In arrivo 5mila crocieristi. L’appello (tardivo e generico) dell’Autorità portuale

Circa 5.000 crocieristi pronti a sbarcare in riva allo Stretto. Per la giornata del 1° Ottobre è infatti previsto, nel porto di Messina, l’approdo di 3 navi da crociera di tre diverse compagnie internazionali.

A partire dalle 7 di mattina e fino alle 19 “invaderanno” la città i crocieristi più i membri degli equipaggi dalle navi Horizon (207 metri) della compagnia Pulmantur, Grand Celebration (224 metri) della Costa Crociere e Serenade of the Seas (294 metri) della Royal Caribbean.

«Questo intenso afflusso di turisti – si legge in un comunicato dell’Autorità portuale – conferma l’interesse degli armatori internazionali nei confronti del porto peloritano che continua a confermarsi nella classifica dei primi 10 porti crocieristici italiani anche per il 2014, nonostante l’abbandono del Mediterraneo da parte di importanti compagnie americane».

«Dalle analisi presentate in occasione della recente fiera del crocierismo mediterraneo svoltasi a Barcellona nelle scorse settimane, infatti, – continua il documento – l’anno che sta per concludersi farà registrare a tutti i grandi porti italiani (Civitavecchia, Venezia, Napoli, Livorno, Genova, ecc.) un sensibile decremento, giustificando così anche il previsto calo del porto cittadino».

Per non farsi trovare impreparata ad accogliere il consistente numero di crocieristi, l’Autorità Portuale di Messina fa sapere di aver «già approntato, in stretta collaborazione con la Capitaneria di porto e con il gestore del terminal crocieristico, tutti i servizi a terra per consentire che le operazioni portuali si svolgano nel modo più ordinato, sicuro e confortevole possibile».

L’Autorità portuale, nell’annunciare l’imponente sbarco , sottolinea gli sforzi compiuti e bacchetta in maniera generica, troppo generica, la città, non sempre in grado di offrire un’accoglienza degna di una città che si vanta di avere una vocazione turistica.

« L’efficienza tecnico-operativa– recita ancora il comunicato – si affianca agli sforzi costanti di marketing della destinazione turistica che l’Authority continua a assicurare, nonostante la città non sembri sempre adeguatamente partecipe con il necessario impegno a garantire un’eccellente accoglienza. Onde non vanificare gli sforzi promozionali di cui si è fatta carico fino ad oggi l’AP di Messina, è lo stesso Ente che invita tutti gli operatori cittadini a offrire un’immagine che renda giustizia alla città del suo immenso patrimonio naturale e storico-architettonico, allo scopo di invogliare i turisti/crocieristi e gli armatori a ritornare a Messina».

L’Autorità portuale parla di operatori cittadini e di immagine, ma non si capisce a chi sia rivolto il suo appello. Alle istituzioni o ai cittadini? Ai commercianti, agli imprenditori o agli amministratori di questa città?

L’invito rivolto dall’Autorità portuale appare più che condivisibile nel fine che intende perseguire ma poco circostanziato e sicuramente tardivo, visto che i 5mila turisti sbarcheranno a Messina tra poche ore. In questo breve lasso di tempo, infatti, anche con tutta la buona volontà possibile, difficilmente gli scavi del Duomo – perennemente utilizzati come discariche ed abbandonati al loro destino – potrebbero riacquistare il decoro che meritano; o la Galleria Vittorio Emanuele tornare ad essere un gioiello in stile liberty nel centro città e non un luogo che sembra sempre più senza storia né identità. Impossibile anche che i sacchetti dell’immondizia lasciati ai bordi dei cassonetti si trasformino in piante ornamentali e le auto in doppia e tripla fila in trenini turistici pronti a far fare ai crocieristi il classico giro della città. Questa purtroppo è l’immagine di Messina, una cartolina brutta che già molti crocieristi sbarcati a Messina non solo hanno conosciuto ma si sono purtroppo portati dietro nei loro paesi di origine. E siamo sicuri che quei crocieristi, contrariamente a quanto avviene per altre città, non si trasformeranno mai in turisti che scientemente decideranno di trascorrere qui le loro vacanze. Messina per loro e per quelli che verranno resterà solo un porto, un approdo, una tappa obbligata o magari di “passaggio” per raggiungere località più allettanti, Taormina in primis.

Danila La Torre