La proroga a Messinambiente fa paura, ancora nessuna soluzione per il futuro della raccolta

Il conto alla rovescia a Palazzo Zanca è già iniziato. E non è quello che scandisce l’arrivo del nuovo anno tra brindisi e auguri, ma quello verso la soluzione della questione rifiuti. Perché il 2017 rischia di portare con se un disastro nella gestione di uno dei servizi vitali per la città. E nessuno naturalmente vuole correre il rischio di arrivare al 1 gennaio senza aver trovato il modo per dare continuità alla raccolta della spazzatura. La situazione è sempre più incandescente. E neanche ieri l’amministrazione Accorinti è riuscita a chiudere il cerchio sull’unica strada che potrebbe scongiurare il peggio: la proroga a Messinambiente. Quella attualmente in vigore scade domani. I tempi sono dunque strettissimi, ma che questa volta il rinnovo dell’ennesimo affidamento alla società di via Dogali sarebbe stato tutt’altro che scontato era evidente già da settimane. Non ne vogliono sapere i dirigenti comunali spaventati dalla bomba ad orologeria chiamata Messinambiente, tanto che il dirigente del Dipartimento Ambiente Natale Castronovo sarà in ferie fino al 9 gennaio e aveva già posto una serie di rilievi sia giuridici che tecnici. Non ne vuole sapere nulla il commissario straordinario che attende le determinazioni del sindaco di Messina e soprattutto non ne vuole sapere niente la gente che di un servizio così scadente non ne può più.

È tutto quindi nelle mani del sindaco Renato Accorinti che dovrà chiedere al “suo” uomo di fiducia, il direttore generale Antonio Le Donne, di mettere una pezza laddove oggi nessuno vuole mettere mani. Ormai però da qualche tempo tra il primo cittadino ed il segretario/direttore generale sembra non esserci più il feeling dei giorni migliori, ma l’unica soluzione potrebbe davvero essere una firma di Le Donne che consegna ancora una volta il servizio a Messinambiente, prolungando l’agonia della società ma dando quantomeno garanzia dei servizi. Su Le Donne sono adesso puntate le ultime speranze per il servizio di raccolta rifiuti nella città, in attesa che si attivi la nuova società. Non è un caso che i dossier della vicenda rifiuti siano al momento tutti nelle sue mani: costituzione ed affidamento servizio alla nuova società, gestione della vicenda Messinambiente alla luce dei rischi di fallimento cui è soggetta e ora da ultimo la questione della “proroga” del servizio alla stessa Messinambiente dalla quale tutti fuggono.

Qualcuno mormora che questo “tirare” la corda sino all’ultimo momento sia dovuto, oltre che alla cautela sulla questione, anche alla volontà del Direttore Generale di rafforzare nuovamente la propria posizione rispetto a quelli che ormai ne chiedono la rimozione da molti mesi, ribaltando a proprio favore una situazione nella quale l’amministrazione si trova con le spalle al muro. Gli equilibri interni all’amministrazione però a questo punto dovrebbero passare in secondo piano. Siamo arrivati a meno di 48 ore dalla scadenza del servizio a Messinambiente. Ormai il tempo è scaduto.

Francesca Stornante