La Carrozza degli Artisti debutta con “La lupa”

E’ un successo il debutto della compagnia “La Carrozza degli Artisti”, fondata dall’attrice e regista Elisa Franco in memoria del maestro Costantino Carrozza, suo mentore e partner di scena per 25 anni, da poco venuto a mancare.
Nel suggestivo scenario di Palazzo Cutore (Aci Bonaccorsi), la compagnia, composta prevalentemente da giovani allievi della Franco, esordisce con un classico dalle tinte forti, marchiato a vivo dal filo conduttore dell’ineluttabilità del destino umano. Parliamo de “La lupa” di Giovanni Verga, un testo significativo per la regista, che ne era stata protagonista nel 2004, con la regia di Adriano Chiaramida, durante le Verghiane al Teatro Stabile di Catania. Oggi, da donna adulta, torna a vestire i panni della Gnà Pina con una consapevolezza nuova, ma soprattutto con la voglia di farsi a sua volta promotrice dell’insegnamento, umano e professionale, lasciatole dal maestro.

Fondare una compagnia era un sogno che coltivava da tempo, ma oggi acquisisce per lei un significato nuovo e più profondo. Diventa il mezzo per onorare un debito di stima e di fiducia.

“Da molti non è stata compresa la mia scelta di lanciare la compagnia con un cast ancora giovane ed artisticamente acerbo, ma questi ragazzi sono bravi, si sono impegnati anima e corpo ed io credo molto in loro. Saranno sempre esordienti se nessuno fa sì che si lancino. Io sono stata buttata sul palcoscenico a 16 anni, in mezzo a tanti nomi importanti, impaurita ed acerba come loro. Se il mio maestro non avesse creduto in me, oggi non saremmo qui a parlarne”.

“La Carrozza degli artisti” non rappresenta solo il raggiungimento di un obbiettivo professionale. Al di là della soddisfazione personale c’è la commozione di poter mantenere in vita l’eredità ricevuta, mettendola al servizio delle nuove generazioni, e trasformandola così in un progetto concreto.
E l’orgoglio della regista trova riscontro nella resa dello spettacolo. Bravi tutti gli interpreti, in particolar modo i due coprotagonisti, Mattia Garretto (nei panni di Nanni Lasca) ed Alessia Terranova (nei panni di Maricchia), che nonostante la giovane età hanno saputo conservare il pathos narrativo del dramma. Il teatro verghiano, con le sue passioni primitive e gli istinti umani portati ai massimi livelli di tensione, ha le sue difficoltà interpretative, ma il cast ha saputo rapportarvisi bene, restituendo autenticità alla trama e ai personaggi. L’inserimento della voce narrante, che spezza l’azione in alcuni momenti significativi, contribuisce a calare lo spettatore più in profondità, all’interno dei fatti e dei sentimenti contrastanti dei protagonisti. Traspare, tuttavia, la fedeltà della piece all’originale e l’orchestrazione scenica, nel complesso, risulta riuscita e convincente.

Ancor più che all’indiscusso talento di Elisa Franco, l’elogio va ai presupposti che muovono il progetto. La passione per un’arte antica e nobile come il teatro popolare, l’amore per il proprio mestiere e la voglia di tramandare tutto questo a chi verrà dopo, senza dimenticare chi è venuto prima, sono motivazioni non comuni nell’arido panorama dei tempi attuali.
"La Lupa" inaugura la prima stagione teatrale de "La Carrozza degli Artisti", che tra 2016 e 2017 porterà in giro una variegata selezione di spettacoli, di autori locali e non, ma sempre impegnati e ricercati.

Laura Giacobbe