Bandi servizi sociali prorogati fino al 31 marzo. Accolte le richieste sindacali

La notizia tanto attesa è arrivata. L’amministrazione comunale ha deciso di prorogare i bandi per i servizi sociali fino al prossimo 31 marzo. Era ciò che chiedevano le organizzazioni sindacali, in particolare Cgil e Cisl, che da tempo avevano lanciato l’allarme sul possibile blocco dei servizi se non si fosse intervenuti per tempo.

“La Fp Cgil esprime grande soddisfazione per la delibera adottata ieri dalla Giunta, tramite l’assessore ai servizi sociali, Nino Mantineo, con cui si dispone la proroga di tutti i servizi sociali fino al prossimo 31 marzo – ha dichiarato la segretaria generale della Funzione pubblica, Clara Crocé -. Un contributo importante nel raggiungimento di tale traguardo, è stato fornito anche dall’interessamento della presidente del consiglio comunale, Emilia Barrile, la quale ha preso parte all’incontro che abbiamo avuto nei giorni scorsi con l’assessore Mantineo, e il dirigente ai servizi sociali, Giovanni Bruno”.

In attesa dell’approvazione del bilancio, era necessario prorogare i servizi per predisporre i nuovi bandi che potrebbero avere una durata di 20 mesi. “Servirà un’attenta programmazione – prosegue la Crocè -, per stabilire procedure aperte di durata pluriennale che diano stabilità ai servizi sia in termini di qualità che di continuità”.

E dopo tempi di disaccordo, tra la Fp Cgil e l’assessore Mantineo, sembra tornato il sereno. “Siamo concordi – ha detto ancora la Crocè – sulla necessità di riorganizzare i servizi tenendo conto delle esigenze degli utenti e dei lavoratori. Per questo motivo nei prossimi giorni si terranno tavoli tecnici, per ogni servizio. Al centro della prossima programmazione, i bisogni delle persone più deboli, senza perdere di vista i livelli occupazionali e le aspettative dei lavoratori”.

Fino ad oggi, i continui cambi di gestione hanno comportato notevoli disagi organizzativi. Tempi così brevi di affidamento non consentono al nuovo gestore un’incisiva organizzazione dei servizi con conseguenti ricadute negative sull’utenza nonché sui lavoratori che, in pochi mesi, cambiano più volte datore affrontandone i rischi occupazionali conseguenti. “Per non parlare del grave danno economico arrecato – conclude la segretaria della Fp Cgil -. Molti lavoratori devono ancora ricevere, dai precedenti gestori, stipendi arretrati, tfr, assegni familiari, malattie e quant’altro. Rimane ancora aperto il nodo delle somme stanziate nel redigendo bilancio 2013”.

Un sollecito in tal senso era arrivato anche dalla Funzione pubblica della Cisl, tramite il segretario Calogero Emanuele: “E’ necessario definire nuove soluzioni che devono passare da una totale rivisitazione dei bandi di gara per l’affidamento e da una riorganizzazione complessiva dell’intero sistema, compresi gli uffici amministrativi. L’Amministrazione comunale si deve riappropriare anche del sistema di controllo della qualità dei servizi che non può essere lasciata alla libera interpretazione delle cooperative affidatarie”.

Per la Cisl è necessario, innanzitutto, allargare la fascia degli utenti che fruiscono dei servizi guardando agli anziani e ai minori che sino ad oggi sono stati privati di assistenza. “Nei bilanci di previsione – conclude Calogero Emanuele – occorre prevedere tutte le risorse necessarie che, secondo la Cisl, devono assolutamente essere collegate sinergicamente ai Fondi della 328 e dei Pac per evitare dispersione di risorse e doppioni di servizi”.