Tagli ai finanziamenti statali, primato “amaro” per l’Università di Messina

C'è un primato amaro per l’Università di Messina. Il nostro Ateneo , come riportato da Il Sole 24 ORE”, è tra quelli che hanno subìto i maggiori tagli ai finanziamenti statali .

Dal 2008 a oggi il fondo di finanziamento alle università statali è stato ridotto per poco meno di un miliardo di euro, «cioè – com scrive il noto quotidiano nazionale – si è alleggerito del 13,9 per cento in termini nominali, mentre se si calcola anche l’inflazione del periodo la sforbiciata arriva al 21,3 per cento».

Nel 2008 , gli atenei statali italiani potevano contare su un fondo ordinario pari a 7.250 milioni di euro, a fronte dei 6.313,3 milioni di adesso. Le università che hanno maggiormente risentito dei tagli (basati sui canoni di “finanziamento competitivo” e “costi standard”) sono quelle meridionali. Al sud la riduzione dei finanziamenti pesa per 18,8% contro il -13,1% delle università del Centro Italia e il -7,1% di quelle del Nord.

L’ Università di Palermo e Messina sono in cima alla classifica, con un primato che entrambe avrebbero volentieri evitato, rispettivamente il -30,1% e il -31,4% di finanziamenti ripsetto al 2008.

Se l’estremo sud piange, ride invece l’estremo nord e soprattutto l’università di Bergamo, che negli ultimi 7 anni ha visto crescere i fondi statali dell’11,4%.

La “sforbiciata” del Governo e la nuove regole per l'erogazione delle risorse , infatti, non hanno sortito gli stessi effetti in tutti gli atenei ed accanto ad università che si sono viste ridurre l’assegno di quasi un terzo ci sono atenei che hanno addirittura aumentato i fondi a propria disposizione. (DLT)