I precari di tutta la Sicilia in protesta a Palermo: anche Messina farà sentire la sua voce

Giovedì si protesta. Un considerevole numero di bus, di precari e di sindaci marceranno verso Palermo per prendere parte alla mobilitazione unitaria che si terrà per chiedere al governo regionale la stabilizzazione dei precari storici che da oltre 25 anni garantiscono i servizi ai cittadini.

Altissima la richiesta di mobilitazione dei precari dichiarano i Segretari Generali delle funzioni pubbliche di CGIL CISL e Uil e del CSA –Clara Crocè , Calogero Emanuele, Giuseppe Calapai e Pietro Fotia – tenuto conto dell’impossibilità per tutti a partecipare alla manifestazione che si terrà nella città di Palermo, abbiamo invitato tutti i lavoratori precari degli enti locali della provincia di Messina a presidiare le Aule Consiliari di ciascun Comune per tenere alta l’attenzione da parte del governo regionale e nazionale sulla vertenza.

La contemporanea manifestazione in piazza a Palermo e i presidi in ogni Aula Consiliare dovranno contribuire a rilanciare la piattaforma sindacale unitaria, condivisa nel protocollo del 16 luglio 2015 con l'Anci Sicilia, per la stabilizzazione definitiva del precariato.

Per il Sindacato sono tre i punti cardine della piattaforma, che consentono l’assunzione dei precari nelle dotazioni organiche dei Comuni: superamento del regime delle proroghe avviando i processi di stabilizzazione nelle dotazioni organiche, storicizzazione delle risorse da parte della Regione in favore degli Enti, superamento dei vincoli assunzionali e finanziari da parte dello Stato.

A livello locale si punta soprattutto su immediato finanziamento delle funzioni attribuite a Liberi consorzi e Città metropolitane e conferma degli attuali livelli occupazionali nelle ex province; immediata definizione di tutte le modifiche necessarie alla storicizzazione della spesa per il personale precario ed eliminazione dei limiti assunzionali per avviare un reale e definitivo processo di stabilizzazione di tutti i precari dei comuni e delle ex province.

“Non è più in momento delle parole: ilgoverno Crocetta ha l’obbligo di destinare ogni risorsa disponibile a queste due vere e proprie emergenze ed evitare l’insorgere di una crisi sociale di cui non potrebbe non essere considerato l’unico responsabile”.

F.St.