Cas, è scontro con i vertici. Sciopero ad oltranza fino al 15 settembre

Continua lo sciopero che ha bloccato i caselli autostradali negli ultimi giorni. La riunione svoltasi nella sede di Contrada Scoppo della Federazione Provinciale di Messina della Confederazione Unitaria di Base/Trasporti, ha prodotto una fumata nera, di conseguenza il blocco dei lavoratori andrà avanti fino al prossimo 15 Settembre, data in cui i componenti della Federazione si riuniranno nuovamente per decidere come affrontare la situazione.

Le nuove ore di sciopero, 6 per ogni giornata di lavoro, saranno così divise: dalle 4:00 alle 6:00, dalle 12:00 alle 14:00 e dalle 20:00 alle 22:00. La Federazione intende continuare ad informare, attraverso la nota stampa, che il blocco di questi giorni è stato principalmente studiato per rispondere con una mossa decisa al rifiuto, pronunciato dal Presidente del Cas Rosario Faraci, di incontrare i sindacati del comparto dei Trasporti; i dipendenti infatti denunciano varie irregolarità presenti nella gestione del Consorzio, primo fra tutte il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, fermo dal 2009.
Faraci, in questi giorni, ha dichiarato che sarebbe pronto a discutere, per chiarire la posizione del Cas, ma non con i Portavoce di Organizzazioni Sindacali non rappresentative dei lavoratori. La Federazione ha quindi respinto l'invito del Presidente, che, come scritto nel comunicato, "ritiene di potersi scegliere gli interlocutori".
Con toni duri, i lavoratori spiegano come lo sciopero non abbia rallentato la viabilità, presentando invece i reali problemi, "i disagi vengono determinati piuttosto dall'assenza di apposite squadre di sorveglianza, servizio esternalizzato, ma non sfruttato adeguatamente secondo le prescrizione della Commissione di Garanzia per gli scioperi, oltre al pessimo funzionamento degli automatismi rimasti in funzione per decisione aziendale che rallentano quindi le lunghe code che li si formano. Della questione l'organizzazione sindacale è stata costretta ad investire le Autorità prefettizie e la Polstrada".
Claudio Panebianco