Politica

Addio alle coop, da oggi i lavoratori dei servizi sociali alla Messina Social City

Il giorno che aspettavano da anni è arrivato. Il clima di questa mattina nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca sembra cancellare con un colpo di spugna un passato di proteste, di battaglie, di sofferenze, di rabbia. Oggi invece solo gioia. La gioia di firmare un contratto a tempo indeterminato e chiudere per sempre con il precariato.

Le firme

E’ iniziata stamattina la carrellata di firme dei contratti che portano i lavoratori storici dei servizi sociali alla nuova agenzia Messina Social City. Firme che chiudono un’era contrassegnata dalla gestione dei servizi sociali comunali attraverso le cooperative, con continui cambi appalto, proroghe, bandi, ribassi. E che aprono una nuova pagina che sarà tutta nelle mani della nuova agenzia dei servizi sociali voluta dall’amministrazione De Luca per internalizzare la gestione che dal 1 marzo diventerà tutta comunale.

I primi a firmare oggi sono stati gli operatori dei centri socio-educativi, gli ex Cag. Tutti i lavoratori impiegati in questi servizi, tranne quelli dei centri di villaggio Aldisio e Camaro che hanno proroga per un altro mese e dunque dovranno attendere.

Subito dopo è toccato ai lavoratori di Casa Serena. Nel pomeriggio le firme degli operatori degli asili nido comunali, del servizio di assistenza domiciliare disabilie del trasportodisabili. Ovviamente si continuerà anche domani con le firme per i lavoratori impiegati fino ad oggi nell’assistenza domiciliare anzianie ancora nel trasporto disabili.

In tutto dovrebbero essere 540 i nuovi dipendenti della Messina Social City. Per tutti un contratto a tempo indeterminato che ricalca le stesse condizioni dei contratti precedenti in termini di orari.

Nel Salone delle Bandiere ovviamente tutto il Cda della Messina Social City e l’assessore Alessandra Calafiore per “battezzare” questo passaggio tanto discusso, ma alla fine arrivato.

Dal 1 marzo dunque sarà la Messina Social City ad avere le redini dei servizi sociali messinesi.

Francesca Stornante