Continuano i trasferimenti nella tendopoli, previsti nuovi arrivi e nuove partenze

Punto e a capo. Si svuotano nuovamente le tende del Palanebiolo. Questo consentirà il trasferimento di altri migranti nella città di Messina.

Sono, infatti, una quarantina i ragazzi, per la maggior parte sub sahariani, che sono rimasti nel campo da baseball adibito a tendopoli. Gli altri sono già stati trasferiti in altri centri, soprattutto nel Nord Italia. I più fortunati di loro inizieranno il percorso della seconda accoglienza in centri sprar- il sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati dell'Anci. Per gli ultimi quaranta il trasferimento ormai è imminente: è previsto, infatti, nelle prossime ore. E intanto a Messina si attendono nuovi arrivi. Gli ultimi due barconi intercettati nel canale di Sicilia dai mezzi della marina militare impegnati nell'operazione Mare Nostrum, hanno dato vita ad un nuovo sbarco sulle coste dell'isola, con trecento migranti, tra i quali anche un numero altissimo di minori: si parla, infatti, di oltre cento bambini.

La tendopoli di Messina è dunque nuovamente pronta ad accogliere nuovi rifugiati, con molta probabilità adulti, da momento che per le categorie protette come donne in stato interessante, bambini e minori non accompagnati, è previsto un iter apposito. Non si escludono, però, nuclei familiari, come è già accaduto in passato. Oltre ai trasferimenti al PalaNebiolo, che da ottobre – sia per quanto riguarda il palazzetto che le tende – continua a svolgere il suo ruolo di centro di smistamento sullo stile degli ex centri Puglia, non si escludono nuovi sbarchi direttamente a Messina.

Fino a qualche settimana fa la tendopoli era al completo, con 250 ospiti. Proprio per questo, i profughi arrivati dai due sbarchi direttamente sul molo di Messina del 9 Aprile e del 1 Maggio sono stati dirottati nel palazzetto sportivo del Palaneebiolo, riaperto appositamente su ordine Prefettizio. Per il terzo sbarco, questo non è stato possibile, avendo l'azienda sanitaria provinciale, per mezzo di una relazione, bocciato nuovamente le condizioni igienico-sanitarie del luogo, costringendo il Prefetto Stefano Trotta a dichiararne la chiusura. La seconda, dopo quella avvenuta a Novembre del 2013. Da qui, l'emergenza del terzo sbarco avvenuto qualche giorno dopo, in cui i migranti sono stati sistemati in un padiglione della Fiera, avendo la Prefettura delegato al Comune l'onere di provvedere ad un sito temporaneo per l'accoglienza, ed avendo avuto, a sua volta, il Comune solo due ore di preavviso per reperirlo – come più volte sottolineato dall'assessore alla protezione Civile Filippo Cucinotta e dall'esperta ai servizi sociali Clelia Marano.

In seguito alle difficoltà affrontate durante le operazioni del terzo sbarco, il Sindaco Renato Accorinti ha svolto due incontri a Roma sul tema scottante della prima accoglienza. Il primo con l'Anci – l'associazione dei comuni italiani – e il secondo direttamente con il ministro degli interni Angelino Alfano. In quell'occasione si è parlato di gestione dell'accoglienza e delle rispettive competenze tra stato e comuni. È stato sottolineato, inoltre, come il peso dell'emergenza non può essere addossato solo alle città siciliane.

Intanto, il tema dell'immigrazione è entrato nel lessico della campagna elettorale per le prossime elezioni europee, con varie sfumature che vanno dall'aperta xenofobia all'invocazione dell'apertura di corridoi umanitari nel Mediterraneo.

Eleonora Corace