No alla tendopoli, sì ai progetti sprar. Parte la petizione del V quartiere

Ieri il primo banchetto informativo sul Viale Annunziata. A fermare a fini informativi i passanti ed a raccogliere firme per la petizione non sono, però, semplici attivisti, bensì i consiglieri del V Quartiere, capitanati dal Presidente Santino Morabito. La V Circoscrizione ha deciso, infatti, di indire una petizione per la chiusura della tendopoli allestita al PalaNebiolo, e dopo averne approvato il testo nelle settimane successive, ha fatto seguire alle parole, i fatti.

L’obiettivo pratico è di raggiungere 10mila firme per dire basta ad una forma d’accoglienza degradante come quella che 250 persone sono costrette a subire nel campo profughi di Conca D’Oro; quello politico è di coinvolgere direttamente il territorio sensibilizzando i cittadini sulle tematiche dell’accoglienza e dell’immigrazione.

“Il Consiglio della V Circoscrizione – recita l’appello – lancia una Petizione Popolare per chiedere la chiusura immediata della tendopoli e la restituzione del campo ai suoi soliti usi, dal momento che stigmatizziamo questa tipologia di accoglienza improntata a logiche securitarie, nell'ottica dell'emergenza. Si ritengono dei non luoghi dal punto di vista giuridico, in quanto pur essendo stati dichiarati ripetutamente inidonei dall'Asp all'accoglienza prolungata dei migranti, e temporaneamente chiusi, a seguito degli sbarchi del 2 e del 30 aprile presso il molo Colapesce del porto della nostra città, che ha visto l'arrivo di 350 migranti la prima volta e 266 l'ultima, di cui molte donne e bambini, con un ulteriore peggioramento della situazione del suddetto centro. A tal proposito ci sembra doveroso informare i cittadini e gli organi di stampa, che grazie al'ispezione dell'Asp sollecitata dal Sindaco il palazzetto è stato ufficialmente dichiarato inidoneo e chiuso giorno 8 maggio dal Prefetto nonostante fosse informato dell'arrivo di 292 migranti nel medesimo giorno. Ciò ha causato la necessità di utilizzare temporaneamente la Fiera per accogliere 147 migranti, gli altri sono stati trasferiti in giornata presso altri centri sparsi in tutta Italia. Rinnoviamo il nostro invito a chiudere tempestivamente questa struttura ed allo stesso tempo siamo contrari all'ipotesi di trasferire i migranti nell'ex Caserma di Bisconte e nella Fiera”.

E' possibile firmare e per chi volesse contribuire alla campagna di raccolta firme (associazioni o liberi cittadini) ritirare i moduli per la petizione presso la sede della V Circoscrizione sita in via Appennini n° 1.

La modalità d’accoglienza approvata dal V Quartiere è, viceversa, quella messa in atto nei progetti Sprarsistema protezione richiedenti asilo e rifugiati – che consente l’assistenza e l’integrazione delle persone coinvolte. Da questo punto di vista, il V quartiere svolge un ruolo pionieristico in città: proprio sul territorio della circoscrizione, infatti, diverrà operativo a breve il primo progetto Sprar della città di Messina, con l’arrivo di quattro nuclei familiari a Villa Lina.

Nel frattempo, continuano i sopralluoghi prefettizi nelle quattro strutture indicate come possibili luoghi volti all’accoglienza dei migranti dai partecipanti all’ultimo bando indetto dalla Prefettura a tale scopo. Le strutture, una situata a Messina e tre in provincia, sono probabilmente delle ex Ipab. Una delle strutture, in Provincia, è stata già bocciata, ne rimangono tre, tra cui quella cittadina, che offre una disponibilità di 150 posti.