Polverone sul problema alberi: consiglieri all’attacco, Ialacqua replica e si sfoga

Se ne parla da sempre, il problema è sotto gli occhi di tutti, in alcune zone sta diventando un fattore di rischio per la pubblica incolumità. Eppure a Palazzo Zanca si fatica a trovare unità d’intenti anche quando tutti sono d’accordo sulla necessità di trovare soluzioni immediate. Questa volta a scatenare le polemiche sono gli alberi della città, alberi che in molti casi hanno dissestato il manto stradale, che hanno bisogno di interventi di manutenzione e che però dividono consiglieri comunali e amministrazione. Da un lato i presidenti di V e VII commissione consiliare, Rita La Paglia e Carlo Cantali, che da qualche mese hanno attenzionato il problema portando anche in Consiglio comunale una delibera di indirizzo per chiedere all’amministrazione comunale interventi urgenti sulla base di un censimento degli alberi effettuato nei mesi scorsi. Dall’altro c’è l’assessore Daniele Ialacqua che insieme all’esperto comunale Alessandro Giaimi pochi giorni fa ha parlato di alberi, soprattutto di quelli della circonvallazione, rispondendo ad alcune domande durante la conferenza stampa dedicata alle piste ciclabili. A scatenare la reazione dei consiglieri, che in questi mesi avevano più volte dialogato con l’assessore Ialacqua, proprio la relazione con annesso censimento che i due hanno redatto in questi mesi con l’aiuto di quattro agronomi e che sta alla base della delibera di indirizzo che l’aula ha votato due giorni fa. La Paglia e Cantali difendono con le unghie e con i denti la paternità di quell’iniziativa e non hanno evidentemente “gradito” le dichiarazioni di Ialacqua e Giaimi che hanno illustrato cosa l’amministrazione intende fare soprattutto per risolvere il problema delle radici sulla circonvallazione, probabilmente non tenendo in considerazione il lavoro svolto dai consiglieri. Sempre nei mesi scorsi però Giaimi aveva a sua volta preparato una perizia in cui si spiegavano tipologie di intervento necessarie ed eventuali costi, senza scendere nel dettaglio di un vero e proprio censimento, dunque alla fine le due posizioni non dovevano neanche entrare in conflitto, anzi i due lavori potevano solo rappresentare un buon punto di partenza per iniziare a ragionare sul problema. La polemica invece è scoppiata.

La Paglia e Cantali hanno voluto ribadire che il report che fotografa la situazione degli alberi in città è frutto di un lavoro svolto in totale autonomia rispetto ad un’amministrazione comunale che, secondo loro, non aveva finora considerato il problema nella sua interezza. Secondo questo documento, che ha preso in analisi il tratto di strada che va dal viale Europa alla Nuova Panoramica dello Stretto, gli alberi presenti sono in totale 618, di cui 264 ad alta criticità. Questi alberi pericolosi si concentrano soprattutto nella tratta viale Giostra – viale Annunziata dove ne hanno contati 84, poi viale Annunziata – Residence Aquilone (61), viale Boccetta – viale Giostra (56), via Tommaso Cannizzaro – viale Boccetta (39), viale Europa – via Tommaso Cannizzaro (24). E non sono mancati gli attacchi rivolti all’assessore Ialacqua, accusato da diversi consiglieri comunali per le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa.

La risposta dell’assessore però non si è fatta attendere. Alimentando ulteriormente un dibattito che, di fronte ai gravi problemi della città, appare quasi superfluo. Ialacqua ripercorre proprio tutti i passaggi a partire da quella conferenza stampa durante la quale si è parlato di radici e alberi pericolosi solo a margine dell’incontro. L’esponente della giunta Accorinti spiega che a precisa domanda su cosa si stia facendo per le radici degli alberi, in particolare sulla circonvallazione, aveva risposto spiegando che se ne era parlato in consiglio comunale per un atto d'indirizzo che condivideva e che però aveva suscitato comunque polemica da parte di qualcuno. “In passato si era intervenuto e al tempo dell'assessore Amata si era provato a fare un intervento per raschiare le radici superficiali e rifare il mando stradale e allora avevo anche condiviso questo intervento che purtroppo non ha dato i frutti sperati. Lo scorso anno, appena incaricato il consulente agronomo Giaimi, gli è stato richiesto un parere sulle radici degli alberi in circonvallazione e dopo un esame della situazione e vagliate alcune soluzioni proponeva la possibilità di intervenire con un metodo che richiede però di essere prima provato. Si sta facendo una perizia che si spera di finanziare il tutto con fondi ecopass. Aggiungo che la situazione mette a rischio l'incolumità dei cittadini e che l'ottimo sarebbe salvare capre e cavoli ma se la soluzione prospettata per salvare gli alberi non dovesse riuscire non ci penseremmo due volte ad abbattere gli alberi che creano pericolo”. Queste, spiega l’assessore, le spiegazioni fornite in conferenza stampa. Ialacqua poi passa a ricordare l’intervento di Giami che ha illustrato tecnicamente la possibile soluzione prospettata. “Personalmente non parlo di cifre, visto che deve farsi la perizia, dico che oltre ai costi dell'intervento ci sono pure i costi di rifacimento del manto stradale”. A questo punto l’assessore si pone delle domande, come ad esempio quale sia il passaggio per cui il Consiglio si è offeso e quale quello in cui da parte dell’amministrazione non c’è stata alcuna voglia di collaborare con il Consiglio. “Sono stato bersagliato, anche dal fuoco amico, sono deluso per gli interventi di consiglieri che in privato si dimostrano amici e poi ti attaccano alla prima occasione. Ma non era il caso di accertare bene prima i fatti? Bastava telefonarmi – conclude l'assessore Ialacqua – e chiedermi com'era andata, cosa avevo realmente detto, avvicinarmi a Palazzo Zanca dove sto dalla mattina alla sera. Nessuno mi ha telefonato, nessuno mi ha domandato, nessuno mi ha avvicinato, neanche i consiglieri "amici". Sono stanco di questo teatrino della politica, ma questa è politica?".

Una replica che appare più uno sfogo, una polemica che di certo non risolve il problema e che non serve a trovare soluzioni. Gli alberi sono sempre lì. E ci resteranno se il dibattito si continuerà ad arenare solo sulle diverse parole o posizioni.

F.St.