Canoni incassati dall’Iacp invece che dal Comune. L’allarme di Gioveni

La Legge finanziaria 214/2011 (che convertì il famoso Decreto “salva Italia”) dispose il trasferimento, con decorrenza 1 gennaio 2012, degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica realizzati ai sensi della Legge 640/54 ai Comuni in cui essi territorialmente ricadono, e a seguito di ciò l’Agenzia del Demanio aveva provveduto a sottoscrivere un verbale di trasferimento in data 28 novembre 2013 per il passaggio di complessivi 836 alloggi al Comune di Messina siti in diverse zone cittadine.

Da allora, però, palazzo Zanca non ha ancora preso in carico questo corposo patrimonio immobiliare. “E’ necessario e urgente – afferma il consigliere comunale Libero Gioveni -, sia per una più corretta e oculata gestione degli alloggi (dal momento che fino al mese scorso i relativi assegnatari hanno versato erroneamente il canone di locazione ancora all’Iacp che intanto, però, si era già scrollato dagli oneri della manutenzione), sia per tentare di rimpinguare le asfittiche casse comunali in un periodo in cui, dopo le note e complesse vicende legate al paventato dissesto finanziario, anche la recente relazione della Corte dei Conti sembra aver dato il classico colpo di grazia”.

Il passaggio di proprietà è già stato formalizzato ma non è stato dato seguito ai necessari adempimenti amministrativi per la presa in carico (trasmissione delle planimetrie degli immobili, contratti di locazione, generalità degli assegnatari, documentazione che attesti eventuale presenza di contenziosi, dati tecnici degli alloggi ecc.).

Gioveni chiede quindi al commissario e al coordinatore amministrativo dell’Iacp “di provvedere, con carattere d’urgenza, al trasferimento ai competenti Dipartimenti comunali di tutti gli atti e i documenti necessari per l’acquisizione della proprietà degli 836 alloggi” e subito dopo, all’amministrazione comunale, di procedere:
“• al censimento completo e all’effettiva consistenza delle unità abitative acquisite;
• a richiedere e ad acquisire dall’Iacp le somme dei canoni di locazione dei suddetti alloggi che l’Istituto autonomo dal 1 gennaio 2012 ha incassato indebitamente;
• a verificare le eventuali morosità pregresse e a richiederne agli interessati l’opportuna regolarizzazione;
• a monitorare lo stato degli alloggi al fine di pianificare, ove occorra, un piano di manutenzione, specie in quelli i cui inquilini non manifestano da subito la volontà di riscatto;
• alla stesura di un piano di vendita degli alloggi che consenta agli aventi diritto di acquisire la definitiva proprietà e di riflesso al Comune di incamerare in cassa delle nuove preziose risorse che in questo delicato momento rappresenterebbero un autentico toccasana”.