Rete idropotabile e impianto fognante tra Mortelle e Spartà…ma solo su carta

Un progetto di cui si sono perse le tracce, ma che per i consiglieri, comunale e di quartiere, Guerrera e Biancuzzo, deve essere nuovamente “intercettato” dall’amministrazione. Le carte di cui si discute nell’interrogazione sottoscritta dai due rappresentanti politici, riguardano la mancata realizzazione di una rete idropotabile e di un impianto fognante nella zona compresa tra Mortelle e Spartà. Tutto ciò con grave disagio per i residenti dei villaggi che affacciano lungo la SS113, affollatissimi nei mesi estivi, costretti a dotarsi di pozzi neri, nella maggior parte dei casi non tenuta stagna, con inquinamento delle falde acquifere sotterranee.Essi,infatti, presentano un’alta percentuale di colo batteri e coli fecali, rappresentando un grave rischio per la salute.

Della questione, spiegano Guerrera e Biancuzzo sottolineando tutti i passaggi della vicenda, si era interessata l’Amam, che nel 2005 aveva redatto un progetto relativo ai lavori per il completamento della rete idrica a copertura del servizio idropotabile tra Mortelle e Spartà, trasmesso a distanza di qualche mese all’Ato3 di Messina, così come richiesto dallo stesso Ente. Il progetto, del costo complessivo di 2 milioni 365 000 euro, era stato inserito nel piano annuale di spesa 2005 del POT1 triennio 2005. A distanza di qualche anno, nel 2008, l’opera, ritenuta “… propedeutica allo sviluppo residenziale della zona attenzionata …”, veniva votata favorevolmente dal Consiglio Comunale ed inserita nel bilancio di Previsione Esercizio Finanziario 2010 Pluriennale 2010/2012, per un importo di € 2.800.000.

«Nonostante, però – evidenziano i consiglieri – le pressioni e il lavoro svolto dall’Amam, a tutt’oggi, la riviera nNord compresa tra Mortelle e Spartà è l’unica zona del territorio comunale a non essere servita da rete idrica anche se sono presenti numerosi insediamenti residenziali e turistico – alberghieri. Il progetto oltre a dotare la riviera di un servizio idropotabile prevede un nuovo serbatoio nella zona collinare compresa tra Spartà e Mortelle, che ottimizza l’alimentazione idrica dei villaggi di Faro sup., Serri e Sperone eliminando la precarietà che comporta l’alimentazione diretta, con la distribuzione per caduta, più controllata e funzionante grazie alla possibilità di avere un accumulo della portata emunta».

I rappresentanti comunali, facendosi portatori del disagio più volte manifestato dai cittadini, che hanno avviato anche una raccolta firme per manifestare le loro esigenze, chiedono che venga individuata una soluzione, che passi perché no anche dalla firme di un contratto di servizio tra Amam e Comune, attualmente inesistente. (EDP)