Bilancio 2013 non veritiero e default alle porte: la crisi economica l’urgenza più impellente del Comune

A Palazzo Zanca torna a suonare il campanello d’allarme sulle questioni di carattere economico-finanziario. Alle preoccupazioni per il rischio dissesto, che ancora incombe inesorabilmente sul Comune, nelle ultime ore si è aggiunta una notizia clamorosa: il bilancio di previsione 2013 – presentato dall’amministrazione, votato dal Consiglio Comunale e corredato dai pareri favorevoli del ragioniere generale Antonino Cama e del Collegio dei revisori del conti – riporta un dato falso a proposito delle entrate relative all’imposta sugli immobili. Lo ha pubblicamente riconosciuto il vicesindaco Guido Signorino, il quale, dalle pagine del nostro giornale (vedi correlato) ha ammesso che, nel documento finanziario, una quota dell’Imu è stata riportata erroneamente due volte e c'è un ammanco di 9 milioni di euro.

L’esponente della giunta Accorinti ha assicurato che non ci saranno conseguenze negative per l’ente perché l’ ipotetico disavanzo sarà coperto in sede di consuntivo con risorse che verranno attinte dallo stesso strumento finanziario. Al di là di ciò che avverrà quando sarà predisposto il documento di chiusura esercizio, resta però il fatto che il bilancio di previsione così come redatto dagli Uffici ed esitato dall’Aula lo scorso 30 dicembre non è totalmente veritiero, quindi falso.

Dura la reazione del presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Zanca, Franco Mondello, che abbiamo interpellato telefonicamente: «Mi chiedo quale sia il ruolo di un ragioniere generale quando mette in piedi un bilancio, i conti vanno analizzati e verificati».

L’esponente dell’Udc annuncia che lunedì prossimo convocherà in commissione l’assessore Signorino, affinché dia delucidazioni in merito alle misure che l’amministrazione intende adottare per rimediare a «quest’errore di non poco conto», che al Comune ha lasciato tutti sorpresi. I parerti tecnici positivi non avrebbero mai fatto pensare ad un simile epilogo.

La riunione di lunedì sarà anche l’occasione per affrontare l’atro tema scottante: il possibile default di Palazzo Zanca. «Mi dispiace – spiega ancora Mondello – dover apprendere da Tempostretto che l’amministrazione ha immaginato un percorso diverso sul piano decennale di riequilibrio senza nemmeno darne comunicazione al Consiglio comunale. La settimana scorsa il vice-presidente della Commissione, Nicola Cucinotta, aveva sollecitato l’esecutivo a consegnarci al più presto il Piano, ma abbiamo invece appreso da voi che le intenzioni sono altre.» Mondello si riferisce al fatto che la giunta Accorinti sta pensando di far slittare di altri due mesi la redazione definitiva del Piano di riequilibrio, tentando anche di agganciarlo al Decreto legge 35 (vedi correlato).

«Ricordo – ha concluso Mondello – che l’impostazione del Bilancio di previsione 2013 è strettamente correlata al Piano di riequilibrio e quindi vogliamo farci spiegare qual è il percorso che l’amministrazione intende intraprendere dopo le ultime novità».

Viste le premesse, la commissione di lunedì si preannuncia infuocata, come infuocato sarà in generale il clima a Palazzo Zanca, dove la crisi economica torna ad essere l’urgenza più impellente, ammesso che abbia mai smesso di esserlo. (Danila La Torre)