C’era una volta il Consiglio comunale… in Aula solo argomenti da “riunione di condominio”

C’era una volta il Consiglio comunale. C’era una volta un luogo istituzionalmente “sacro” in cui i rappresentanti eletti dal popolo sedevano nell’Aula consiliare per discutere e votare provvedimenti destinati ad incidere – positivamente o negativamente, questo lo ha poi giudicato il tempo – sul destino della città e sulla vita dei cittadini.

Il racconto che ci accingiamo fare, purtroppo, non è una favola a lieto fine ma la cronaca dell’ultima seduta del Civico Consesso, non molto diversa dalle altre che l’hanno preceduta in questi primi dieci mesi di attività del nuovo Consiglio, rinnovato dopo le elezioni amministrative del giugno scorso.

Come ogni cronaca che si rispetti è importante la tempistica degli avvenimenti e quindi diciamo subito che la seduta, inizialmente convocata alle 12, è slittata di un’ora, in quanto l’aula consiliare è rimasta occupata più a lungo del previsto per il prolungarsi dei lavori della Commissione che si occupa di Risanamento. Intorno alle 13, la presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile, ha fatto suonare la campanella ed i consiglieri comunali si sono diligentemente accomodati ai loro posti. Alle 14 o giù di lì era già finito tutto, anzi per molti consiglieri comunali molto prima, visto che hanno abbandonato il campo dopo pochi minuti dall’avvio dei lavori. La seduta, quindi, è durata complessivamente poco più di un’ora. Ma sono stati sessanta minuti “intensi”.

A scaldare il dibattito c'ha ha pensato la presidente Barrile, che ha manifestato la volontà di anticipare di mezzora la convocazione della Commissione bilancio, dalle 8.30 alle 8 del mattino: per illustrare questa proposta, dal notevole e facilmente intuibile interesse pubblico, se ne sono andati 10 minuti abbondanti. A mettere altra carne al fuoco è stata la consigliera di Cambiamo Messina dal Basso, Nina Lo Presti, che ha scelto l’Aula del Consiglio comunale per rispondere alle accuse anonime indirizzate a lei e a suo marito, via sms, in occasione della sua partecipazione ad alcune trasmissioni televisive. La Lo Presti ha ritenuto che il Consiglio Comunale fosse il luogo ideale dal quale far sapere che lei «anche con le scarpe ai piedi e la giacca indosso» continuerà senza paura a portare avanti quei valori e quegli ideali per cui ha scelto di candidarsi e che non si fermerà davanti a niente.

Ma al di là dei fatti strettamente personali, in Consiglio Comunale c’è anche chi – come il consigliere del Pd Benedetto Vaccarino – dimostra di essere pervaso da un profondo spirito umanitario. Prendendo la parola ha chiesto ai colleghi cosa si deve fare per avviare una raccolta fondi, da utilizzare per far rientrare a Messina la salma di un ragazzo senza famiglia morto in Marocco.

A proposito di “morti”, un necrologio “politico” lo ha voluto dedicare il capogruppo Paolo David all’ormai fu assessore Nino Bartolotta, sottolineando le competenze ed i risultati portati a casa da quest’ultimo nei mesi in cui ha fatto parte del Governo regionale. Con coraggio e tono deciso, il consigliere David ha difeso, dal suo scranno di Palazzo Zanca, il valore al merito di Bartolotta.

Decisamente meno “altruista” la richiesta del consigliere del Pdl (Forza Italia) Pierluigi Parisi, fortemente preoccupato per la sua incolumità e per quella dei suoi colleghi. L’esponente forzista è infatti intervenuto per tornare a denunciare la totale assenza di sicurezza in cui sono costretti ad operare i consiglieri comunali, quotidianamente a rischio aggressioni a causa dell’eliminazione della barriera di vetro all’entrata di Palazzo Zanca, fatta montare dall’ex sindaco Buzzanca ed immediatamente eliminata dall’attuale primo cittadino Accorinti. Per Parisi, la libera circolazione dei cittadini all’interno del Municipio costituisce un vero pericolo per questa città . Beh, volendo, il Consiglio comunale potrebbe occuparsi, magari con un Ordine del giorno firmato proprio da Parisi, anche della libera circolazione negli Stati Europei.

Ha, invece, volato alto, sino a toccare le “stelle”, il consigliere comunale di centro-destra, non collocabile né nel Nuovo Centro Destra né in Forza Italia, Piero Adamo, a cui è toccato il compito di presentare, per la seconda volta, l’ordine del Giorno sulla realizzazione della “Passeggiata delle stelle” (“Walk of stars”) . Il progetto, ideato dall’attrice Mariagrazia Cucinotta e dal giornalista Massimiliano Cavaleri, dovrebbe realizzarsi alla Passeggiata a Mare e punta a portare a Messina tanti artisti illustri, per rilanciare l’immagine della nostra città, a livello sia nazionale che internazionale. Nel suo intervento Adamo si è detto deluso per l’assenza del sindaco Accorinti, invitato a partecipare al fine di condividere con l’Aula la proposta accolta con favore dall’intera commissione consiliare che si occupa di cultura.

Dalle stelle si è poi passati a cose più terrene: le tasse. Con un ordine del giorno del consigliere dei democratici riformisti, Nino Carreri, che giaceva agli atti da tre mesi, si chiede all’amministrazione comunale il potenziamento degli uffici dei tributi . Esattamente come l’Odg di Adamo, anche il documento presentato da Carreri è stato votato all’unanimità.

Con il via libera ai due Ordini del giorno, si è chiusa la “lunga” e “proficua” seduta di Consiglio comunale. A tratti è sembrato di assistere ad una riunione di condominio in cui ognuno guarda il proprio orticello e perde di vista l’intesse generale.

Danila La Torre