Si ferma la raccolta dei rifiuti: lavoratori in sciopero attendono sei mensilità

Torna a fare nuovamente capolino una nuova "emergenza" rifiuti sui Nebrodi. Interessato questa volta è il comune di Acquedolci, guidato dal sindaco Ciro Gallo dove i lavoratori hanno desciso di incrociare le braccia in segno di protesta.

Nella cittadina nebroidea da settimane si registrano ormai cronici ritardi ed inevitabil disagi nella raccolta, svolta dai sei addetti in forza all'azienda Multiecoplast di Torrenova chiamati ad operare sul territorio che hanno dichiarato uno stato di agitazione permanente e fermato la raccolta.

Alla base il fatto che i sei lavoratori attendono la corresponsione dei relativi sipendi arretrati, pari a sei mensilità, da parte della società affidataria dell'appalto da parte del Comune di Acquedolci. A sua volta l'impresa Multiecoplast accusa l'Ente denunciando come da questo si attende il saldo di ben 500.000 euro per i servizi resi, ed a fronte di tale morosità non può procedere al pagamento dei lavoratori.

Dopo settimane spese in tentativi di conciliazione della disputa da parte dei rappresentanti sindacali nulla è sembrato risolversi, per cui i lavoratori hanno rivendicato i loro diritti dichiarando lo sciopero affiancati dal sindacalista dell'UIL Giuseppe Musca ed annunciato che le azioni di protesta continueranno anche nelle prossime settimane.

In analoghe circostanze, richiedono i lavoratori, sin dai tempi della deficitaria gestione dell'ATO ME1, i Comuni sovente erano intervenuti in modo autonomo con delle anticipazioni dirette proprio agli addetti del servizio a tutela sia del servizio, delle maestranze che della collettività, e poi rivalendosi di detti importi nei pagamenti operati alla società incaricata.

La situazione divenuta allarmante soprattutto per ragioni igienico-sanitarie in alcune vie cittadine, alla luce anche delle temperature estive, sembra tuttavia già destinata a rientrare in queste ore, almeno parzialmente, grazie al senso di responsabilità palesato dai sei lavoratori che per le promesse di risoluzione avanzate da parte dello stesso primo cittadino Gallo.

Giuseppe D'Amico