Esodo dal PalaNebiolo: nel palazzetto restano 23 persone, 4 minori affidati all’Ai.bi.

Piove e il campo profughi dell’Annunziata si trasforma nel solito pantano che siamo stati abituati a vedere nel corso della stagione invernale. Nonostante la violenza dei rovesci, la brevità delle piogge ha scongiurato per questa volta il totale allagamento del campo, come avvenuto più volte in precedenza. Le tende, nel frattempo, continuano ad essere sfruttate fino alla massima capienza che offrono, ospitando 250 persone. Ne sono rimaste solo 23, invece, all’interno del Palazzetto sportivo. Alcuni rifugiati, appartenenti alle cosiddette categorie protette, sono stati trasferiti, la maggior parte si è allontanata, per proseguire il viaggio verso nord. Nelle operazioni di identificazione portate avanti dalla Questura di Messina sono stati individuati quattro minori. La presenza di minori non accompagnati è stata immediatamente segnalata al dipartimento dei Servizi Sociali del Comune di Messina. Gli adolescenti hanno trovato ospitalità in una delle strutture dell’Associazione Ai.Bi.

“Stiamo cercando di rispondere al meglio alla situazione che si è creata dopo il primo maggio e che ha visto il Comune dover rispondere alle esigenze di tantissimi minori – spiega l’esperta ai servizi sociali del Comune, Clelia Marano – Ci stiamo organizzando per cercare, in futuro, di ospitare il più dignitoso numero di categorie protette. Nel frattempo, grazie al prezioso aiuto di molti cittadini e dei volontari, quasi 100 persone sono state dotate di vestiti,scarpe,calze,latte,biscotti,cornetti,panini di cena, pannolini e tanti altre cose necessarie”.

Nel frattempo, Sinistra Ecologia e Libertà, ribadisce la necessità di chiudere il PalaNebiiolo. Dopo ben due ispezioni alla struttura, con il deputato Erasmo Palazzotto, è la coordinatrice provinciale Daria Lucchesi a lanciare l’ennesima denuncia: “Come abbiamo ripetuto più volte, dopo aver visitato il Centro, questa struttura è inadeguata: le condizioni igienico-sanitarie sono drammaticamente precarie e la struttura fatiscente. Non nascondiamoci dietro l'allarme "emergenza" perché saranno ancora tanti gli sbarchi che ci aspettano. Il Pala Nebiolo deve essere chiuso subito. Le istituzioni trovino un luogo più idoneo. Dobbiamo dire basta a un'accoglienza non da Paese civile. Particolare attenzione va riservata anche alla forte presenza di minori non accompagnati, che vanno assistiti e tutelati”.

Interviene sul tema dell’accoglienza ai migranti anche il Consigliere comunale dei Democratici Riformisti, Carlo Abate, che invita a pensare il fenomeno delle migrazioni nell’ottica della globalizzazione. “Dobbiamo lavorare per restituire l’Africa agli africani, perché è un continente grandioso, ricco con un grande potenziale di prosperità e lavoro, in grado di accogliere altri e non di far scappare i propri figli. Così, accanto alle richieste che si sollevano da più parti d’Italia da nord a sud di richiesta di maggiori finanziamenti per affrontare l’emergenza, chiedo al Sindaco Renato Accorinti, forte della propria storia personale, questa volta si, di farsi promotore di un’azione che coinvolga gli altri Sindaci della Sicilia, l’Anci, la Regione Sicilia per chiedere al Governo Nazionale una efficace azione di stimolo nei confronti dell’Unione Europea per riportare le nostre rivendicazioni d’interesse economico-commerciale sull’Africa all’interno del rispetto dei diritti umani e della salvaguardia della qualità della vita delle popolazioni locali”.