Cantieri di servizio, è già boom di richieste al Comune. Montano anche le prime polemiche

E’ già boom di richieste per partecipare ai programmi dei cantieri di servizio messi a punto dall’amministrazione comunale. E’ bastata la notizia dell’approvazione da parte della Giunta Accorinti delle 26 schede progettuali da inoltrare a Palermo (vedi correlato) per solleticare l’entusiasmo di tanti messinesi che cercano disperatamente un’occasione di lavoro, per non soccombere alla depressione economica che affligge l’ ltalia intera e da molto più tempo la nostra città. Negli ultimi due giorni, il Comune di Messina è stato letteralmente subissato di richieste di informazioni , per sapere a chi e come presentare le domande e candidarsi per uno degli 800 posti disponibili.

In base alla direttiva regionale firmata dall’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede, il reclutamento dei soggetti da impegnare nel cantiere spetta al Comune, che dopo aver dato massima pubblicità all’iniziativa, dovrà stilare apposita graduatoria, tenendo conto del reddito. A parità di situazione reddituale verrà favorito chi ha il maggior carico familiare e in caso di ulteriore parità avranno la precedenza i nuclei familiari con a carico figli minori o figli con handicap in situazione di gravità .

I beneficiari della misura sono i soggetti disoccupati appartenenti ad una fascia di reddito molto bassa di età compresa tra i 18 anni compiuti e 65 anni non compiuti, residenti nel comune da almeno sei mesi secondo le seguenti percentuali di ripartizione delle risorse: 50% soggetti di età compresa tra 18 e 36 anni; ) 20% ai soggetti d’età comprese tra i 37 ed i 50 anni; 20% ultracinquantenni; 5% portatori di handicap; 5% immigrati residenti da almeno 6 mesi nel territorio del Comune in possesso di carta di soggiorno.

La direttiva del cantiere evidenzia che l’utilizzo nel cantiere non può superare i tre mesi, non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro e dà diritto ad una indennità di partecipazione. Tuttavia, nonostante la precarietà dell’offerta lavorativa, per molti messinesi i cantieri di servizio rappresentano l’unica ancora di salvezza a cui aggrapparsi in questo momento di profonda crisi.

A parte l’enorme interesse dimostrato da numerosi cittadini messinesi, l’attenzione sui cantieri di servizio è alta anche per le critiche registrate in questi ultimi giorni ed indirizzate in alcuni casi all’amministrazione comunale in altri a quella regionale.

Prende di mira la giunta Accorinti il sindacalista dell’Orsa Michele Barresi , il quale non condivide il programma riguardante la vendita ed il controllo dei biglietti Atm pevisto dall’amministrazione . «Cantieri servizio per ATM ? Nessuno – si sfoga su Facebook – osi dire allora che abbiamo esuberi , che siamo uno stipendificio o che si possono utilizzare meglio o più produttivamente i lavoratori dell'atm, perché sarebbe l'ennesima contraddizione di un'amministrazione nuova che rischia di rifare vecchi errori».

Per Barresi, il programma che interesserà l’azienda trasporti non è che «un inutile spreco di risorse che potevano essere meglio destinate . Se si conoscesse meglio la pianta organica del personale – continua polemicamente – si saprebbe bene che tanti lavoratori già impiegati in azienda potrebbero svolgere e svolgono le attività di vendita e verifica . Contrattisti da regolarizzare o da incrementare nell'impiego orario.

Il sindacalista è ancora pronto a dare fiducia ad Accorinti ed alla sua squadra ma avvisa: «seguano iniziative concrete . Servono nuovi mezzi , si concentrino gli sforzi per reperire bus e tram se no , pedibus e progetti avveniristici per i pendolari o "presunti recuperi di produttivita'" dei dipendenti si scontreranno sempre con l'inesistenza del parco mezzi . Un'azienda trasporti senza mezzi di trasporto e' inutile … E non si frigge a lungo sempre con lo stesso olio» .

Se la prende, invece, con Crocetta e con la giunta regionale – ma solo in apparenza esclusivamente con loro – l’ex assessore allo sviluppo economico Gianfranco Scoglio, che sui cantieri di servizio ha un’idea precisa: «cantieri di servizio ovvero come sprecare le risorse della comunità' europea» scrive anche lui sul social network, forte dell’esperienza vissuta durante l’amministrazione Buzzanca. «Proprio per l' esperienza maturata – spiega ai suoi amici virtuali – posso confermare il mio post. La mia non era una critica all' amministrazione comunale ma a quella regionale che programma l' utilizzo delle risorse comunitarie ed obbliga i Comuni ad attuarle. Se le medesime risorse fossero state destinate a far lavorare i giovani, i disoccupati, i cassa integrati ed i soggetti svantaggiati nelle imprese affidatarie di servizi pubblici in possesso di stabile organizzazione tutto ciò poteva avere un senso».

Sebbene premetta di non voler colpire l’ amministrazione Accorinti con le sue considerazioni, una frecciatina poi la lancia , asserendo che lui non avrebbe «avanzato richiesta di utilizzo dei fondi perchè al Comune costerà di più in termini di organizzazione del supporto speciale di ragioneria, consulenza del lavoro, risorse umane del beneficio. E francamente – conclude- non credo, pur nella grave crisi e nel bisogno economico che ne valga la pena per soli tre mesi e con un compenso pari ad un sussidio».

I cantieri di servizio non sono ancora neppure partiti, ma le polemiche hanno già preso il via e nelle prossime settimane è probabile che montino ancora più forti e rumorose. (Danila La Torre)