Pala Nebiolo e quei lettini ancora vuoti: un’altra notte di attesa

Sembra che al Pala Nebiolo dell’Annunziata l’attesa sia destinata a durare un’altra notte.

L’arrivo degli immigrati, infatti, continua a slittare di giorno in giorno così come le notizie certe circa numero, sesso e provenienza.

L’ipotesi più accreditata al momento è che si tratti di 80 profughi, probabilmente uomini e provenienti dal centro di primo soccorso e accoglienza di Pozzallo (Ragusa).

Ma la Prefettura non dà alcuna conferma ufficiale e preferisce non sbilanciarsi.

La cosa certa è che si continua a lavorare per approntare gli ultimi interventi e cercare soluzioni future.

Stamattina i rappresentanti di Questura, Comune, Università, Croce Rossa e Protezione Civile si sono riuniti in un nuovo vertice organizzativo in Prefettura.

Stiamo continuando a lavorare – è stata la dichiarazione dell’ass. Guido Signorino – collaboriamo tutti. Non si sa quando arriveranno, ma auspichiamo che vengano utilizzate altre strutture”.

La questione emersa oggi, infatti, riguarda anche gli aspetti di privacy, rispetto della persona, promiscuità e ordine pubblico.

Che la soluzione del Pala Nebiolo fosse provvisoria, una sorta di tampone emergenza, era ormai noto a tutti. Il problema, adesso, è trovare delle strutture più idonee.

La volontà dell’amministrazione comunale, a tal proposito, sarebbe quella di “valutare le caserme dismesse, sempre col benestare del Ministero della Difesa” e, allo stesso tempo, di non tralasciare l’ipotesi di alcune strutture alberghiere che hanno dato la loro disponibilità.

E mentre sono ancora in corso tali perlustrazioni e valutazioni, in quella palestra messa a disposizione dall’Università di Messina sembra ormai esser tutto pronto.

Questo pomeriggio sono stati ultimati i lavori di scerbatura e illuminazione esterna, mentre alla pulizia interna ed alla sistemazione di brandine, lettini, materassi e cuscini si era già provveduto nella giornata di ieri.

Grande generosità, in tal contesto, deve essere riconosciuta ai messinesi che in queste difficili ore hanno donato nelle sedi della Croce Rossa (Via Bonino e Via Bruno) lenzuola, asciugamani e vario occorrente per l’igiene intima.

Accogliere e dare assistenza a questi uomini non sarà un lavoro semplice, e su questo concordano tutti. Ecco perché, da un lato, il continuo slittare dell’arrivo in città ha “regalato” maggior tempo per organizzarsi.

Non si sa chi arriverà a Messina, non si sa se si tratta di immigrati da identificare, se verrà legittimata la loro permanenza sul territorio italiano o se invece verrà confermato il loro allontanamento.

Quel che si sa è che al Pala Nebiolo sono state allestite le stanze che fungeranno da ufficio immigrazione e polizia scientifica

Si sa che è stato approntato il punto infermieristico della Croce Rossa.

Si sa che ci sono numerosi volontari addestrati per questo tipo di emergenze.

Si sa che le numerose forze dell’ordine sono pronte e all’erta.

Poi, per il resto, è solo attesa.

Veronica Crocitti

@VCrocitti