Casa Mosè e minori migranti, il Sindaco: “Fare chiarezza per evitare equivoci”

La chiusura di Casa Mosè per mancanza di fondi, la protesta di messinesi e africani uniti per difendere quel simbolo di accoglienza e vera integrazione, le polemiche. Anche in questi ultimi giorni i riflettori sono rimasti sempre accesi sul problema migranti e soprattutto sui minori, bambini e adolescenti che hanno bisogno di cure e sostegno. Tanto che il Sindaco Renato Accorinti e il dirigente del Dipartimento Servizi Sociali Giovanni Bruno hanno deciso di parlare, di convocare una conferenza stampa per illustrare la posizione dell'Amministrazione comunale in merito al trasferimento dei minori non accompagnati da Casa Mosè ad altre strutture. Hanno voluto fare chiarezza.

“Siamo felici per il grande senso di accoglienza dimostrato dai cittadini messinesi – hanno evidenziato Accorinti e Bruno – nei confronti dei minori stranieri non accompagnati, però su certe situazioni è corretto e doveroso fare chiarezza per non creare equivoci. Il trasferimento dei minori previsto lo scorso martedì 18 non è stato effettuato per l'immotivata e incomprensibile resistenza degli stessi. L'intera operazione di trasferimento ha origine dalle ripetute lettere di chiusura dei locali inviate dall'associazione AI.B.I. nelle quali veniva chiesto il trasferimento dei minori, dato che a seguito di tale chiusura, la struttura si sarebbe trovata ''del tutto priva di personale a causa della scadenza del preavviso di licenziamento per chiusura…''. Questa comunicazione adombrava conseguentemente che ''In assenza di tale trasferimento richiesto oltre un mese fa dobbiamo segnalare i potenziali gravi problemi di ordine pubblico che si genererebbero in una struttura che ospiterebbe 18 giovani privi di qualsiasi controllo, nonché i possibili danni alla struttura medesima e ad altri immobili o arredi posti del vicinato'' e richiedeva ''un presidio continuativo da parte delle forze di pubblica sicurezza all'interno della struttura".

Tale situazione è documentata dalle note Ai.Bi. ed ha spinto il dipartimento Servizi sociali a reperire con la massima urgenza strutture alternative che si sono rese disponibili ad accogliere i minori, concordando il trasferimento per martedì 18. Sindaco e Dirigente hanno poi voluto ricordare l'inopinata campagna mediatica negativa che ha preceduto l'operazione, prefigurando falsamente una situazione vessatoria nei confronti dei minori, della struttura e dell'ambiente nella quale si sarebbero integrati i minori stessi. “Giova a proposito ricordare che, in assenza di strutture accreditate per minori ed in assenza di destinazione individuata dal competente Servizio Centrale SPRAR del Ministero degli Interni al quale tutti i ''msna'' sono segnalati, la struttura di prima accoglienza rappresenta un luogo di momentaneo soggiorno. Conseguentemente il servizio sociale del Comune, presentatosi con il compito di curare il trasferimento programmato, non ha potuto svolgere il suo ruolo e, al fine di evitare ulteriori esasperazioni che avrebbero potuto assumere dimensioni non prevedibili, ha deciso di differire a nuova data le operazioni”.

A margine della conferenza stampa, il sindaco, Renato Accorinti, e il comandante del Corpo della Polizia municipale, Calogero Ferlisi, in merito ai momenti di tensione registrati ieri mattina in via Dei Mille, hanno precisato che: “l'Amministrazione comunale stigmatizza il comportamento di alcuni cittadini nei confronti di due ausiliari del traffico, perché simili episodi sono in controtendenza all'attività di civile convivenza e di educazione stradale portata avanti dal Comune. Tra l'altro sentenze della Suprema Corte di Cassazione certificano la legittimità a procedere alla registrazione delle multe in assenza della segnaletica orizzontale, purché ci sia quella verticale”.