Accorinti pianta un albero nell’aiuola asfaltata: “Crimine contro la vita e danno erariale”

Crimine contro la vita e danno erariale. Così Renato Accorinti giudica la decisione presa dal Comune di Messina d'asfaltare i tracciati riservati agli alberi, sul Corso Cavour. Ieri pomeriggio, infatti, raggiunto telefonicamente dalla notizia, Accorinti, armato di piccone, aveva divelto l'asfalto di una delle ormai ex aiuole. Stamattina sempre sul Corso Cavour, di fronte a Palazzo dei Leoni, il candidato a sindaco – con la caratteristica felpa No Ponte – è tornato a piantare simbolicamente un albero. Un tiglio, interrato, finalmente, dopo aver fatto i conti con un duro strato di cemento.

La tipologia della pianta non vuole essere un'imposizione. Il tiglio verrà piantato successivamente altrove, per non scavalcare gli esperti di botanica, che sicuramente avevano già inserito, nel progetto del Comune, la categoria di alberi più idonea per la grande arteria cittadina. Se Palazzo Zanca aveva giustificato l'intervento attribuendolo a motivazioni di sicurezza stradale e viabilità, Renato Accorinti risponde che il dislivello con il resto della carreggiata non era superiore ad un centimetro. Se realmente questo rappresentava un problema si poteva livellarlo con la terra, senza ricorrere all'asfalto. In più gli alberi e le cornici ad essi riservate esistono in molte altre strade, senza alcun intralcio per il traffico cittadino, fin troppo caotico per ben altri motivi.

Inaccettabile, per il paladino della battaglia – tra tante- per i libri dell'Archivio Storico, è l'incoerenza dell'amministrazione. Sono stati spesi soldi pubblici, infatti, al principio per fare le aiuole, poi per bitumare e altri verranno spesi per rimuovere nuovamente l'asfalto. Il Comune, infatti, ha annunciato che quelle aiuole verranno comunque utilizzate per il loro fine ecologico. Questo, però, richiederà un ulteriore intervento. Per bitumarle, ad esempio, è stato necessario l’impiego di un camion e la manodopera di tre operai. Un albero, invece, “non costa nulla., dal momento che la Forestale li fornisce anche gratis”. Soldi della comunità mal spesi per quella che Accorinti definisce una “scelta contro natura”. Un vero e proprio attentato alla vita di cui gli alberi sono il simbolo.

In attesa dei suoi studenti, impegnati a vedere un film sull’ecologia, Accorinti si domanda quale esempio simili istituzioni possano dare alle generazioni future. “Dobbiamo ribellarci a forme amministrative così folli che vanno contro la città” dichiara.: “Non è vero che siamo integralisti, come ci dicono spesso. Per dimostrarlo aspetteremo tutto il mese di febbraio. Se l’amministrazione pianterà gli alberi sarò il primo ad essere presente ed applaudire. Ma in caso contrario il 1 Marzo chiamerò in aiuto i cittadini per piantare gli alberi in tutto il Corso Cavour”. Non fare nulla in certi casi è rendersi complici”. Per questo Accorinti liquida con leggerezza le accuse che stigmatizzano come illegale il suo gesto.“E’ “Il solito vizio di scandalizzarsi per la pagliuzza ignorando la trave che si ha negli occhi&rdquo – commenta parafrasando i Vangeli e facendo un parallelismo anche con il Teatro in Fiera Pinelli – “Illegale è chi rovina un territorio di cui dovrebbe prendersi cura””.

La scarsa sensibilità ecologica della città di Messina fa indignare Accorinti in modo trasversale. Sotto la pioggia, ceduto il piccone a giovani volontari, il neo candidato a sindaco mostra le foto della vergognosa fine riservata agli alberi di Natale. Tagliati e gettati via come fossero cose. Un atteggiamento scandaloso adottato non solo dai cittadini, ma purtroppo anche dall’amministrazione. E di nuovo Accorinti fa appello alla fondamentale importanza della cultura. Cultura civica ed ecologica, ma anche cultura in generale. Per creare realmente un mondo migliore in futuro e renderlo più vivibile nel presente.