Da oggi si può presentare domanda, cambiano di nuovo i criteri e impazza la polemica

I messinesi che vorranno provare a beneficiare degli sconti previsti dall’amministrazione comunale sulla Tares potranno recarsi da oggi fino al prossimo 7 marzo presso il Dipartimento servizi sociali a presentare domanda. Dopo settimane di attesa e rinvii è stata finalmente avviata la procedura che aiuterà tante famiglie a respirare rendendo più leggero il macigno Tares. Si dovrà allegare l'attestazione ISEE per l'anno 2012 completa della dichiarazione sostitutiva unica., a dettare la linea saranno i criteri approvati dalla giunta Accorinti. Ma quali criteri? Da giorni ormai sembrava che i parametri fossero stati individuati e approvati e, in effetti, così era stato. A conferma di ciò c’erano non solo le rassicurazioni verbali del sindaco Accorinti e degli esponenti della giunta, ma una delibera dello scorso 11 gennaio che definiva minuziosamente quali presupposti si dovevano avere per poter presentare domanda. Era dunque tutto pronto ma ritardi e rinvii si sono accumulati, probabilmente perché quei criteri non potevano andar bene. Ecco dunque il colpo di scena: l’amministrazione ha partorito una nuova delibera di giunta che a questo punto pare sia quella definitiva. In questo ultimo documento i parametri sono stati fissati in modo più aperto, non scendendo nel dettaglio di una serie di fasce sociali che invece erano stati individuate in prima battuta. Con la nuova delibera datata 6 febbraio praticamente si eliminano proprio quelle fasce e si stabilisce che potranno presentare domanda i contribuenti con un reddito Isee del nucleo familiare, riferito all'anno 2012, fino a 5mila euro. Successivamente sarà stilata una graduatoria redatta in ordine crescente di Isee e a parità di reddito avrà la precedenza il nucleo familiare in cui è presente il maggior numero di componenti ed in caso di ulteriore parità il capo famiglia di età più elevata. A queste agevolazioni sarà destinato l’85% del Piano Economico Finanziario, mentre il 10% andrò a favore delle agevolazioni per i contribuenti ultrasettantenni, unici componenti del nucleo familiare, con invalidità del 100 % e con un reddito Isee, riferito all'anno 2012, fino a 10 mila euro, applicando la riduzione del 30 per cento sull'importo totale dovuto per il tributo. Anche in questo caso arà poi redatta una graduatoria in ordine crescente di Isee ed a parità di reddito avrà la precedenza il contribuente di età più elevata. I contribuenti ultrasettantenni dovranno anche allegare il verbale della commissione invalidi civili attestante l'invalidità del cento per cento. L'avviso relativo alle agevolazioni del tributo Tares e i modelli sono disponibili sul sito internet www.comune.messina.it o negli uffici del dipartimento politiche sociale.

Naturalmente il nuovo dietrofront della giunta su un argomento così delicato non poteva passare inosservato e inevitabilmente sono già esplose le prime polemiche. Interviene il Comitato 12 gennaio, promotore della protesta No Tares, per segnalare che uno dei punti dell’art. 23 del regolamento Tares, quello appunto seguito dall’amministrazione per stabilire le agevolazioni, presevde che “Le istanze verranno autorizzate sulla base delle somme annualmente disponibili, nell’ordine di presentazione delle stesse”. Dunque conterà anche l’ordine di presentazione delle domande. Per il Comitato il sistema è errato, ma il compito di modificare questo articolo, spetta al Consiglio Comunale, che peraltro, ha a disposizione una proposta di modifica del Regolamento Tares, che però prima di arrivare in commissione, e successivamente in aula, attende il parere del funzionario competente. Per questi motivi il comitato si chiede a chi provvedere a rilasciare questo parere e perché tenuto non vi ha ancora provveduto ed è pronto ad avviare tutte le inziative del caso per far approdare la questione in Consiglio.

Ancora più duri i consiglieri comunali Libero Gioveni e Claudio Cardile che intervengono per evidenziare come l'Amministrazione abbia agito in modo pressoché "schizofrenico", visto che ha totalmente stravolto le fasce sociali immaginate inizialmente che avrebbero avuto diritto alle riduzioni sulla tassa dei rifiuti.

Fra questi, come si ricorderà:

  1. i nuclei familiari monoreddito con presenza di invalidi civili pari o superiori al 75%;
  2. le donne o gli uomini soli, abbandonati dal partner, separati legalmente o divorziati;
  3. i nuclei con il capofamiglia in stato di detenzione;
  4. i disoccupati di lungo corso o i cittadini che abbiano perso il lavoro nel 2013

I due consiglieri evidenziano soprattutto una componente discriminatoria per l'assenza nel bando di quei cittadini che abbiano perso il lavoro nel corso dell'anno 2013.

E' fin troppo evidente, infatti – spiegano i due esponenti di Udc e Felice per Messina – che coloro che sono rimasti disoccupati l'anno scorso, lavorassero invece nel 2012 con conseguente reddito che certamente non poteva consentire loro di possedere per quell'anno un ISEE con un valore inferiore ai 5000 euro (elemento questo che, di fatto, li escluderebbe attualmente dalle riduzioni sulla Tares).

Pertanto, Gioveni e Cardile hanno chiesto all'assessore ai servizi sociali Mantineo di integrare all'avviso pubblico sulle riduzioni Tares una clausola che consente anche ai cittadini che hanno perso il lavoro nel corso dell'anno 2013 di poter presentare l'istanza.

F.St.