Utenza “in salvo”, verrà mantenuta la postazione di Castanea

La rivolta è stata scongiurata. Il termine utilizzato non è esagerato, perché sarebbe stata tale la reazione degli abitanti del villaggio di Castanea se, così come previsto dai tagli imposti dalla Riforma Sanitaria Regionale varata dall’assessore Massimo Russo, si fosse proceduto alla soppressione della postazione di ambulanza non medicalizzata del 118. Un rischio che è stato fortunatamente evitato grazie all’intervento dei consiglieri comunali Barbalace, Caprì e Zuccarello e di quartiere, Pagano, che, supportati a Palermo del deputato regionale Giuseppe Picciolo, sono riusciti a veder modificato quanto stabilito dalla normativa.

A dare un input, la petizione popolare sottoscritta da oltre 300 residenti di Castanea e spinta dagli stessi consiglieri, in cui si spiega come da oltre 10 anni il presidio in questione copra il fabbisogno emergenziale di un vastissimo territorio, esteso tra i villaggi di Spartà, Rodia, Piano 0Torre, le Masse e appunto Castanea, per un bacino di utenza di circa 3000 mila persona. Un numero di tutto rispetto di fronte al quale il responsabile regionale per il Servizio d’emergenza Dino Alagna, con la “benedizione” dell’assessore Russo, ha dato l’ok per la “rivisitazione” della prescrizione legislativa. Secondo quanto deciso, infatti, anche in considerazione delle difficoltà che interessano il territorio della VI circoscrizione, spesso impossibile da raggiungere per il frequente verificarsi di frane, smottamenti e problemi viari, si è ritenuto più opportuno mantenere la postazione di Castanea, in luogo di quella di Gazzi, peraltro vicina al Policlinico

Sul territorio provinciale sono 41 in totale le postazioni del 118. Soddisfatto dunque i rappresentanti del civico consesso e di quartiere e anche il deputato Picciolo, che ha commentato così la decisione di Russo: “La Regione ha manifestato prontezza – conclude Picciolo – nell’accoglimento dell’istanza”.