L’Orsa e le Ferrovie. Verso la mobilitazione generale dei lavoratori

Affrontare i temi del trasporto ferroviario e lanciare la mobilitazione dei ferrovieri messinesi dell’Orsa prevista il prossimo 14 marzo. Questi gli argomenti al centro dell’incontro sindacale nel corso del quale è stato rinnovato il quadro direttivo del settore. Il nuovo responsabile di Orsa Ferrovie Messina è Riccardo Caristi, 40 anni, dipendente Trenitalia impegnato da anni nel sindacato dei ferrovieri.

“Siamo al culmine di una fase decennale di profonda crisi del trasporto ferroviario siciliano – dichiara Giuseppe Terranova, segretario generale dell’Orsa Ferrovie Sicilia – pertanto occorre accelerare la firma del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia che attendiamo da troppi anni e che oggi appare più vicina. Sembra infatti confermata la disponibilità di 111 milioni di euro da parte del Ministero delle Infrastrutture destinati al trasporto ferroviario siciliano. La stipula del contratto di servizio è un atto non più rimandabile – continua Terranova – anche se certamente speravamo in maggiori risorse, visto che queste cifre sono appena sufficienti a garantire i circa 10,8 milioni di chilometri treno annui che attualmente effettua Trenitalia e che si traducono in poco più di 400 treni al giorno circolanti sulla rete siciliana".

L’Orsa esprime invece maggiore entusiasmo per la notizia del bando predisposto dalla Regione per l’acquisto di nuovi treni per un ammontare di 50 milioni di euro.

"Se qualche timida speranza si intravede sul versante Metroferrovia, le acque dello Stretto per il Gruppo Fs si fanno agitate – dichiara Mariano Massaro, segretario generale Orsa Sicilia – con la mobilitazione generale di tutto il comparto che l'OrSa si appresta a mettere in atto il prossimo 14 marzo. Le ultime voci sulla vendita di Bluferries, il continuo disimpegno della flotta pubblica di Rfi dallo Stretto e la chiusura di importanti centri direzionali legati all'infrastruttura di Rete ferroviaria hanno creato un'emorragia occupazionale che ha provocato nella sola provincia messinese nell'ultimo decennio una contrazione del 65% della forza lavoro tra ferroviario e indotto – conclude Massaro – . Pertanto per l'ennesima volta il sindacato autonomo chiama a raccolta tutte le forze politiche e l'amministrazione cittadina per fare fronte comune contro l'arroganza del Gruppo Fs e proclama una forte mobilitazione di tutti i lavoratori messinesi delle ferrovie e delle ditte in appalto dell'indotto".