Nessuna apertura da parte di Sicilia Limoni. La Uil chiama in causa il Prefetto

Si è concluso con un nulla di fatto il confronto tra la segreteria confederale Uil, la segreteria di categoria Uilcem, la Rsu e l’amministratore unico della Sicilia Limoni, Hanne Harten. Scopo della riunione il tentativo di scongiurare il licenziamento di tutti e 26 i lavoratori dell’azienda.

“Nel corso dell’incontro – scrive il sindacato – la Sicilia Limoni ha incomprensibilmente ribadito l’intenzione di continuare la procedura di mobilità e di cessazione della propria attività produttiva. I lavoratori ed il Sindacato respingono sia i licenziamenti che la mobilità, in considerazione dell’incontro avvenuto il 21 dicembre scorso, nell’ambito del quale il legale rappresentante dell’azienda aveva garantito la presenza di commesse e quindi la prosecuzione dell’attività produttiva. Dichiarazioni alla luce delle quali rimane inspiegabile la presa posizione aziendale, specie in considerazione del fatto che in oltre trenta anni di attività la Sicilia Limoni non ha mai attraversato particolari periodi di crisi esportando in tutto il mondo il suo prodotto”.

La Uil ha proposto misure alternative ai licenziamenti e alla mobilità, ritenendo che l’azienda, così come comunicato, abbia le commesse necessarie per garantire la continuità produttiva. Stante la posizione dell’azienda, la Uil chiede l’autorevole intervento del Prefetto per evitare che altre 26 famiglie cadano nel dramma della povertà.