Il gruppo Martorano pensa al Cosenza

Mentre l’Acr Messina si avvicina lentamente ad una fine ingloriosa, abbandonata a se stessa, carica di debiti e senza all’orizzonte un futuro, il “gruppo Martorano” pensa al Cosenza. Avete letto bene, Bruno Martorano, ancora oggi presidente del club peloritano, è in questo momento impegnato a dialogare con la cordata che sta lavorando per salvare la compagine calabrese dalla scomparsa, dopo la disastrosa stagione 2010/2011 conclusa con la retrocessione in Seconda Divisione (in virtù delle penalizzazioni). La notizia da noi intercettata trova conferme proprio da da Cosenza, dove si sta svolgendo la trattativa.

Attualmente il gruppo che lavora per dare un futuro al Cosenza è composto dal trio De Caro-Carnevale-Chianello. Si tratta di industriali già precedentemente vicini al Cosenza 1914. L’obiettivo è quello di ampliare la base economica in modo da potere saldare debiti, assolvere i pagamenti e predisporre le fidejussioni propedeutiche all’iscrizione al prossimo campionato, che clamorosamente, in virtù dello scandalo scommesse, potrebbe nuovamente essere la Prima Divisione attraverso un ripescaggio. Tutto però , è legato alla solidità finanziaria dei subentranti. Ecco perché a sostegno dell’iniziativa di salvataggio si è esposto il neo-sindaco Mario Occhiuto, senza intermediari, per cercare altre forze economiche che possano essere coinvolti nel progetto: il primo cittadino ha convocato le associazioni di categoria. Appelli sono giunti anche dall’ex presidente del club Pino Citrigno.

Tornando al gruppo Martorano, in questo momento non è nota la composizione dello stesso. A Messina l’imprenditore reggino fu inizialmente accompagnato da Vincenzo Principato, Vincenzo Falduto Zera e Nuccio Ficara. Il primo ha abbandonato l’Acr per il coinvolgimento nell’inchiesta anti-n’drangheta condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria nei confronti delle cosche Ficara e Latella. A seguire ha lasciato il Messina anche il genero Falduto Zera. Al timone, da quell’11 marzo, sono rimasti solo Martorano e Ficara, ma qualcosa deve essere andato storto visto che gli impegni finanziari presi con giocatori, dipendenti e fornitori, proprio da quel mese, non sono più stati rispettati. Discorso analogo, nonostante le promesse, per quanto riguarda il saldo dei debiti ereditati dalle precedenti gestioni (non parliamo nemmeno di cittadella sportiva e ripescaggio). Dunque a Cosenza, con Martorano, ci sono nuovi soci o gli stessi che a fine 2010 subentrarono a Piero Santarelli? Per capire se l’operazione andrà in porto bisognerà vedere se le parti riusciranno a trovare un accordo, con tale ing. Bonaventura Lamacchia a fare da intermediario tra le parti. Contatti sono previsti in giornata. Intanto sull’Acr continua a persistere un desolante e doloroso silenzio. (E. Rigano)