Navarra: “Accorinti cerca visibilità per compensare politica carente”. Il sindaco: “Inopportuno, ci giudicano i cittadini”

Un cambio di programma dell’ultimissima ora tanto che, ufficialmente, la sede della firma era rimasta l’Università, alle 15.30, come da comunicato stampa diramato stamane dall’Ateneo. Eppure già in mattinata, a palazzo Zanca, si vociferava che l’accordo tra Comune e Autorità Portuale sarebbe stato firmato proprio al Comune. La conferma è arrivata nel primo pomeriggio, a ridosso dell’orario prestabilito. “Alle 15.15 – dice il rettore Pietro Navarra – abbiamo appreso dal suo Ufficio di Gabinetto che il sindaco aveva deciso di trasferire la sede della riunione a Palazzo Zanca”.

Un cambio di programma che al rettore non è piaciuto affatto. “La riunione era stata programmata nel rispetto dell’art. 4 dell’accordo di programma – prosegue – che prevede al comma 1 che ‘Tra i soggetti sottoscrittori del presente accordo, è istituito un tavolo tecnico presso l’Università degli Studi di Messina, cui compete il coordinamento d’intesa con il Comune e l’Autorità Portuale di Messina’”.

La scelta di cambiare la sede, dunque, “risultava immotivata e in palese contrasto con quanto previsto dal Patto per la Falce, dal sindaco stesso sottoscritto” – dice ancora Navarra, che non si è presentato al Comune e, quando Accorinti lo ha raggiunto dopo all’Università, è andato via poco dopo.

Poi parte il duro attacco. La richiesta di cambiare la sede – secondo il rettore – sarebbe “riconducibile esclusivamente a un’esigenza di visibilità, forse ritenuta necessaria per compensare l’evidente carenza di progettualità e le palesi difficoltà incontrate nell’azione politico-amministrativa”. E ancora Navarra parla di “scarso senso istituzionale e insufficiente attenzione al rispetto delle regole dimostrati da qualcuno degli interlocutori” con evidente riferimento al sindaco Accorinti.

Uno scontro che, comunque, non avrà ricadute sul Patto per la Falce. “Mi rendo conto – conclude il rettore Navarra – che il supremo interesse della città per la riqualificazione della zona Falcata è un obiettivo primario da tutelare. Pertanto, l’Università non farà mancare il suo convinto supporto a che tutti i passaggi ricompresi nel Patto per la Falce vengano compiuti nei tempi e secondo le modalità previsti, così da affermare un ruolo che sin dall’inizio è risultato determinante per sbloccare un’impasse protrattasi per decenni”.

Non poteva mancare la risposta, altrettanto a muso duro, da parte del sindaco Accorinti: ""Assolutamente fuori contesto le affermazioni del rettore, così come molto grave la decisione di non ricevere il sindaco che insieme ad altre autorità si era recato dal rettore per condividere l'accordo sottoscritto con l'Autorità Portuale. Oggi abbiamo firmato nel luogo di massima rappresentanza democratica, l'Aula del Consiglio Comunale, alla presenza del presidente della Regione, di componenti del Governo e della deputazione regionale, della Presidenza del Consiglio e dei consiglieri comunali, un documento che sancisce finalmente l'avvio di un percorso che porterà, con l'impegno di tutti, alla riqualificazione dell'area di maggior pregio del nostro territorio. Lo abbiamo fatto nel pieno rispetto del Patto sottoscritto lo scorso 26 gennaio a Palermo, secondo le prerogative assegnate al Comune ed all'Autorità portuale. Le considerazioni riportate nel comunicato del rettore quindi non risultano assolutamente pertinenti. Preciso inoltre che non risponde al vero che vi fossero stati accordi con questa Amministrazione per spostare la sede della firma al di fuori dal Palazzo Comunale. Quanto alle affermazioni certamente inopportune, che vanno ben oltre il mancato rispetto istituzionale, ricordiamo al Rettore che la nostra capacità amministrativa, se ne faccia una ragione, la valuteranno i cittadini, si impegni lui a guidare al meglio il nostro Ateneo nell'interesse delle nostre giovani generazioni".