A.A.A. cercasi corsista, anche a sua insaputa….

Leggendo le carte dell’inchiesta emerge come uno dei problemi più “assillanti” per gli Enti di formazione : il numero degli iscritti al singolo corso. Non si tratta d’interesse nei confronti del futuro occupazionale dei nostri giovani quanto piuttosto della necessità di avere la certezza dei fondi, in modo da poter pagare le spese dell’Ente stesso (personale e costi di gestione). La direttiva infatti impone la soglia minima dei 15 iscritti, pena la perdita dei fondi. La normativa regionale, che sembra fatta apposta per fare acqua da tutte le parti, prevede che,dopo l’avvio delle attività il numero degli allievi possa comunque diminuire e solo se si dimezza il corso viene chiuso. Ecco perché una delle “attività” era quella di reperire i corsisti a tutti i costi, usando tutti i mezzi possibili, dalla fantasia alle “bugie bianche” dalla richiesta di cortesia fino all’apposizione di firme false o prese da documenti firmati in altri periodi o per altri motivi. Se poi i ragazzi il giorno dopo abbandonavano il corso non importava, purchè quel benedetto nome venisse inserito nell’elenco da inviare alla Regione entro la scadenza prevista. Scovare il quindicesimo iscritto, anche a sua insaputa, era una questione di sopravvivenza (dell’Ente, ovviamente).

Nel giugno dello scorso anno l’Ancol Sicilia si vedeva autorizzare dalla Regione 20 corsi, per oltre 2 milioni e 700 mila euro, da effettuarsi nelle sedi di Messina, Barcellona, Catania, Mirabella Imbaccari, Palermo, Petralia Sottana e Priolo Gargallo. Uno dei corsi ammessi, per un finanziamento di 98 mila euro, era quello di “operatore amministrazione segretariale 3° anno formativo” da effettuarsi presso la sede formativa di Priolo per un ammontare di 900 ore e per 15 allievi.

La documentazione, con l’elenco dei 15, doveva arrivare alla Regione entro 40 giorni dalla notifica di ammissione al finanziamento, pena la perdita dei fondi.

A Priolo però al fatidico 15 ne mancavano almeno 3 all’appello. Così il 25 settembre Daniela D’Urso, direttore della sede Ancol Messina e incaricata di predisporre i corsi per le sedi di tutta la Sicilia chiama Daniela Pugliares, dipendente dell’Ancol di Priolo, per lamentarsi del fatto che ancora non fosse riuscita a trovarli.

D’Urso– A me di questi tre che non ci sono non m’interessa…! Ci metti la firma tu! Se io non ho una firma con quindici allievi, il corso lo perdo! Dopo che diventano otto, sette, dieci, undici, non m'interessa!Ma basta che l’avvio lo fai !,

P- Ho capito; poi, per il resto io non ho nulla, cioè non ho neanche i doce….i mo.. dico, i moduli con i docenti io non ce li ho !

D’Urso Noi, purtroppo, l’avviso venti sta morendo, capito ? Il prof, non c’è più niente, solo sull’obbligo possiamo puntare Va bene ? Quindi fai questo elenco allievi con queste firme e tutte cose, va bene ?… mi rimetti la firma !: Ascoltami gioia…se voi non mi fate partire questo corso, salta un posto di lavoro…. tu m'a fari partiri, sto corsu .. cu chinnici cristiani… che poi ne frequentano dieci… otto .. non mi interessa… ma se tu non me lo fai partire con quindici io debbo dire a Palermo che lo debbo chiudere… perdiamo il finanziamento… e debbo mettere a Titti e a Mirella a diciotto ore e diciotto ore…stop, .. figghioli non ho altro da farvi .. io vi …cerco di aiutarvi a trecento sessanta gradi…ma voi dovete aiutare me…

P- Bo non lo so … non so come fare…va bè ora…. ne parliamo…

D'Urso: ma tri…. tri cristiani ne truvati….. tra figghioli che non vannu a scola e poi si ritirano…

P-: ma non è che… quattrru iatti semu nta stu paisi, … non è come… i paesi che avete voi… voi siete più numerosi di abitanti…

D’Urso- vedi tu se li puoi convincere…ci regalamu na scheda telefonica…ecco vedi tu come…ci devono fare partire il corso, se no quei poveracci che vogliono continuare, perdono il corso a causa loro

P.: …è uno quello che deve fare l'esame… due volte l'ho convocato, non vuole venire… a fare gli esami…

D’Urso:vedi se lo chiami e ci dici, guarda ti regalamu noi dipendenti na scheda telefonica, na ricarica… di cento euro, di cinquanta euro .. vedi quello che vuoi fare dicu… possibile che devo perdere un posto di lavoro per centu euro ….

Alla fine la soluzione viene trovata ed il corso di formazione “professione operatore amministrativo segretariale” 3° anno, con l’elenco degli iscritti e le firme avrà quindi il via libera l’8 ottobre 2012.

Gli investigatori a dicembre interrogano i 15 allievi iscritti al corso. Tra questi Angelina Ranno disconosce la firma apposta all’elenco (al numero 15) così come Bruno Cultrera, che era il numero 12. Anche Alessia Galeota (numero 14) dichiara di non essersi iscritta, ma non esclude che la firma possa esserle stata carpita durante i corsi frequentati all’Ancol fino agli inizi del 2012. Il numero 9, Andrea Casella, racconta di essere stato contattato ed invitato ad iscriversi al corso ma di aver detto di no. L’impiegata gli avrebbe chiesto di firmare ugualmente per consentire l’avvio del corso anche senza frequentarlo. Ivan Frangi, (numero 11) riconosce la firma ma spiega di aver firmato un anno prima, nel 2011 in occasione di un altro corso. Situazione analoga per Lorenzo Petrolito (numero 2) che riconosce come propria la firma, ma sostiene di averla apposta alla conclusione del corso del 2011.

Il registro delle presenze del corso, acquisito dagli investigatori, relativamente al periodo 12/11/2012-27/11/2012, conferma la sistematica assenza di Ranno Angelina, Cultrera Bruno, Galeota Alessia, Casella Andrea, Frangi Ivan, Petrolito Lorenzo. In sintesi, quanto preannunciato nelle intercettazioni era avvenuto.

“Le dichiarazioni inoltrate agli uffici regionali per rappresentare la sussistenza delle condizioni per l’avvio del corso e avere i finanziamenti- concludono i magistrati- sono ideologicamente e, in parte materialmente, false. Ideologicamente false in quanto riferiscono della adesione al corso di soggetti che mai hanno reso tale consenso: la cui firma, talora, è stata abusivamente carpita; talaltra è stata conseguita a titolo di cortesia, comunque sull’assunto che la stessa non corrispondeva all’effettivo intento del firmatario. Materialmente false in quanto contengono firme falsificate”.

In base all’indagine la ricerca dei nomi da mettere negli elenchi, indipendentemente dal fatto che questi poi frequentassero o meno, era quasi una prassi negli Enti. Tra le intercettazioni, ad esempio, nella sede Ancol di Messina risulta il 26 settembre 2012 una telefonata tra una dipendente e la madre di una ex allieva, nel corso della quale la donna invitava la signora a fare presentare la figlia per firmare il regolamento

Ancol Me-…dire a Valeria, gentilmente, se domani viene a firmare il regolamento che la prossima settimana inizia il corso..

Mamma di Valeria- Eh, guardi, però lei ora parte, si trasferisce a Milano giorno quindici, quindi…

Ancol Me- Ho capito. E intanto signora mi faccia la cortesia, la faccia venire… perché almeno così parte il corso perché se manca la sua firma… almeno facciamo partire il corso… e viene così firma… e il corso parte anche per gli altri, perché sennò rimaniamo bloccati noi….

L’impiegata ha fatto altre telefonate dello stesso tenore pur di convincere gli allievi ad apporre la firma anche se non erano intenzionati a frequentare.

Ancol Me-senti ciccia: vedi che inizia il corso la prossima settimana… ora, siccome si deve venire a firmare il regolamento, così mandiamo tutto all’ufficio del lavoro e se Dio vuole, la prossima settimana iniziamo…

Laura-«Eh, non lo so, in caso poi vengo,

Ancol Me-… intanto vieni !… Inizi, se poi trovi un lavoretto te ne vai… Invece di non fare niente, in ogni caso Laura, mi devi fare una cortesia…vieni a firmare perché così il corso non inizia e poi penalizziamo a chi si vuole frequentare…

Ma la ricerca dell’ iscritto non è peculiarità solo dell’Ancol, come emerge da una conversazione intercettata a gennaio di quest’anno tra Elio Sauta ed un’impiegata dell’Aram. Anche in questo caso mancava all’appello il quindicesimo per ottenere i finanziamenti destinati ad un progetto del Cesam e Sauta chiede alla dipendente: quattordici con questa che deve venire…me ne manca una….una domanda ….vediamo……..fai iscrivere a tua sorella…,

L’impiegata non si scompone, ma replica che non è possibile- non può… perche’ ha corsi cose…

In sostanza la formazione, che è poi lo spirito originario della norma, varata sul finire degli anni ’70, è diventata probabilmente l’ultimo degli obiettivi da raggiungere. Nata come la “mission” è scivolata al punto….15 delle priorità….

Rosaria Brancato