L’Amministrazione Accorinti non dialoga … e spesso neanche risponde

L’amministrazione Accorinti non dialoga e, in molti casi, neanche risponde alle interrogazioni, agli inviti in Consiglio Comunale e persino alle note ufficiali del Collegio dei revisori dei conti. A prendere di mira l’esecutivo di Palazzo Zanca, incluso il segretario/direttore Antonio Le Donne, sono i diretti interessati, che – negli ultimi giorni – si sono più volte lamentati dell’atteggiamento poco collaborativo del sindaco Renato Accorinti e degli assessori che siedono con lui in Giunta.

Il presidente del Collegio dei revisori dei Conti, Dario Zaccone, attende ancora risposta alla nota numero 20, inviata tre settimane fa, con cui è stato sollecitato «l'elenco dei professionisti e delle società di consulenza esterne incaricati dal Organi Politici o dall’Amministrazione…» (vedi correlato). Il presidente Zaccone e gli altri due revisori dei conti, Federico Basile e Giuseppe Zingales, non gradiscono particolarmente questo ritardo nel fornire la documentazione richiesta, ritenendo che la questione posta non è secondaria rispetto alla situazione economico-finanziaria dell’ente. Per il Collegio dei revisori, il Comune di Messina non può permettersi di “ingaggiare” tanti consulenti quanti ne ha in questo momento a proprio servizio, neanche a titolo gratuito. Nel mirino dei tre tecnici contabili ci sono anche le società partecipate, Messinambiente in testa, dove presto verranno nominati gli esperti che affiancheranno il nuovo commissario liquidatore Alessio Ciacci, già coadiuvato dal suo predecessore Armando Di Maria, anche lui inquadrato dall’amministrazione Accorinti come consulente. I revisori dei conti vogliono avere le idee chiare e fare luce sui numeri e, quindi, aspettano ansiosi le carte richieste, ad oggi non pervenute.

Chiedono e spesso non ottengono risposta dal sindaco e dalla giunta anche i consiglieri comunali. E’ rimasta lettera morta l’interrogazione urgente inviata dal consigliere comunale dei Progressisti democratici, Daniele Zuccarello, sul “caso Ruggeri”, più precisamente sulle modalità con cui è avvenuto il reintegro in servizio dell’ex capo di gabinetto dopo la sospensione per i noti guai giudiziari. Nonostante siano trascorsi quasi tre mesi, esattamente, 80 giorni, il consigliere non ha ancora ricevuto alcuna spiegazione in merito ai quesiti formulati ed alle anomalie segnalate (vedi correlato). Con una nuova nota, l’esponente del Pd «sollecita l’invio urgente della risposta». E’ rimasta a marcire nei cassetti anche l’interrogazione della consigliera comunale Simona Contestabile relativa ai presunti errati conteggi dell’Imu e ad una sovrastima nel bilancio di previsione 2013 delle entrate relative alla tassa sugli immobili.

All’assenza di risposte si aggiunge – secondo alcuni consiglieri – anche l’assenza di dialogo, che in questi mesi ha provocato una scollamento tra Giunta e Consiglio Comunale. La presidente del Consiglio, Emilia Barrile, non perde occasione per lamentare la poca considerazione da parte del sindaco e degli assessori nei confronti dell’organo consiliare e, nell’ultima seduta, ha annunciato che scriverà una nota di “rimbrotto” per sottolineare la scarsa presenza in Aula del sindaco e degli assessori, nonostante gli inviti. Come quello che il consigliere comunale Piero Adamo aveva personalmente rivolto al sindaco Accorinti affinché condividesse insieme al Consiglio il progetto relativo all’istituzione della “Passeggiata delle stelle” (Walk of stars”). «Non nascondo di essere amareggiato per l’assenza del sindaco Accorinti, a cui avevo spiegato che la scorsa seduta avevamo rinviato la votazione dell’Ordine del giorno affinché anche lui fosse presente. Mi aveva assicurato che sarebbe venuto in Aula per condividere con noi questo progetto, ma con grande dispiacere devo prendere atto della sua assenza». Così il giovane consigliere durante il suo intervento nell’ultima seduta di Consiglio comunale.

All’amarezza di Adamo si sovrappone la delusione della consigliera di “Cambiamo Messina dal Basso”, Nina Lo Presti, che – ormai da mesi – accusa l’amministrazione di non dialogare neanche con gli “accorintiani” presenti in Consiglio comunale, che- a suo dire – subiscono quotidianamente scelte calate dall’alto.

Le bacchettate all’amministrazione Accorinti arrivano, quindi, da più fronti ed in maniera trasversale. Il paradosso è che l’accusa di scarso dialogo e poca considerazione dei consiglieri è la stessa che veniva rivolta dal precedente Consiglio comunale all’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, anche lui poco incline a rispondere alle interrogazioni e a presenziare in Aula consiliare. Ad onor del vero, va comunque detto che Accorinti e gli 8 assessori hanno partecipato alle sedute del Civico Consesso in cui sono stati trattate delibere importanti, come il bilancio ed il Piano di Riequilibrio. Forse, non è del tutto ingiustificato se non partecipano a dibattiti sterili come a quello che ha caratterizzato i lavori d’Aula nella seduta di ieri (vedi articolo correlato).

Danila La Torre