrà essere restituito ad un tasso agevolato. L’importo massimo del contributo concedibile è pari a € 50.000. Visto e considerato che è previsto  un numero elevato di domande tali da superare l’importo complessivo dei 10 milioni iniziali, alla finenon è escluso che la Regione Calabria possa implementare il fondo di aiuti da elargire.

LE INIZIATIVE FINANZIABILI SONO:

  1. riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento delle strutture nelle quali si svolge l’attività e delle relative pertinenze;
  2. riqualificazione dell’attività finalizzata all’introduzione di nuovi servizi da offrire alla clientela e/o al loro potenziamento, miglioramento e/o consolidamento, anche tramite l’introduzione delle più moderne tecnologie informatiche e digitali, nonché finalizzate ad introdurre efficaci sistemi di distanziamento fisico per il contrasto alla diffusione del virus COVID19;
  3. riqualificazione dell’attività e dei servizi in termini di sostenibilità ambientale, con particolare riferimento a: riduzione del consumo di plastiche e imballaggi e rifiuti; riduzione dei consumi energetici e delle emissioni, anche tramite l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia; efficace gestione della risorsa idrica; riqualificazione delle strutture e dell’attività tramite l’utilizzo di materiali eco-sostenibili; contenimento del rumore e riduzione dell’inquinamento acustico; accessibilità ai servizi offerti da parte della clientela con disabilità; implementazione di attività sportive a zero impatto ambientale.