Accorinti in maglietta all’Ars ha lasciato il segno. I sindaci senza giacca e cravatta restano fuori

Il pomo della discordia, il 4 dicembre era stata l’audizione del sindaco Accorinti all’Ars in materia di Città Metropolitana. Il primo cittadino si è presentato in maglietta “Free Tibet”, abbigliamento vietato dal protocollo di Palazzo dei Normanni, tanto che pochi giorni dopo (vedi articoli correlati) l’Ufficio dei questori dell’Ars ha emanato una circolare nella quale non solo venivano ribaditi i divieti ed i canoni d’abbigliamento, ma si “tiravano le orecchie” agli assistenti parlamentari che probabilmente erano stati di manica….larga e si ricordava a quanti frequentano a vario titolo il Palazzo di avvisare chiunque dovesse mettervi piede a rispettare le norme, peraltro anche affisse all’ingresso.

Detto fatto, ieri a Palazzo dei Normanni la conferenza stampa del Comitato per l’acqua pubblica è diventata un banco di prova per testare il rispetto del regolamento. A quanto pare in tanti, tra sindaci ed amministratori non hanno indossato giacca e cravatta d’ordinanza, e anche se non hanno sfidato il freddo come Accorinti che preferisce le maniche corte ad oltranza, sono comunque stati bloccati all’ingresso dagli assistenti e la conferenza stampa è saltata. Il regolamento, lo ricordiamo, riguarda tutti, deputati, personale ed ospiti dell’Ars, in qualsiasi giorno dell’anno, in qualsiasi orario e, soprattutto qualsiasi ruolo ricoprano. Per la verità il regolamento pecca al femminile perché nulla dice sull’abbigliamento del gentil sesso. Niente conferenza stampa ma i più solerti pur di partecipare al convegno hanno comunque acquistato la cravatta, come ha fatto il sindaco di Palagonia Salvatore Valerio Marletta. I componenti del Comitato senza giacca e cravatta hanno fatto una conferenza stampa fuori dal Palazzo, sottolineando il disagio: "Prima hanno estromesso il disegno di legge d'iniziativa popolare sulla ripubblicizzazione dell'acqua dal dibattito parlamentare- ha dichiarato Antonella Leto- adesso hanno impedito a decine di sindaci di entrare a Palazzo. Perché? Per una cravatta".

In realtà il regolamento dell’Ars è uguale a quello della Camera e del Senato, ed il personale è tenuto a farlo rispettare. A Montecitorio vieni fermato se non hai la giacca, mentre la cravatta non è obbligatoria, a Palazzo Madama invece sono obbligatorie entrambe, così come all’Ars (del resto anche i deputati siciliani sono equiparati ai senatori,sotto diversi aspetti, come ad esempio le indennità).

Quando Accorinti si presentò la prima volta in Commissione qualcuno, per la verità, tentò di fermarlo, e lui rispose la verità: “Non la metto mai, se proprio dovessi indossare la cravatta la metterei sopra la maglietta”.

Subito dopo la sua audizione è stato rispolverato e rinverdito il regolamento per invitare tutti a rispettarlo. A questo punto, se il sindaco dovesse tornare all’Ars gli suggeriamo di farsi fare anche la cravatta “Free Tibet”, in quel caso lo farebbero entrare nonostante l’aspetto singolare, perché, quel che conta, a quanto pare, non è la sostanza ma la forma…

Rosaria Brancato