La UilFpl querela Vullo: “Ha offeso il personale del Piemonte. Se sapeva doveva denunciare”

La vicenda degli aborti clandestini, e che ha visti coinvolti i due medici Giovanni Cocivera e Giuseppe Luppino, ha riaperto lo scontro tra la Uil Fpl e il direttore generale del Papardo Michele Vullo che subito dopo i provvedimenti della magistratura ha rilasciato dichiarazioni di fuoco (leggi qui).

“Le sue inopportune affermazioni offendono il personale dell’ospedale Piemonte e generano allarme sociale- scrivono Pippo Calapai e Salvatore Macrì, UilFpl, nel preannunciare querela al manager- A proposito dei medici fermati ieri perché non ha denunciato visto che sapeva? Le sue dichiarazioni sono lesive dell’immagine del personale e per questo lo quereliamo oggi stesso nell’interesse dei lavoratori. Cosa che dovrebbero fare anche la politica e i burocrati della Regione tirati pesantemente in ballo dalle dichiarazioni di Vullo”.

I due sindacalisti spiegano di non essere giustizialisti e di voler attendere l’esito delle indagini ma si soffermano sulle dichiarazioni di Vullo che si è detto a conoscenza di quanto accadeva ma di non aver avuto prove a sufficienza per sporgere denuncia.

“Non comprendiamo per quale motivo il dott. Vullo abbia detto di sapere di fatti che hanno coinvolto oggi i medici ma di non avere avuto le prove per denunziare. Ricordiamo a noi stessi come un normale cittadino che abbia notizia di un’ipotesi di reato, ha il dovere di denunziare; figurarsi il responsabile di una struttura sanitaria pubblica. Pertanto, riteniamo che l’Autorità competente si debba occupare del motivo per il quale Vullo abbia omesso di denunziare ciò che ha detto di sapere. Siamo, inoltre, stupefatti delle nuove improvvide affermazioni del dott. Vullo, il quale ha colto l’occasione per lasciare intendere che il Piemonte sia una sorta di ‘fabbrica della morte’ o un ‘ospedale degli orrori’, dove la gente muore per colpa grave. Se Vullo è a conoscenza di qualcosa si rechi in Procura senza perdere tempo, evitando di fare affermazioni qualunquiste che offendono la dignità di personale onesto e dedito al proprio lavoro e generano allarma sociale. Da ultimo, ribadiamo l’importanza del mantenimento del Pronto soccorso del Piemonte per l’importante funzione sociale che svolge e auspichiamo che domani si concluda l’iter di accorpamento all’IRCCS-Neurolesi per scrivere la parola fine ad una battaglia che ha visto protagonista il nostro sindacato, il Comitato ‘Salvare l’Ospedale Piemonte’ e quei politici che hanno lavorato senza fare doppiogiochismo per il mantenimento dell’Ospedale di viale Europa”.