Politica

6 anni fa la frana di Letojanni. Il Cas: “Fine lavori a inizio 2022, cantiere esemplare”

Era la notte tra il 4 e il 5 ottobre 2015 quando circa 50mila metri cubi di terra, roccia e arbusti divelsero il muro di contenimento della collina a sud del torrente San Filippo, nel Comune di Letojanni, per riversarsi al km 32,700 dell’autostrada Messina-Catania, sommergendola.

“Siamo al sesto, amaro, anniversario di quel terribile evento che fortunatamente non coinvolse automezzi – commenta la dirigenza di Autostrade Siciliane – ma oggi lo ricordiamo finalmente con ottimismo. Siamo infatti ormai ai capitoli finali di una brutta vicenda che proseguì nel peggiore dei modi, come molti ricorderanno, tra lunghi iter progettuali e anni di fermo. Poi, già nel 2018 con il direttore generale Minaldi e nel 2019 con il nuovo Consiglio di Amministrazione, è stata presa di petto quella situazione ed è stata riavviata una macchina che sembrava irrimediabilmente impantanata tra progetti, autorizzazioni, lungaggini burocratiche e rimpalli di responsabilità. Adesso è possibile dire che, da tre anni, com’è sotto gli occhi di chi passa quotidianamente, si sta lavorando a ritmi serrati, con interventi molto complessi e problematici, in un fazzoletto di terra dove coesistono autostrada, strada statale, ferrovia e notevole densità edilizia”.

Il punto sui lavori

“Dopo aver sbancato e smaltito i 50mila metri cubi di detriti e ultimata la delicata operazione di messa in sicurezza del costone traballante (ampliando consolidamento e stabilità anche oltre le previsioni), da settembre, come previsto, si è giunti all’ultimo step, la costruzione delle due gallerie paramassi. Un tunnel lungo 140 metri circa con una pila, a metà fra le carreggiate, che sosterrà le due gallerie. Vogliamo ringraziare la Protezione Civile Regionale, che ricordiamo cura i lavori, la direzione lavori e i rappresentanti della ditta appaltatrice Cospin di Catania che, nonostante mille difficoltà affrontate, ce la stanno mettendo tutta per terminare, come annunciato, per l’inizio del prossimo anno”.

La replica sui tempi

“Al netto dei ritardi post Covid che hanno coinvolto tutti i cantieri di Italia nell’approvvigionamento dei materiali, non esiste alcuna variante alle gallerie e nessun costo dell’opera è variato rispetto al progetto originario. Non sussiste alcuna emergenza per questo cantiere, che è invece preso a modello esemplare, in perfetta sicurezza e dove il numero dei lavoratori, in un’ottica di efficienza ed economia, viene di volta in volta incrementato e decrementato in funzione delle operazioni in atto”.