I sindacati si spaccano sulla chiusura di Casa Serena, il Comune ormai ha deciso

Un mese di tempo. Casa Serena ha ormai i giorni contati, le anticipazioni date nei giorni scorsi dall’assessore Nino Mantineo hanno trovato l’ufficialità in un provvedimento varato dalla giunta per garantire il futuro di tutti i servizi sociali e naturalmente anche dei 50 anziani ospiti della struttura di Montepiselli e dei 101 lavoratori attraverso la rimodulazione del Piano servizi sociali. Per tutti gli altri servizi il Comune ha infatti optato per proroghe di tre mesi, tempo necessario alla pubblicazione dei nuovi bandi ed espletamento di tutte le procedure, per Casa Serena invece solo un mese che servirà per trovare l’adeguata sistemazione per gli anziani che dovranno essere trasferiti, con l’intenzione di riaprire la struttura non appena si concluderanno gli interventi di messa a norma. Per i lavoratori ci saranno invece delle clausole di salvaguardia occupazionale nei nuovi bandi, questa scelta dell’amministrazione Accorinti però non trova unanimità di consensi nei sindacati che in queste ultime settimane hanno battuto i pugni soprattutto per salvare la storica casa di riposo.

Durante l’ultimo incontro con l’amministrazione lo scorso venerdì era infatti rimasta in sospeso una proposta avanzata dalla Cisl, cioè la possibilità di mantenere aperta la struttura anche durante i lavori, ovviamente dopo il parere di un consulente tecnico, riducendo da 50 a 30 gli anziani e da 101 (oggi tutti in part-time) a 15 quello degli operatori in servizio. A quanto pare però l’amministrazione ha intenzione di percorrere la strada della chiusura totale, anche se temporanea. Una decisione che ha inevitabilmente fatto infuriare la Cisl. “Al tavolo si discute una cosa e poi se ne fa un'altra. La conferma è che l’Amministrazione ha già fatto partire la macchina organizzativa per il trasferimento degli anziani in strutture ancora sconosciute". È critica la posizione delle Federazioni del Pubblico Impiego e dei Pensionati di Cisl E Uil. "L'impegno – affermano Calogero Emanuele, Giuseppe Calapai, Bruno Zecchetto e Carmelo Catania – assunto alla presenza del sindaco e dei dirigenti, è stato quello di verificare tecnicamente ogni possibilità di mantenere gli anziani ospiti nel numero massimo possibile e consentito dagli spazi della struttura, senza inficiare l'esecuzione dei lavori. Chiaramente con la forza lavoro necessaria in rapporto agli ospiti".

Resta, per la Cisl Fp, la Uil Fpl, la Fnp Cisl e la Uilp, il problema del personale in esubero per il quale "non può bastare – avverte Emanuele – una generica dichiarazione di tutela che dovrebbe essere inserita nei nuovi bandi. Come non può bastare l'ipotesi di riqualificazione del personale a carico della Cooperativa Azione Sociale. Proprio per quest'ultimo aspetto, onde evitare eventuali incongruenze e rischi, è necessario allineare la proroga di Casa Serena a quella di tutti gli altri servizi sociali, considerato anche che per la riqualificazione del personale occorre effettuare un minimo di 300 ore, impossibile in un solo mese".

I sindacati chiedono all'Amministrazione comunale di nominare subito un consulente tecnico che valuti l'applicabilità di tutte le condizioni e richieste espresse dalla Cisl su Casa Serena. "E non bisogna – concludono i rappresentanti sindacali – attendere la scadenza della proroga di trenta giorni, che ribadiamo deve essere allineata agli altri servizi sociali. Il rispetto delle decisioni assunte al tavolo eviterà la mobilitazione dei lavoratori che già vivono un momento di grande agitazione per l'incertezza lavorativa a causa delle posizioni contrastanti emerse nel corso dell'ultimo incontro".

Opposta invece la posizione della Fp Cgil che invece sembra aver accolto positivamente il provvedimento su cui intende muoversi l’amministrazione e critica fortemente la proposta di Cisl e Uil che non garantirebbe allo stesso modo tutti gli anziani e i lavoratori. “Prendiamo atto della delibera di indirizzo esitata dalla Giunta in cui viene evidenziato che nei prossimi bandi verranno prese in considerazioni misure a tutela dei lavoratori di casa Serena. In merito poi alla proroga di un mese concessa alla struttura in cui vengono ospitati gli anziani, siamo certi che l’Amministrazione individuerà per gli utenti le strutture convenzionate più idonee alle esigenze degli anziani ”. Questo il commento della segretaria della Funzione pubblica della CGIL, Clara Crocé, in merito al provvedimento con cui viene modificato il “Piano servizi sociali”.

“E’ sicuramente necessario trovare sistemazioni più adatte per gli anziani che fino ad oggi sono stati ospitati presso la casa di riposo di Montepiselli – ha aggiunto la sindacalista – . In tal senso, considerando anche i tanti problemi strutturali che interessano l’edificio, è auspicabile che i

nuovi luoghi di assistenza scelti dall’Amministrazione possano realmente garantire condizioni di sicurezza agli anziani, le cui esigenze devono essere realmente messe al primo posto”.