“Basta con le favole”, ricomincia la battaglia anti-tir. Sit in sul Boccetta. LE FOTO

Premere il pulsante ON della macchina del tempo e ritrovarsi all’epoca della mobilitazione anti-tir in città. Dopo 16 anni di lotte, il raddoppio degli approdi, investimenti e denunce, la liaison fra Tremestieri e lo Scirocco, Messina continua la sua convivenza con i tir con e senza deroghe all’ordinanza comunale che impedisce loro di approdare alla Rada San Francesco. Mentre fioccano senza sortire alcun effetto deterrente le multe di 85€ applicate agli autotrasportatori che violano l’ordinanza anti-tir, la città si mobilita, o almeno ci prova.
Al sit-it organizzato oggi sul luogo simbolo dell’attraversamento dei mezzi pesanti in città, il viale Boccetta, hanno partecipato decine di cittadini ormai sfibrati da una storia che sembra interminabile. Tra gli organizzatori della manifestazione, Saro Visicaro, del comitato cittadino “La Nostra Città”, pioniere della lotta anti-tir, non usa mezzi termini. «Siamo stanchi delle chiacchiere, basta con gli imbarchi continuativi illegittimi alla Rada San Francesco mentre a Tremestieri ci si imbarca solo quando ci sono le navi. L’amministrazione locale deve impegnarsi per far raggiungere a Tremestieri la media di 70 corse giornaliere». Visicaro ne ha anche per Antonio Messina, sindaco di Villa San Giovanni, da dove giunge l’ultima novità. Messina si dice pronto a obbligare i tir ad imbarcarsi sulle navi per la Rada San Francesco, contestando l’esecuzione dell’ordinanza di Palazzo Zanca sull’obbligo di utilizzo dell’approdo di Tremestieri, che a suo parere, in assenza di un valido sistema di deroghe, sta causando gravissimi disagi dall’altra parte dello Stretto.
«Nei giorni scorsi, proprio in seguito alla saturazione del terminal di Villa San Giovanni- scrive Messina- ho reiteratamente esortato le compagnie di navigazione a imbarcare i mezzi commerciali sulla prima nave disponibile, per eliminare la congestione del traffico e le conseguenti ripercussioni sulla sicurezza e la mobilità dei cittadini di Villa San Giovanni».
«Il sindaco di Villa San Giovanni- attacca Visicaro – fa gli interessi di qualcun altro, non dei suoi concittadini»
Secondo Michele Barresi del sindacato ORSA, anche lui promotore del sit-in, «occorre un sistema di regole rigide che garantisca la liberazione del centro città. L’ordinanza comunale, evidentemente, non basta.
L’amministrazione deve impegnarsi in un tavolo tecnico con armatori e autorità portuale a garantire le corse da e per Tremestieri, un porto che visibilmente nasce come specchietto per le allodole: l’obiettivo che appare chiaro – continua Barresi – è quello di mantenere lo status quo».
«L’errore dell’amministrazione –aggiunge Barresi – è stato quello di fare i compiti, studiando e approvando l’ordinanza anti-tir, e nascondere il problema. La giunta deve risolverlo anche ricorrendo ad azioni forti di protesta, a costo di dimettersi dal Comitato Portuale».
Assente all’appello il consiglio comunale. «L’assenza– conclude Barresi – è la prova che il consiglio comunale non è libero quando si tratta di avere a che fare con l’armatore privato. I consiglieri comunali hanno forse preferito un’assenza dignitosa piuttosto che una presenza imbarazzante».
Al sit-in, a cui hanno aderito i rappresentanti della III e della IV Circoscrizione, ha partecipato anche l’assessore Sebastiano Pino. «Non possiamo accettare che passi un messaggio sbagliato, cioè che non vi è discontinuità col passato», precisa Pino. «Chi fa queste accuse – continua Pino – ha la memoria corta. L’impegno dell’amministrazione sull’ approdo Tremestieri si è palesato sin dall’insediamento. Il molo a sud non è stato mai così attivo come quest’anno. La stessa ordinanza comunale che prevede la sanzione in caso di violazione e la sua esecuzione sono la prova dell’inversione di tendenza». Secondo l’assessore, a Tremestieri giovedì scorso sono approdate 68 navi mentre a Messina fioccavano ben 50 multe. Sul ruolo dell’amministrazione all’interno del Comitato portuale, Pino ribadisce la posizione dell’amministrazione. «È un problema che condividiamo con le altre città portuali dell’ANCI, in seno al comitato l’amministrazione ha un solo voto.»
Tra i presenti, i rappresentanti CUB e Unione Inquilini Messina che criticano aspramente il monopolio del traghettamento privato e l’inefficacia dell’ordinanza 488. Anche gli attivisti del Movimento 5 Stelle puntano il dito sul modus operandi dell'amministrazione comunale e dell'autorità portuale, giudicate incapaci di arginare l'arroganza di Caronte&Tourist. « Considerato che amministrazione e autorità portuale si sono dimostrate ancora una volta inadeguate – commenta Valentina Zafarana, consigliere regionale M5S- interrogheremo il governo per far luce sulla questione della concessione della rada San Francesco e dello scarso utilizzo dell’approdo di Tremestieri».
«Basta con le favole!» È questo il senso della protesta organizzata da Saro Visicaro , Michele Barresi , Renato Coletta , Mario Buzzai. Una manifestazione significativa anche se poco partecipata, mormora qualcuno. La favola è quella dell’approdo di Tremestieri, che avrebbe dovuto risolvere il problema dei mezzi pesanti, e dei soldi spesi per continuare vedere i tir sfrecciare sul viale Boccetta.
Una bella gatta da pelare per l’amministrazione, che si trova, non da ora per la verità, sotto fuoco incrociato. Gli interessi in ballo sono tanti e nessuno vuole abbandonare la pista, o meglio, l’attracco.
Gabriele Quattrocchi