La Provincia di Reggio ai soci Sogas: non pagano ma pretendono di decidere sul futuro dello scalo

“Un disegno destabilizzante sul futuro della Spa e, di conseguenza, sull’aeroporto dello Stretto”. L’allarme viene dall’assessore ai Trasporti della Provincia di Reggio, Mario Candido, che denuncia l’ambiguo comportamento di chi, rispetto alla Sogas, dovrebbe garantire certezze societarie ed economiche.
“Tutti, politica in primis – afferma Candido -, riconoscono l’importanza del potenziamento e della funzionalità dello scalo; poi, nella sostanza, ci si comporta da veri nemici dell’aeroporto. Gli enti, la politica, i partiti, insomma, fanno ‘melina’, mentre Lamezia Terme cresce, grazie ai contributi pubblici, e Crotone, nonostante la sua marginalità geografica, resiste”. Mentre i messinesi, aggiungiamo noi, continuano a volare da Catania.

Insomma, se non fosse per la Provincia reggina che ne sostiene le sorti dall’alto del suo 67,3% di quote, il futuro dell’aeroporto dello Stretto sarebbe ancora più nero: “L’assetto societario, oggi, resta in piedi grazie alla Provincia di Reggio, sul cui bilancio pesa l’esistenza in vita della Sogas e, naturalmente, l’apertura dello scalo di Ravagnese”.

Ma l’affondo dell’assessore non termina qui: “Forse la gestione passata non è stata lungimirante ed oggi il maggiore azionista, la Provincia appunto, si è dovuto fare carico di grosse responsabilità economiche per evitare lo scioglimento della società di gestione e conseguentemente la chiusura dello scalo. L’attuale assetto della Spa sta profondendo un grande sforzo a rimettere in moto un meccanismo teso ad appianare tutte le problematiche legate alla disfunzioni del passato, ma incontra grande difficoltà nei rapporti con gli altri soci – Regione Calabria, Comune di Reggio e Provincia di Messina – che danno la sensazione di non volerci stare senza aver il coraggio di affermarlo apertamente”.
Lecito, dunque, chiedersi “cosa si nasconde dietro questa strategia?”. Difficile ipotizzarlo: “Tanto è vero che a tutt’oggi esistono grosse difficoltà a causa del mancato pagamento delle quote societarie da parte di tutti i soci”. Se dovesse permanere tale situazione “si rischia di provocare un danno irreversibile al trasporto aereo reggino”, o peggio ancora, “praticare l’eutanasia” ad una struttura che al contrario necessita di ben altro.

Poi l’attacco agli altri Enti che partecipano la società di gestione dell’aerostazione calabese: “Oggi alcuni soci non solo non pagano le quote, dunque sono inadempienti oltre che assenti, ma pretendono di decidere sul futuro dello scalo. Siamo al paradosso. La Sogas, intanto, pesa sulle spalle della Provincia e della Camera di Commercio di Reggio. E gli altri? Senza investire un centesimo di euro, oltre a non pagare l’arretrato, pretendono di dettare condizioni che, sia dal punto di vista giuridico che politico, non hanno motivo di esistere”.

Intanto nel Consiglio di Amministrazione del prossimo 12 dicembre la Sogas precederà con gli atti esecutivi nei confronti degli enti morosi, mancando nelle casse della società circa un milione di euro. Il Comune di Reggio (4,6% delle quote) ha già deliberato e l’erogazione dovrebbe essere questione di giorni, mentre tutto tace da parte della Regione Calabria (1,3%) e della Provincia di Messina (26,6%).