Sembra quasi una presa in giro per gli automobilisti siciliani, eppure il Cas, in affidamento diretto, ha speso una somma di quasi 50 mila per le luminarie…
Il progetto è stato trasmesso lo scorso 6 dicembre e tre giorni dopo il Consiglio d’amministrazione del Cas ha invitato la Direzione Generale ad attivarsi perché “si rende necessario ed urgente arredare con addobbi alcune stazioni di uscita ed entrata di servizio delle autostrade Messina – Palermo e Messina – Catania, strategiche per la loro importanza anche turistica”, premesso che “tale servizio è stato fatto anche negli anni precedenti”.
La spesa? 49mila 600 euro, di cui 37mila 852 a base d’asta, 1.928 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso e 9.819 per somme a disposizione, di cui 8.944 di iva e 875 per imprevisti e arrotondamenti. Se n’è occupata la Planeta srl di Catania, che ha offerto un ribasso del 3 %, con affidamento diretto, così come consentito dalla normativa per importi inferiori a 40mila euro.
Una spesa – si legge nel decreto – considerata “urgente ed indifferibile, oltre che necessaria”, che sarà prelevata sul capitolo 48 dell’esercizio finanziario 2019 del Cas, con somme che saranno liquidate entro il 2020, dopo verifica delle prestazioni eseguite e ricevimento della fattura elettronica.
La domanda è: alla luce delle condizioni delle due autostrade era davvero “urgente e indifferibile” spendere somme per addobbare caselli e corsie? E a prescindere dal fatto che l’effetto non è stato poi molto visibile non si tratta davvero, per gli utenti siciliani, di una beffa oltre al danno?