Lo strano caso dei mezzi della Protezione civile nel Viale S. Martino

Lo strano caso dell’ex Provveditorato, divenuto, a sua insaputa, “parcheggio” per i mezzi della Protezione civile, finisce al centro di una nota di protesta inviata dal Consigliere della Terza Circoscrizione Santi Interdonato al sindaco, agli assessori Cacciola e Signorino, al Comandante dei vigili urbani ed al Presidente del quartiere.

Da anni l’edificio di Viale S. Martino, che per tanto tempo era stata la sede del Provveditorato agli Studi, è divenuto la sede del Dipartimento Regionale della Protezione Civile.

La struttura usufruisce di un ampio spazio ricadente tra l’edificio, l’adiacente “Campo Santamaria – Ex Gil” e l’Istituto Don Orione che viene usato come deposito per parcheggiare veicoli e mezzi, delimitato da un cancello.

“Quell’area però- ricorda Santi Interdonato- era stata riqualificata ed arredata con panchine, lampioni e pavimentazione in occasione della realizzazione della linea tramviaria per farne un luogo di ritrovo pubblico. Nel corso degli anni invece i cittadini si sono accorti di quanto infelice si sia rivelata la scelta di allocare il deposito dei veicoli”.

Il Consigliere spiega infatti come lo spazio un tempo destinato alla libera fruizione dei cittadini è stato nei fatti “sottratto”, nonostante siano stati spesi soldi pubblici per valorizzare l’area, ed inoltre sono aumentati i disagi per quanti decidono di fermarsi sulle panchine realizzate davanti alla statua di Don Orione.

“ I veicoli della Protezione Civile in entrata ed uscita dal deposito sono costretti ad attraversare sia la linea tramviaria in corrispondenza del passaggio pedonale- spiega infatti Interdonato- sia un considerevole tratto di marciapiede, passando in prossimità della statua,compiendo una manovra del tutto irregolare. Molto spesso inoltre i veicoli del Dipartimento Protezione Civile vengono parcheggiati non già nell’area adibita a deposito, ma sul marciapiede del Viale S. Martino, proprio davanti al portone di ingresso della sede. Praticamente tutti i giorni è facile scorgere una intera fila di suv ed utilitarie contraddistinti da colori e logo della Protezione Civile Regionale in sosta sul marciapiede nel tratto di Viale S. Martino compreso tra la piscina comunale “Graziella Campagna” ed il cancello di accesso al deposito (vedi gallery). Addirittura, in alcune occasioni i mezzi della Protezione Civile Regionale che trovavano ostruito il passaggio pedonale in corrispondenza del cancello del deposito, sono stati visti salire sulla banchina e raggiungere il sito della loro sosta riservata” transitando davanti all’ingresso della piscina ed attraversando l’intero marciapiede in lunghezza…..”.

I residenti, ma anche chi usufruisce della piscina, hanno più volte segnalato una situazione insostenibile, nonché pericolosa, perché un suv che transita tranquillamente sul marciapiede e davanti ad una piscina frequentata da centinaia di bambini, non è sicuramente un buon esempio o un fatto che passi inosservato….

Il Consigliere del Pd si chiede come mai non esista alcuna segnaletica che autorizzi questo tipo di manovre, fatto questo che dimostra come “i mezzi del Dipartimento della Protezione Civile Regionale commettano delle notevoli infrazioni al Codice della Strada che non sono mai sanzionate. Tutto questo si verifica da tempo ed ha assunto i connotati di un abuso “istituzionalizzato”, sul quale si è chiuso un occhio, se non entrambi”.

Il Consigliere della Terza Circoscrizione, rileva poi come questi cattivi comportamenti risultino particolarmente lesivi, poiché, in seguito anche all’apertura del parcheggio “Zaera Sud, a Villa Dante fioccano le contravvenzioni nei confronti dei veicoli parcheggiati in divieto di sosta lungo i margini della carreggiata, mentre contemporaneamente non vengono sanzionate quelle dei mezzi del Dipartimento.

Lo stesso trattamento, secondo Interdonato, andrebbe riservato anche ai veicoli della Protezione Civile Regionale che continuano a sostare sulla banchina come se non si trattasse di una evidente infrazione del Codice della Strada (Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285, art. 158).

“Si tratta di una vera e propria disparità di trattamento iniqua e non più tollerabile. Un pasticcio, scaturente da una scelta inopportuna presa a suo tempo in maniera affrettata da parte del Comune senza confrontarsi con il territorio. Quello spazio di Viale S. Martino è stato sottratto alla pubblica fruizione, così come il deposito al chiuso che poteva essere riqualificato ed impiegato in maniera ben diversa”.

Interdonato inoltre propone un’ipotesi alternativa per posteggiare i mezzi: utilizzare una porzione di stalli del parcheggio “Zaera Sud”, anche in considerazione del fatto che lo spazio non sembra mancare, visto che pochissimi mezzi vengono parcheggiati presso la struttura.

Rosaria Brancato