Tutti insieme per salvare l’Università: settimana nazionale di dibattito-mobilitazione

Le organizzazioni universitarie si preparano alla Settimana nazionale di dibattito/mobilitazione negli Atenei italiani, prevista dal 18 al 23 novembre. L’annuncio in un comunicato unitario e condiviso da numerose sigle (vedi in basso). Obiettivo dell’iniziativa: “sollecitare una riflessione collettiva e costruire insieme una tempestiva ed efficace opposizione al progetto di distruzione dell'Università statale”, coinvolgendo tutte le componenti universitarie (professori, ricercatori, personale ATA, lettori/cel, precari, dottorandi e studenti).

Le Organizzazioni universitarie ricordano, nel documento, di aver più volte “denunciato come il Sistema universitario statale sia continuamente e progressivamente sottoposto a pesantissimi attacchi di diversa natura che lo stanno portando ad una vera e propria implosione”.

Tra le cause che stanno affossando l’Università italiana: “gli ingenti tagli alle risorse già scarse; l'accentramento esasperato dei poteri a livello nazionale e negli Atenei; la messa ad esaurimento di un’intera categoria; il precariato reso ancor più feroce e senza sbocchi dalla legge “Gelmini”; la valutazione – mal concepita e peggio realizzata da un’Agenzia che ha commissariato il Sistema universitario – usata come clava per colpire e demolire piuttosto che per aiutare a far funzionare meglio la ricerca e l’alta formazione nel nostro Paese; lo svuotamento del diritto allo studio che dovrebbe invece essere garantito anche a chi è privo di mezzi”.

Secondo le organizzazioni universitarie firmatarie del documento, “non è possibile rimanere passivi di fronte al disfacimento in atto: occorre proporre soluzioni concrete e attivarsi collettivamente affinché si realizzino”.

ANDU, CISL-Università, COBAS-Pubblico, FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SNALS-Docenti e tutte le altre sigle (vedi in basso) sono convinte sia arrivato il momento di fare il punto sulla situazione attuale e sulle prospettive.

“Occorre contrastare in ogni modo l’assurda deriva del “tutti contro tutti” e – concludono – bisogna, invece, riflettere collettivamente su cosa ne sarà di quegli individui che, dagli studenti al personale amministrativo, dai professori, ricercatori e lettori/cel al personale precario, costituiscono tutti assieme la vera e unica ricchezza del sistema universitario”.

Le sigle firmatarie del documento: ADI, ADU, ANDU, CIPUR, CISL-Università, CNRU, CNU, COBAS-Pubblico Impiego,CoNPAss, CSA-CISAL Università, FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SNALS-Docenti, SUN, UDU, UGL-INTESA FP, UIL RUA.