Sabato di politica: Musumeci in tour, Romano al Lux, De Luca occupa la Rai

Nel taccuino elettorale di questo fine settimana si registrano la visita messinese del candidato del centro-destra Nello Musumeci, l’intervento del segretario regionale del PdSMpa Giovanni Pistorio in occasione dell'incontro organizzato da Fortunato Romano e l’occupazione simbolica della Rai di Palermo da parte di Cateno De Luca, che nel frattempo ha annunciato altre azioni di protesta.

Iniziamo con Musumeci che è tornato in riva allo Stretto per una serie di incontri a raffica, dal rettore Tomasello con i prorettori, poi all’ospedale Piemonte, al Don Orione ed alla mensa di Sant’Antonio.

Pochissime parole da parte del candidato del centro-destra alla Presidenza sulla polemica con Crocetta a proposito delle sue intenzioni a favore dei termovalorizzatori “dice così forse perché preoccupato degli ultimi sondaggi a mio favore”, mentre sul fronte astensionismo al voto e tagli ai costi della politica il discorso è molto più ampio.

“Vorrei dire ai siciliani che non vogliono andare a votare: mentre la casa brucia non dovete scappare, non fate i disertori- dichiara Musumeci– Mi fido dei siciliani, so che capiranno l’importanza del voto in questo momento”. Quanto ai tagli dei costi della politica sono doverosi e devono riguardare tutti, sia i deputati che gli assessori nonché le spese dei gruppi parlamentari.

“Quanto accaduto è una vergogna- continua- nei prossimi 3, 4 anni dovremo chiedere sacrifici ai siciliani, allora dobbiamo dare l’esempio. Certo, se vinco non so neanche quanto troverò nelle casse della Regione, non so neanche se l’1 novembre gli uffici saranno chiusi vista la situazione disastrosa”. Nell’agenda di Musumeci alle 13 era prevista la visita alle baracche di via Taormina, poi cancellata non si comprende bene per quale motivo, anche perché è stato lo stesso esponente de La Destra a dichiarare (nonostante l’appuntamento in agenda) “non andrò a visitare le baracche, perché ritengo un’ offesa farlo con i fac-simile, andrò dopo le elezioni con proposte concrete. Il riordino dell’Iacp ad esempio”. Tra i tagli Musumeci inserisce anche quello dell’Ente Porto. Il candidato del centro-destra vede di buon occhio l’ipotesi che chi è causa del dissesto del Comune amministrato (o altro ente locale) non sia più candidabile “Sì, sono favorevole e non solo per il dissesto economico e finanziario, ma anche per quello idrogeologico. Infatti non voglio visitare le popolazioni colpite dall’alluvione adesso, lo farò in caso di vittoria. Quanto accaduto è frutto anche di una lettura scorretta del territorio”.

In casa Mpa invece il segretario del neo Partito dei Siciliani Giovanni Pistorio è stato a Messina in occasione dell’incontro organizzato dal deputato uscente Fortunato Romano. In primo piano, nell’intervento del segretario del PdS l’importanza dell’autonomia, di una politica realmente europeista e poi il sì al Ponte.

“ E’ l’opera ingegneristica più straordinaria da poter realizzare-ha commentato Pistorio– io spero sempre che si faccia, ma penso pure che anche a Messina ci sia un Berlusconi che con tanti soldi vuole condizionare questa città e non farlo”. L’esponente autonomista ha poi lanciato qualche frecciatina all’ex assessore Venturi, che dopo 3 anni in giunta Lombardo ha lasciato la poltrona accusando il Presidente di aver operato “con provvedimenti che mettono la Sicilia in mano agli affaristi ed ai mafiosi”, scatenando così le reazioni del governatore.

Venturi si è lasciato andare ad affermazioni strumentali e sconsiderate, legate soprattutto al fatto che Lombardo non ha avallato alcune sue proposte di nomina. In ogni caso le sue dichiarazioni saranno portate all’attenzione dei magistrati”.

Fortunato Romano si è soffermato sul delicatissimo momento che la città sta attraversando, dilaniata dalle vertenze occupazionali, da Servirail a Messinambiente, dalla Fiera all’Atm. “La gente è stanca di parole vuote ma il consenso che nasce dalla rabbia non produce buona politica”.

Sul dissesto idrogeologico Romano ha ricordato come siano arrivati 400 milioni di euro ma servono i progetti altrimenti le risorse si perderanno.

Intanto i candidati delle liste provinciali di “Rivoluzione Siciliana” questa mattina, hanno occupato le sedi Rai regionali di Palermo e Catania. Candidati e sostenitori, insieme al candidato alla presidenza Cateno De Luca, hanno manifestato il loro dissenso bloccando l’ingresso della televisione pubblica.

“Solo nell’ultima settimana – ha dichiarato De LucaMiccichè, Musumeci e Crocetta hanno avuto oltre il 90% degli spazi dei telegiornali regionali, mentre il restante 10% è stato diviso fra gli altri candidati”.

De Luca, ha chiesto al Garante della Telecomunicazioni di verificare quanto sta succedendo nella redazione del Tg Regionale. Il blocco è stato rimosso solo dopo che De Luca insieme ad una delegazione è stato ricevuto dalla Direzione della testata regionale, che ha assicurato che applicherà scrupolosamente le regole in vigore per le competizioni elettorali.

Rosaria Brancato