I Giovani Medici accusano il CINECA. Ancora incerta la decisione del MIUR

«Ennesimo errore del CINECA!» Non usa giri di parole Antonio Duca, presidente provinciale del Segretariato italiano Giovani Medici (SIGM), ed esprime solidarietà ai colleghi aspiranti medici di Messina. Giovedì 4, mentre in tutta Italia si sono svolti gli esami per ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione di medico, a Messina un’amara sorpresa attendeva i candidati. Al momento della consegna alla Commissione, il numero di plichi inviati dal CINECA era inferiore a quello dei candidati. Nel pomeriggio di giovedì, il rettore Navarra è intervenuto in merito alla vicenda. E, se per un verso, ha ritenuto doveroso scusarsi con i futuri medici dell’accaduto, per l’altro, non ha mancato di sottolineare che l’incidente è da attribuire esclusivamente a un errore del CINECA, il consorzio che si occupa della predisposizione delle prove a livello nazionale e che già nel 2014 è stato al centro di non poche polemiche legate al pasticcio dei test d’ingresso alle scuole di specializzazione di medicina.
Dopo aver ricevuto le scuse e il sostegno del rettore Navarra, i candidati hanno incassato la sponda del SIGM. Anche i Giovani Medici puntano il dito contro il CINECA e , contestualmente, lamentano il silenzio dell’Ordine dei Medici di Messina che non ha ancora preso una posizione «a difesa dei giovani colleghi».
Un disguido burocratico che, oltre a provocare un certo scalpore, rabbia per qualcuno, potrebbe prefigurare dei risvolti piuttosto seri per i candidati. Secondo Antonio Duca, «il Ministero ha confermato che non ci saranno ripercussioni sui colleghi, eliminando così il fugace dubbio di non poter partecipare al prossimo concorso nazionale per la specializzazione». «Abbiamo chiesto – continua Duca – che lo svolgimento della prova venga effettuato nel più breve tempo possibile onde evitare l’esclusione dalla graduatoria provinciale per l’incarico trimestrale di sostituto di continuità assistenziale (ex guardia medica) di prossima pubblicazione.» Da Roma, quindi, potrebbero decidere di preparare un test ad hoc e di fissare una nuova data per i malcapitati di Messina. Questa scelta, però, potrebbe provocare qualche grattacapo giuridico, dato che secondo l’articolo 4 del Regolamento del 2001 che disciplina la materia, “ciascuna prova scritta si svolge contemporaneamente nelle diverse sedi individuate[…], con contenuto identico in tutto il territorio nazionale.”
Una batosta per i dottori in medicina e chirurgia, alcuni rientrati persino dall’estero per sostenere gli esami. Al padiglione F del policlinico universitario hanno aspettato per più di sei ore, in attesa di notizie certe dal Ministero.
Gabriele Quattrocchi