In un’iniziativa cittadina la “sintesi” del degrado. Messina terra di nessuno

«Non calpestare le “aiuole”!Dopo lungo e faticoso lavoro volto a non fare niente e non ascoltare le richieste dei cittadini, siamo riusciti a mantenere questo ceppo in mezzo al marciapiede, restituendolo alle erbacce e trasformandolo in utile orinatoio per animali domestici. Abbiate rispetto!».

E questa è la ciliegina sulla torta. Leggendo il messaggio lasciato dai cittadini nel bel mezzo dell’ “aiuola” creatasi lì dove un tempo esisteva un albero (viale Regina Margherita ndr), poi caduto, ma mai definitivamente estirpato, non rimane che sorride o se preferite ridere con le lacrime, che purtroppo però sono amare. Se da un lato, infatti, diverte la spiritosa iniziativa di un gruppo di cittadini che con educata irriverenza si rivolgono all’assessore Amata, destinataria del messaggio, dall’altro spinge ad un’amara riflessione: quella sulle pietose condizioni in cui versa la città. Al di là delle singole responsabilità,(nel caso specifico infatti la pulizia di strade e marciapiedi ricade tra le competenze di Ato3-Messinambiente) ciò che dispiace di più è vedere un territorio, terra di nessuno, completamente abbandonato a sé stesso. Condizione che certo non favorisce, soprattutto tra i più giovani, l’affermazione del senso di appartenenza alla città, trattata come carta straccia.

Esattamente come quella che riempie strade e marciapiedi e che molto spesso, proprio per l’enorme quantità, finisce con il coprire e nascondere alla vista dei pedoni, le buche che sono presenti sono presenti in ogni dove a causa della pavimentazione disconnessa. Un pericoloso trabocchetto che, come si vede negli scatti di Dino Sturiale (altre immagini su photogallery), è presente anche su uno dei marciapiedi di via Regina Elena, a pochi passi dall’ “aiuola” intitolata all’assessore Amata: la buca c’è ma non si vede, pronta ad “accogliere” del malcapitato a cui non potrà certamente essere detto: “Non guardi neanche dove i metti i piedi”.