La Provincia di Messina chiamata ancora a pagare la sua quota alla Sogas

Dentro o fuori.

Da anni la Provincia di Messina copre per la sua quota le perdite d’esercizio della Sogas, la Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto.

Nel corso del tempo, la Provincia di Messina ha ripetutamente annunciato di puntare sull’aeroporto di Reggio Calabria e sul miglioramento dei collegamenti, prima che il trasferimento diretto dal porto di Messina al molo di Ravagnese fallisse miseramente, così come la famigerata idea dell’istituzione del check in a Messina.

Negli anni, la Provincia ha addirittura aumentato le sue quote, passando dal 3% al 20%, senza che questo portasse alcun beneficio agli utenti messinesi, tutt’altro.

A gennaio del 2012, l'assessore provinciale alle partecipate Michele Bisignano si dimette da vice-presidente della Sogas, con un atto che segna una crepa nell'orientamento della giunta Ricevuto rispetto alla vicenda dell'aeroporto di Reggio, anche perchè arriva a qualche mese di distanza da quel 23 agosto del 2011 in cui il Consiglio provinciale approva una delibera, proposta, dall'Udc, che prevede la dismissione della partecipazione nella Sogas, tra l'incredulità dell'assessore Bisignano (vedi correlati). Comunque sia, di fatto la Provincia fa ancora parte dell'assetto azionario della società che gestisce il Tito Minniti e deve coprire le perdite di bilancio del 2011.

Il 12 luglio, pochi giorni fa, Sogas doveva presentarsi in Enac (l'Ente nazionale per l'aviazione civile) con il 100 % del capitale sociale versato per evitare la messa in liquidazione. Ma la quota della Provincia di Messina, si legge nella relazione della Sogas, è stata anticipata dalla Provincia di Reggio Calabria “a causa di alcuni impedimenti procedurali poiché ancora, secondo quanto dichiarato nel verbale dallo stesso Presidente Nanni Ricevuto, la Provincia di Messina non ha approvato il proprio bilancio”. Stessi “motivi procedurali” per la Regione Calabria che “chiede uno slittamento per eseguire il versamento dovuto per un tempo massimo di otto mesi per la risoluzione definitiva della problematica”. Anche questa quota è stata anticipata dalla Provincia di Reggio Calabria. Ma cosa succederebbe qualora la Regione Calabria e soprattutto la Provincia di Messina non onorassero gli impegni? Le quote potrebbero passare alla Provincia di Reggio Calabria, d’altronde la Provincia di Messina aveva manifestato l’intenzione di uscire dalla Sogas.

“A scanso di ogni equivoco – sottolinea il presidente della Sogas, Carlo Alberto Porcino – la Sogas crede e ritiene di fondamentale importanza che sia la Regione Calabria sia la Provincia di Messina permangano in seno alla propria coNel frattempo, il 23 agosto mpagine societaria. Lo scalo aeroportuale per la sua stessa collocazione assume, infatti, una funzione strategica sia su scala regionale sia in riferimento alla più estesa area dello Stretto”. “L’aeroporto – continua Porcino – adesso ha tutti i numeri per andare avanti spediti verso il completamento del processo di parziale privatizzazione tutt’ora in corso. Oggi l’Aeroporto dello Stretto potrà trovare un socio privato affidabile e di settore all’altezza della situazione. In questo momento, la Sogas non rappresenta più solo un carrozzone di debiti che non interessa a nessuno. Domani, prestissimo, potremo serenamente valutare davvero l’offerta migliore senza doverci accontentare per forza dell’offerta meno peggiore come in passato forse si era ritenuto di voler fare”. Ed ancora: “Il crescente numero di passeggeri, il risanamento del bilancio, la concessione triennale da parte dell’Enac, il superamento delle limitazioni ed il riavvio dei lavori per l’aerostazione rappresentano alcuni dei risultati raggiunti unicamente grazie al gioco di squadra, frutto della sinergia tra diversi soggetti interessati a partire proprio dall’assemblea dei soci Sogas. Così è stato fino ad oggi e così non potrà che essere anche in futuro. Proprio per questo l’Aeroporto dello Stretto non può che tirare un sospiro di sollievo, ringraziare tutti quanti e andare avanti”.

I NUMERI DEGLI AEROPORTI DI REGGIO CALABRIA E CATANIA

Che l’aeroporto di Reggio Calabria sia in crescita per il numero di passeggeri è innegabile. Dai 440mila del 2009, si è passati ai 453mila del 2010, ai 511mila del 2011 e ai 205mila dei primi 5 mesi del 2012, con un incremento del 24 % rispetto ai primi 5 mesi del 2011. Le destinazioni al momento sono sei: Roma, Milano, Bologna, Torino, Pisa e Venezia, tutte per Alitalia. Roma e Milano anche per Blu Express, Venezia anche per Volotea. Tuttavia, il confronto con l’aeroporto di Catania è impietoso. 6 milioni 775mila passeggeri nel 2011, 2 milioni 378mila nei primi 5 mesi del 2012, 32 compagnie attive, una grande quantità di destinazioni. Vi è poi una differenza di costi dei voli. A Fontanarossa, per ovvi motivi, è molto più semplice trovare un volo a basso prezzo.

I DUE AEROPORTI SONO EQUIDISTANTI IN TERMINI DI TEMPO

C’è da chiedersi per quanto tempo ancora la Provincia di Messina debba contribuire a ripianare le perdite di un aeroporto che per la città di Messina è più o meno equidistante in termini temporali dall’aeroporto di Catania. Tra metromare per il porto di Reggio e navetta, in caso di corrette coincidenze, ci si impiega da un’ora a un’ora e un quarto per l’arrivo all’aeroporto. Atterrati a Reggio, per rientrare a Messina, dal lunedì al venerdì con una sola corsa navetta più metromare si impiega un’ora e cinque minuti, con altre fino a un’ora e tre quarti. Nel week end, poi, con la navetta delle 12 si arriva a Messina 2 ore e 25 minuti dopo, con quella delle 15 si arriva 2 ore e 35 minuti dopo, con quella delle 17.20 si arriva 2 ore e 45 minuti dopo. Il costo è di 5 euro, 3.50 per l’aliscafo più 1.50 per la navetta. Per l’aeroporto di Catania, invece, la Sais effettua le corse in un tempo che va da un’ora e venti a un’ora e cinquanta, quest’ultime perché, invece di uscire allo svincolo aeroporto, effettua fermate all’interno della città di Catania. Il costo è di 8.50 euro. Senza contare che, utilizzando un mezzo proprio, raggiungere Fontanarossa diventa più economico, visti i costi per traghettare un automobile. La Provincia di Messina, poi, non è solo il capoluogo. Per tutta la fascia jonica, l'aeroporto di Catania diventa sicuramente più vicino di quello di Reggio. E sul Tirreno, da Sant'Agata Militello a Tusa, traffico di viale della Regione Siciliana di Palermo permettendo, è più vicino Punta Raisi. E' inequivocabile che la stragrande maggioranza della popolazione provinciale utilizzi quasi esclusivamente l'aeroporto di Catania.

Invece di spendere tanti soldi per non avere alcun servizio in più dalla Sogas per l’aeroporto di Reggio Calabria, non sarebbe forse meglio spendere pochi soldi per avere il servizio della Sais per l'aeroporto di Catania dedicato esclusivamente ai messinesi, con tutte le corse della durata di un’ora e venti? (Marco Ipsale)