L’Ars fa quadrato e scongiura la chiusura del Piemonte. Proroga di 1 mese per il decreto Gucciardi

Inizia un nuovo conto alla rovescia, ma il Piemonte giorno 15 non chiuderà. E questa è già una buona notizia.

Con 50 voti favorevoli, nessun contrario e 13 astenuti (I 5Stelle), l'Ars ha approvato l'emendamento che proroga fino al 15 gennaio il termine per il decreto attuativo della legge Irccs-Piemonte. Sul fronte patrimonio inoltre viene cassato il comma 4 che è quello che ha comportato l'intervento del Ministero sul fronte patrimonio. I deputati quindi, come annunciato, hanno fatto quadrato nel primo pomeriggio chiamati a raccolta dal presidente dell'Ars Ardizzone. Il nodo della proprietà era stato tema dello scontro di fine 2015 e inizio 2016. In base al testo varato oggi pomeriggio grazie anche alla presenza degli altri deputati dell'isola che hanno consentito il raggiungimento di quota 63 presenti, il patrimonio resta al Papardo, anche se, come emerso da un ordine del giorno, alcuni dettagli saranno rimandati ai decreti attuativi. Soddisfatti tutti, anche se a 5Stelle ha motivato l'astensione del gruppo (e non il voto contrario), aspettandosi nuovi intoppi o "tranelli" nei prossimi giorni. L'unità alla fine è stata trovata, anche se in questo momento il Piemonte e il Papardo non riescono a garantire a massima funzionalità. I riflettori devono restare accesi, perchè se 3 mesi sono passati e son finiti nella bagarre di fine anno, spegnere le luci adesso sarebbe un errore. L'obiettivo dei prossimi 30 giorni è riuscire ad avere il Polo d'eccellenza, il Pronto soccorso Generale.

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